Immagine di copertina: il portiere Beara in presa alta [www.numerosette.eu]
Chi conosce il calcio a fondo sa che un tempo le amichevoli internazionali avevano tutto un altro valore e sapore rispetto all’epoca contemporanea. Di esempi se ne possono fare diversi: da Inghilterra-Ungheria 3-6 del 1953, ancora oggi per una corrente di pensiero “la partita del ‘900” a Inghilterra-Resto del mondo 2-1 del 1963, forse determinante nell’assegnare quell’anno il pallone d’oro al portiere sovietico Lev Jascin, da Italia-Inghilterra 0-4 del 1948 che ebbe una clamorosa cassa di risonanza sul suolo italiano agli attesi test-match che attendevano il Santos di Pelé nelle lunghe tournée europee (con i giornali del tempo che aprivano spesso fascicoli e pagine con l’amichevole tra i brasiliani e la squadra locale, confinando in pezzi di trafiletto o di taglio basso gare ufficiali dei campionati nazionali).
Fino ai tempi recenti: grande importanza ebbe nel 1973 la prima vittoria italiana a Wembley, 1-0 degli azzurri con rete di Capello e uno Zoff superbo e molti sanno che una delle più straordinarie prestazioni di Maradona fu in un’amichevole sempre contro gli inglesi, a Wembley nel 1980. In un’epoca pre-globalizzata, senza internet, senza tv satellitari, senza dunque la possibilità di vedere all’opera fuoriclasse lontani o di altri continenti, l’amichevole rivestiva un fascino e un’importanza che oggi non sono nemmeno pensabili, per chi appunto non conosce a fondo il tempo passato.
Tra i test-match più straordinari e che hanno fatto discutere, la pagina YouTube Theheavyroller ha recentemente reso disponibile una partita straordinaria, l’amichevole del 21 ottobre 1953 tra Inghilterra e Resto d’Europa, una delle gare più sentite del tempo, che finì con un pirotecnico 4-4. Abbiamo deciso di avventurarci nell’analisi di questo incontro, portando come sempre a supporto della nostra visione non solo cronaca e commento, ma anche le pagelle.
Il tabellino
INGHILTERRA-RESTO DEL MONDO 4-4
Marcatori: pt 5′ Kubala rig. (R), 7′ Mortensen (I), 15′, 39′ Boniperti (R), 43′ Mullen (I); st 5′ Mullen (I), 21′ Kubala (R), 46′ Ramsey rig. (I).
Inghilterra: Merrick – Ramsey, Ufton, Eckersley – Wright, Dickinson – Mortensen, Quixall – Matthews, Lofthouse, Mullen.
Resto del mondo: Zeman (pt 44′ Beara) – Navarro, Posipal, Hanappi – Cajkowski, Ocwirk – Kubala, Vukas – Boniperti, Nordahl, Zebec.
La cronaca di Niccolò Mello
Primo tempo
3′ Matthews apre a sinistra per Mullen, cross in mezzo, colpo di testa di Mortensen da ottima posizione: palla fuori.
5′ GOL RESTO DEL MONDO Vukas per Nordahl, che viene abbattuto da Eckersley. Dal dischetto Kubala realizza con freddezza.
7′ GOL INGHILTERRA Meraviglioso tocco smarcante di Matthews per Mortensen, che solo davanti a Zeman realizza in diagonale. Pronta risposta dell’Inghilterra.
15′ GOL RESTO DEL MONDO Affondo d Nordahl a sinistra, palla arretrata in mezzo per l’accorrente Boniperti, che mette dentro.
21′ azione manovrata del Resto del mondo, da Kubala a Vukas, tiro potente, Merrick c’è.
27′ grande chance per gli inglesi: traversone temibile da sinistra di Mullen, Zeman smanaccia, sulla respinta un giocatore inglese manda alto di testa da ottima posizione.
29′ Boniperti innesca a destra Vukas, palla in mezzo per Nordahl, che arriva in corsa al limite ma spara sul fondo.
30′ altro tiro-cross velenoso di Mullen da sinistra, Zeman devia. La gara sembra essersi accesa.
32′ tracciante di Hanappi da fuori area, Merrick neutralizza.
33′ spunto irresistibile a destra di Matthews, cross in mezzo, Mortensen di testa non centra clamorosamente la porta.
38′ Quixall a destra per Matthews, che salta per l’ennesima volta Hanappi, cross splendido, Zeman leva la palla da sotto la traversa con un guizzo. L’Inghilterra è Matthews.
39′ GOL RESTO DEL MONDO Tocco geniale, in verticale, di Vukas per Boniperti che fredda Merrick in uscita con un diagonale imprendibile.
43′ GOL INGHILTERRA Clamoroso errore in disimpegno di Navarro, che tocca troppo corto all’indietro per Zeman, ne approfitta Muller, che salta il portiere e mette dentro. Partita riaperta.
44′ esce Zeman per infortunio: al suo posto entra Beara.
Secondo tempo
4′ Vukas si libera ottimamente di un avversario e calcia a botta sicura, Merrick si salva con l’aiuto di un difensore.
5′ GOL INGHILTERRA Azione personale di Matthews, che parte dalla fascia, giunge al limite e calcia, Navarro devia in qualche modo, ma la palla arriva a sinistra a Mullen che infila di potenza.
8′ altro spunto regale di Matthews, che salta due uomini e calcia dal limite, Beara neutralizza.
10′ lancio dalle retrovie di un difensore inglese, Mortensen si invola verso la porta, supera in velocità Posipal, ma calcia sull’esterno della rete.
13′ Nordahl lavora un bel pallone e lo offre al limite a Kubala, rasoterra dal limite di poco sul fondo. Torna a farsi vedere il Resto del mondo.
15′ Boniperti innesca Nordahl, conclusione sbilenca da ottima posizione e palla sul fondo.
17′ fallo di Hanappi sullo scatenato Matthews: punizione dello stesso Matthews, pallone in area, colpo di testa di Mullen da ottima posizione: alto.
20′ corner da sinistra di Mullen, colpo di testa sotto misura di Lofthouse: alto.
21′ GOL RESTO DEL MONDO Da Zebec a Kubala, missile terra-aria dal limite e pallone che si infila, imparabilmente, nel “sette”.
22′ L’Inghilterra prova subito a scuotersi: tentativo a mezza altezza di Quixall, Beara blocca sicuro.
26′ grande progressione di Vukas, assist a Nordahl, che è un po’ in ritardo, Merrick si tuffa ed evita il tapin del centravanti svedese.
28′ percussione di Zebec a sinistra, diagonale liftato, respinge in tuffo Merrick.
34′ nuovo numero di Matthews a destra, cross sul secondo palo, colpo di testa di Mullen, Beara vola con un tuffo prodigioso sulla linea e salva in angolo.
43′ Boniperti allarga il gioco a sinistra per Kubala, che prende la mira e scocca un diagonale velenosissimo, Merrick devia sul palo e l’Inghilterra si salva dal colpo del KO.
44′ cross di Mullen da sinistra, Mortensen di testa da ottima posizione manda alto.
46′ GOL INGHILTERRA All’ultimo assalto l’Inghilterra pareggia. Fallo plateale di Posipal in area su Mortensen: dal dischetto Ramsey infila di potenza con una cannonata sotto la traversa.
L’analisi e le pagelle di Francesco Scabar
INGHILTERRA
Merrick 6,5 Onesto mestierante della porta, legnoso e tecnicamente rudimentale però efficace e autore di qualche buona parata.
Ramsey 6 Piedi buoni abbinati ad una scarsa mobilità, ha la fortuna di capitare sul lato di Zebec, giocatore lineare che riesce a contenere. Segna su rigore il gol dell’insperato pari.
Ufton 4,5 Classico centromediano “pennellone” da WM inglese, contro Nordahl non la vede praticamente mai.
Wright 6,5 Autentica anima e leader del centrocampo albionico, onnipresente in fase difensiva, certo piedi e tecnica rivedibili.
Eckersley 4 Gioca da terzino sinistro opposto a Boniperti ed è un’autentica sciagura, lento e tecnicamente scarso.
Dickinson 5 Classico medianaccio, è spesso nella terra di nessuno con Kubala che lo scherza spesso.
IL MIGLIORE Matthews 7,5 L’unico giocatore di classe cristallina dell’undici inglese, in dribbling umilia più volte Hanappi e mette lo zampino in almeno due gol della squadra di Winterbottom.
Mortensen 6,5 Classico torello d’attacco che in questa partita agisce da centrocampista di spola, inesauribile ma spesso confusionari.
Lofthouse 7 Classico ariete tipico del calcio inglese, piedi così così ma grande presenza fisica e cattiveria agonistica che Posipal fatica ad arginare.
Quixall 5,5 Altra mezzala inglese polivalente quanto inconsistente e casinista, non fa vedere nulla di che.
Mullen 7 È uno dei punti di forza del Wolverhampton Wanderers e si vede, anche se deve “ringraziare” la regia offensiva di Matthews, è un’ala veloce e ficcante che sa muoversi bene sul fronte offensivo ed attaccare la porta con il tempo giusto.
RESTO DEL MONDO
Zeman 6 Classico portiere anni ’50, elegante e scattante, piccolo di statura e per questo non molto a suo agio sugli spioventi alti. Qualche buon intervento degno di nota, soprattutto in uscita.
Dal 44′ pt Beara 7 Entra nel secondo tempo e dimostra di essere un portiere di classe superiore del pur bravo austriaco, felino nei riflessi e più sicuro nelle uscite e nel dominio nell’area. Fantastici i suoi rinvii lunghi, bassi e tesi in drop con il pallone che spesso arriva nell’area avversaria.
Navarro 5 Il terzino del Real Madrid è l’unico giocatore di classe non eccelsa del Resto del Mondo, ha grosse difficoltà a contenere Mullen e la combina grossa sul secondo gol.
Posipal 5,5 Il tedesco è un classico centromediano sistemista, fisico ma anche dinamico negli spostamenti, anche lui va spesso in difficoltà contro la fisicità di Lofthouse.
Hanappi 5 L’austriaco è un giocatore polivalente che sa giocare in ogni ruolo ma messo sull’out mancino come terzino sistemista ad affrontare uno specialista come Matthews va continuamente in bambola.
Cajkowski 7 Lo jugoslavo gioca una grande partita da mediano destro, è un autentico tuttofare che abbina corsa a piedi buoni, un po’ in difficoltà solo nel difendere.
Ocwirk 7 Classico centromediano da Metodo, abilissimo nel gioco di spola da un’area all’altra, in questa partita gioca da mediano sistemista e viene un po’ “imprigionato” nella sua mattonella di centrocampo dove comunque sprigiona classe e sapiente regia.
IL MIGLIORE Boniperti 8 IL migliore in campo, parte da ala destra ma in realtà svaria su tutto il fronte offensivo. Pur non possedendo la fisicità di Nordahl e la tecnica pura di Kubala, sa fare un po’ di tutto dimostrando una fame ed una cattiveria agonistica con pochi eguali.
Kubala 8 Classica mezzala danubiana da Metodo, lenta e compassata ma con una tecnica purissima ed un piede fatato, pur non correndo molto è sempre nel posto giusto al momento giusto e segna una doppietta.
Nordahl 7,5 Centravanti completo, un bisonte con i piedi al miele e l’agilità di una ballerina. Gioca di fatto già alla Hidegkuti facendo venire il mal di testa ad i lenti giocatori avversari, mezzo voto in meno solo perché (inspiegabilmente) sbaglia molto in fase di finalizzazione.
Vukas 7 Una sorta di Puskas jugoslavo, tecnico, brevilineo e razzente anche se molto anarcoide, spesso è il terminale più avanzato dell’attacco del Resto del Mondo.
Zebec 7 Ala sinistra “equilibratrice”, il croato è un giocatore polivalente e lineare capace di fare tutto, spesso si inverte di posizione con Boniperti anche se gli manca spesso il guizzo finale.
L’analisi e le pagelle di Francesco Buffoli
Più che di resto del mondo, dovrebbe parlarsi di resto d’Europa, per la sfida che si gioca a Wembley nell’autunno del 1953. La nazionale inglese affronta una selezione composta da alcuni tra i migliori giocatori del Vecchio Continente, e la distanza tra le due filosofie di gioco appare netta nell’arco di tutti i novanta minuti. Gli inglesi sono fedeli al loro canovaccio classico, che si è tramandato sino ai giorni nostri con poche vere variazioni: giocano in verticale, aggrediscono lo spazio e tendono a tenere per meno tempo, rispetto ai dirimpettai, il controllo del pallone; in difesa, si affidano a giocatori di grande prestanza fisica, in mezzo a onesti pedalatori dai piedi ruvidi e davanti alla classe e alla velocità dei loro uomini di punta, nonché a traversoni frequenti. La squadra continentale è per forza di cose sperimentale e soffre, specie nei primi minuti, l’assenza di un impianto di gioco consolidato: epperò la classe e la duttilità dei suoi interpreti maggiori, che danno vita a una squadra a forte trazione danubiana e slava, sopperiscono alla mancanza di amalgama e regalano sprazzi di classe purissima. Il cronista britannico, a un certo punto, manifesta ammirazione per il palleggio cadenzato e insistito degli avversari, le cui doti tecniche difficilmente possono lasciare indifferenti gli appassionati. Globalmente, la partita segue il copione classico del calcio anni ’50 e ’60, ovvero consiste in una lunga serie di ribaltamente di fronte, quasi da pallacanestro, con azioni più verticali e aggressive da parte degli inglesi e più ragionate e compassate da parte dei continentali.
Tra i britannici, Sir Stanley Matthews è una spanna sopra tutti (8): a dispetto dell’età avanzata, gioca un primo tempo eccezionale, in cui salta il diretto marcatore (uno spaesato Hanappi, 5) almeno 5 volte, è decisivo in fase di assistenza e gioca solo nominalmente come ala destra, nei fatti quasi più da trequartista totale – fenomeno. Il cast di supporto di Sir Stanley non spicca per doti tecniche ma lo fa se si tratta di combattere su ogni pallone, positivi e nel vivo del gioco l’ariete Lofthouse, una spanna su quasi tutti per grinta e tempra agonistica (merita a mio parere un 6,5), e il regolarista Billy Wright (6,5), anima della squadra che sbaglia poco, specie nel gioco aereo, pur non brillando in fase di impostazione; autore di una discreta prestazione ma non sempre incisivo è anche Stanley Mortensen (6).
Tra i continentali, stupisce la versatilità di molti tra i giocatori di scuola danubiana e slava, veri precursori del calcio totale: Zebec (6,5), reduce da un torneo Olimpico giocato da ala sinistra, si conferma uno stantuffo inesauribile e un giocatore che probabilmente si sarebbe trovato a meraviglia in mezzo alle coreografie orchestrate da Michels; Zlatko Čajkovski (7) è un altro giocatore di classe purissima e il perno del centrocampo, quasi un Marcelo Brozović della sua epoca, probabilmente anche più dotato in fase di regia; il fuoriclasse austriaco Ocrwick (6,5) è un altro universale che in questo caso gioca da mediano sistemista e si occupa più che altro di difendere la sua “sedia”, senza però nascondersi quando si tratta di dimostrare che nei suoi piedi c’è il velluto. Il migliore della squadra è probabilmente Kubala (8), un numero 8/10 non velocissimo, ma molto forte sul piano fisico e dotato di una tecnica individuale stratosferica (che farà cadere la mandibola anche di un certo Di Stefano), autore di due gol; molto brillante anche Bernard Vukas (7,5), talento slavo che ricorda i grandi anarchici che illumineranno il firmamento calcistico del suo paese nei decenni a venire (mancino letale come Dejan Savićevic), autore di due assist e di un paio di giocate sullo stretto da rabdomante; “Marisa” Boniperti (7,5) è forse il giocatore più determinato tra i 22 in campo, ha il merito di infilare due gol e di contribuire a diverse azioni: classe e grinta da vendere per il miglior giocatore italiano degli anni ’50. Da ultimo, spendo due parole per il Bisonte Nordhal (7), giocatore che mi ha stupito per le notevoli qualità tecniche e la capacità di abbassarsi per agevolare gli inserimenti di Vukas e Boniperti, mi aspettavo un clone potenziato di Vieri e invece mi trovo sotto gli occhi una sorta di Lewandowski più robusto, che però per una volta è più efficace come rifinitore che come bomber.
L’analisi e le pagelle di Niccolò Mello
Partita che fatica a decollare nei primi minuti, poi si accende e regala emozioni a getto continuo, con ribaltamenti di fronte, uno contro uno e colpi di scena da una parte e dall’altra: un classico copione del calcio individualistico e offensivo degli anni ’50 e ’60. L’Inghilterra dà l’impressione di puntare di più su fisicità, lanci lunghi e forza: si vede chiaramente che il giocatore maggiormente dotato di estro e di classe, davvero poco inglese nello stile, è Stanley Matthews che mette lo zampino in 2 dei 4 gol dei suoi e fa venire il mal di testa al povero Hanappi. Il Resto del mondo fa girare di più il pallone, cerca una manovra più corale e orizzontale, anche se non disdegna qualche verticalizzazione d’autore. Il tutto grazie a proprietà di palleggio superiori dei suoi assi della linea mediana, di impronta slava o mitteleuropea come Ocwirk, Kubala e Vukas.
INGHILTERRA
IL MIGLIORE Matthews 8 Assolutamente inarrestabile. Ricami, spunti, dribbling e cross a getto continuo. Travolge Hanappi e chiunque gli si pari innanzi. Due gol su quattro inglesi sono di fatto merito suo. A 38 anni dimostra una classe superiore. Più di un’ala: a volte pare davvero un’arma totale.
Mullen 7 Poco aggraziato, ma redditizio. Realizza una doppietta d’autore, sfruttando tempismo e opportunismo. Temibile anche nei cross e nel dribbling.
Mortensen 6,5 Si muove molto sul fronte offensivo, non dando punti di riferimento. Parte da mezzala, in realtà affianca il lungagnone Lofthouse nel cuore dell’attacco. Realizza la prima rete inglese.
Merrick 6,5 Salva i suoi più volte con buoni riflessi. Forse non molto stiloso, però efficace.
Wright 6 Cuce il gioco tra difesa e centrocampo con buona predisposizione al sacrificio. Al 53° cap in nazionale, si conferma giocatore affidabile.
RESTO DEL MONDO
IL MIGLIORE Kubala 8 Visione di gioco, completezza tecnica, lanci, aperture e gol: il primo su rigore, il secondo un gioiello, tiro a mezza altezza che non dà scampo a Merrick. Mezzala elegante e di classe sopraffina, tipico giocatore danubiano che abbina piedi al miele e conclusioni al vetriolo.
Boniperti 7 Viaggia a strappi, segna una doppietta per gentile concessione di Nordahl e Vukas. Finta ala destra, in realtà partecipa alla costruzione del gioco per vie centrali. Validi anche alcuni suggerimenti in verticale.
Vukas 7 Primo tempo notevole, due assist di cui uno capolavoro. Nella ripresa, forse da buon slavo un po’ incostante, si nasconde di più. Con Kubala si intende a meraviglia: parlano il medesimo linguaggio tecnico.
Beara 6,5 Sicuro e concentrato, splendido soprattutto un intervento sotto la traversa con cui salva un colpo di testa a colpo sicuro di Mullen.
Nordahl 6,5 Più suggeritore che finalizzatore. Splendido l’assist per il primo gol di Boniperti dopo cavalcata palla al piede. Qualche errore di mira non da lui nella ripresa.
Tabella con tutti i voti
INGHILTERRA
GIOCATORE | FRANCESCO SCABAR | FRANCESCO BUFFOLI | NICCOLÒ MELLO |
Merrick | 6,5 | 6,5 | 6,5 |
Ramsey | 6 | 6 | 6 |
Eckersley | 4 | 5 | 5 |
Wright | 6,5 | 6,5 | 6 |
Ufton | 4,5 | 5 | 5 |
Dickinson | 5 | 5,5 | 5,5 |
Matthews | 7,5 | 8 | 8 |
Mortensen | 6,5 | 6,5 | 6,5 |
Lofthouse | 7 | 6 | 6 |
Quixall | 5,5 | 5 | 5,5 |
Mullen | 7 | 6,5 | 7 |
RESTO DEL MONDO
GIOCATORE | FRANCESCO SCABAR | FRANCESCO BUFFOLI | NICCOLÒ MELLO |
Zeman | 6 | 5 | 6 |
Beara | 7 | 7 | 6,5 |
Navarro | 5 | 5 | 5 |
Hanappi | 5 | 5 | 5 |
Cajkowski | 7 | 7 | 6,5 |
Posipal | 5,5 | 5,5 | 5 |
Ocwirk | 7 | 6,5 | 6 |
Boniperti | 8 | 7,5 | 7 |
Kubala | 8 | 8 | 8 |
Nordahl | 7,5 | 7 | 6,5 |
Vukas | 7 | 7,5 | 7 |
Zebec | 7 | 6,5 | 6,5 |