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Champions League, ritorno semifinali: PSG-Borussia Dortmund 0-1

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Immagine di copertina: l’esultanza dei giocatori tedeschi

La prima squadra a staccare il biglietto per la finale di Londra del primo giugno è il Borussia Dortmund di Edin Terzic, che al Parco dei Principi di Parigi bissa l’1-0 dell’andata e trascina i suoi all’ultimo atto, contro ogni pronostico. Mats Hummels, 35 primavere, si prende la copertina con lo stacco di testa decisivo – a proposito, ma dov’era la difesa del PSG? – e con una prestazione difensiva quasi impeccabile, ma anche Julian Brandt, Sancho ed Emre Can brillano, con ripartenze verticali che fanno male e la capacità di adattarsi ad ogni situazione.

Certamente i gialloneri, quinti in Bundesliga dietro a Stoccarda e Lipsia, partiranno ampiamente sfavoriti contro la vincitrice di Real Madrid-Bayern Monaco, ma la storia del calcio – e dello stesso Borussia Dortmund – ha dimostrato che in una partita secca può succedere di tutto. Il Paris Saint-Germain invece non può incolpare solo la cattiva sorte, che pure ha influito (quattro pali: Zaire-Emery, Mendes, Mbappé, Vitinha): ha giocato con le polveri bagnate, volenteroso sì, ma mai lucido e brillante al momento del dunque, discontinuo e soprattutto molto approssimativo in fase difensiva (la non-marcatura di Beraldo, classe 2003, sul sempreverde difensore tedesco campione del mondo in occasione del gol è emblematica).

Con Mbappé che si accaserà dai primi della classe in Europa, quel Real Madrid dalle coppe infinite e dallo status ineguagliabile, la sensazione primaria è che i parigini abbiano definitivamente perso il treno della gloria, nonostante le ingenti spese decennali – Ibrahimovic e Thiago Silva tracciarono il solco, Neymar, Messi, Di Maria, Cavani, Mbappé lo hanno percorso – la Coppa dalle Grandi Orecchie non è mai arrivata, e se la supremazia in patria non è mai stata davvero troppo in discussione, in Champions League in dieci anni la squadra ha centrato una sola finale ed un pugno di semifinali, troppo poco. Domanda per gli sceicchi: ora che il mondiale in Qatar – vetrina degli sceicchi – è alle spalle da oltre un anno, c’è ancora la volontà di tenere aperti i rubinetti e far scorrere fiumi di dollari?

Il tabellino

PSG-BORUSSIA DORTMUND 0-1
MARCATORE:
st 6′ Hummels.
PSG (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Beraldo, Mendes; Zaire-Emery (76′ Lee Kang-In), Vitinha, Fabian Ruiz (63′ Asensio); Dembelé, Goncalo Ramos (Barcola), Mbappé. All. Luis Enrique.
BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Hummels, Schlotterbeck, Maatsen; Emre Can; Sabitzer; Adeyemi  (56′ Reus), Brandt (85′ Nmecha), Sancho (67′ Sule); Fullkrug. All. Terzic.

Le pagelle

PARIS SAINT-GERMAIN

IL MIGLIORE: VITINHA 6,5
È un giocatore che viaggia a due velocità e talvolta i giri sono bassi, ma quando sale di tono è l’unico che dispensa palloni in verticale – due o tre deliziosi – e crea qualcosa. Centra anche una traversa nel finale, con un fantastico destro da fuori. L’ultimo dei colpevoli.

Donnarumma 6,5
Incolpevole sul gol, la colpa sarebbe da attribuire alle marcature da film dell’orrore della difesa parigina. E pensare che ci aveva messo una pezza con un grandissimo intervento in contro-tempo su un sinistro ad incrociare di Adeyemi nel primo tempo, ma se davanti i compagni non segnano c’è poco da rimproveragli.

Dembélé 6
Solito “fumo”, un’occasione sparacchiata fuori, ma ha il merito di provarci sempre fino alla fine, con dribbling e punizioni conquistate e con alcune buone giocate per i compagni.

Mbappé 5,5
Non è vero che la sua partita è stata “nulla”: qualche buona giocata, un paio di buoni servizi per i compagni, qualche pallone velenosissimo scodellato in area, un tiro deviato in angolo da Kobel. Il punto è che è davvero troppo poco, per essere il miglior giocatore del mondo. E quella ciabattata sulla traversa durante il forcing finale, con il portiere a terra e la porta sguarnita, è un errore troppo grave per poter prendere la sufficienza.

Gonçalo Ramos 4,5
Ha due occasioni buone e le sbaglia, ma in generale non entra mai in partita. Bocciato dall’allenatore e sostituito.

Luis Enrique e Mbappé: delusione sul volto dei parigini

BORUSSIA DORTMUND

IL MIGLIORE: HUMMELS 7,5
E chi se non lui: un gol pesantissimo, un intervento da fuoriclasse in tackle con la punta del piede su Mbappé che stava armando il sinistro, ed in generale una partita robusta, solida, gagliarda. Mezzo voto in meno per quel rischiosissimo fallo su Dembelé che gli costa un’ammonizione ed una punizione dal limite, altrimenti sarebbe stato da 8 pieno.

Brandt 7,5
Bravissimo, questo ragazzo. È ovunque, in ogni zona del campo, e dimostra di saper trattare la sfera in tutte le circostanze. Orchestra magistralmente il contropiede che porta alla grande parata di Donnarumma su Adeyemi, ed in generale è sempre coinvolto. A volte sbaglia per eccesso di foga e di stanchezza, ma avercene di giocatori così.

Emre Can 7
Di tutt’altro spessore rispetto al giocatore alterno che abbiamo visto a Torino. Sempre attento, concentrato, sempre il primo ad arrivare sulla palla. In difesa, poi, si dimostra tatticamente preparato.

Sancho 6,5
Come a Dortmund, quando punta l’uomo ed accelera sono dolori, citofonare a Mendes. Cala un po’ nella ripresa, ma la sua prova resta positiva.

Sabitzer 6
Gara da gregario, un po’ in sofferenza e meno brillante rispetto ai compagni. Qualche fallo di troppo, ma nel complesso tiene e non barcolla.

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