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Euro 2024, ottavi di finale: Diogo Costa para-rigori, Montella unico italiano rimasto

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Immagine di copertina: Diogo Costa, eroe del Portogallo

La conferma

La Spagna rimane la squadra che convince di più. Perché ai risultati abbina un gioco incredibile e una facilità pazzesca di costruire occasioni e trovare la via della rete, pur non disponendo di un centravanti di elevato respiro internazionale (Morata è un ottimo attaccante, non oltre). La squadra di De La Fuente inoltre sta andando in gol con tanti giocatori diversi, ulteriore riprova di una forza complessiva che nessuno dovrà sottovalutare. Anche se il prossimo ostacolo sarà particolarmente insidioso ed è rappresentato da una Germania padrona di casa che concede molto in difesa, ma ha esperienza e pedigree per fare male a una retroguardia spagnola non impenetrabile. Ci si aspetta un match spettacolare, dall’alto contenuto tecnico, ricco di gol ed emozioni. Splendida la sfida a distanza dei giovani talenti: Yamal-Williams da una parte e Musiala-Wirtz dall’altra.

Lamine Yamal e Nico Williams, stelle di Spagna

La delusione

È facile da individuare la grande delusione degli ottavi: l’Italia. Non ci sono scuse, non ci sono alibi. La nazionale di Spalletti è stata un flop e ha concluso mestamente la propria spedizione con una sconfitta bruciante contro la Svizzera. Bruciante soprattutto per come è arrivata: zero idee, zero gioco, zero incisività. Donnarumma a parte, difficile trovare un azzurro da salvare. Ma anche l’allenatore ha delle colpe perché non è mai riuscito a dare alla squadra un’identità: ha cambiato quattro formazioni in quattro partite, ha messo tanti elementi fuori ruolo. Antonio Conte, con una nazionale da centrocampo in su ancora più debole di questa a Euro 2016 (c’erano Zaza, Pellé, Eder, Giaccherini, De Sciglio, Parolo tra i titolari…) aveva sconfitto Belgio e Spagna e perso ai rigori contro una super Germania nei quarti. Federazione, allenatore, squadra e movimento nel suo complesso: in Italia è tutto da rifondare, o quasi.

La sorpresa

Sorpresa per come l’Austria aveva giocato nel girone. Sorpresa perché forse, sulla carta, è la meno quotata delle otto qualificate ai quarti. È la Turchia di Vincenzo Montella, l’ultimo italiano rimasto in gara… Contro gli austriaci la squadra del Bosforo ha giocato un calcio veloce e verticale, trovando nello stopper ex Juventus Demiral un bomber d’eccezione (due reti da corner). A illuminare la scena anche la qualità del 2005 Arda Guler, che sa fare un po’ tutto (attaccante, mezzala, regista) e ha vestito i panni del leader nei momenti in chiave, in assenza dello squalificato Calhanoglu, che tornerà per i quarti contro l’Olanda.

Demiral, doppietta decisiva per la Turchia che vola ai quarti

Il protagonista

Viriamo su un portiere: quello del Portogallo, Diogo Costa, il classe ’99 che gioca nel Porto e che contro la Slovenia ha neutralizzato ben tre rigori nella lotteria finale. A quattro erano arrivati il romeno dello Steaua Bucarest Helmuth Duckadam nella finale di Coppa Campioni 1986 contro il Barcellona e il colombiano del Nacional Medellin René Higuita nella finale di Libertadores 1989 contro l’Olimpia Asuncion. Diogo Costa, già straordinario su Sesko nei supplementari, si è confermato un para-rigori straordinario e un portiere di assoluto livello. Oltre che spingere i lusitani ai quarti, le sue parate hanno messo una pezza agli errori sottoporta del totem Cristiano Ronaldo, che in partita aveva pure sbagliato un penalty, ipnotizzato da Oblak. Da evidenziare anche la doppietta di Demiral all’Austria e la prestazione totale di Nico Williams della Spagna, a oggi forse il miglior giocatore di questo Europeo.

La top 11

Il programma dei quarti

Spagna-Germania (venerdì 5 luglio, ore 18)
Portogallo-Francia (venerdì 5 luglio, ore 21)
Olanda-Turchia (sabato 6 luglio, ore 18)
Inghilterra-Svizzera (sabato 6 luglio, ore 21)

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