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Da Pulce a Gigante: tre libri su Lionel Messi

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Sta spendendo gli ultimi spiccioli della sua immensa classe e della sua lunghissima carriera nella Major Leage Usa, dopo aver dispensato calcio in giro per il mondo con le maglie di Barcellona e Paris Saint-Germain ed aver raggiunto con i club e la nazionale, tutti i traguardi possibili. È sicuramente nell’Olimpo del calcio, uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi,  su quale gradino è questione di gusti personali.

Lionel Andrés Messi, in controtendenza rispetto a molti suoi colleghi, ai petrodollari dell’Arabia Saudita ha preferito l’Inter Miami ed i dollari americani. L’autorevole rivista Usa, Time, lo ha insignito del titolo di Atleta dell’Anno 2023 con questa motivazione “Messi è riuscito a fare ciò che un tempo sembrava impossibile: far diventare gli Stati Uniti un paese calcistico”. Insomma, conquistata l’Europa con il Barça, conquistato il Mondo con l’Argentina, gli rimanevano gli States, obiettivo centrato.

Messi ha segnato gli ultimi 20 anni della storia del calcio mondiale, da quando appena tredicenne, gracile e con seri problemi di salute, sale su un aereo e trasvola l’oceano alla volta di Barcellona. Guillem Balague, scrittore e giornalista, uno dei pochi ad essere riuscito ad aver accesso alla cerchia più stretta del ‘clan della Pulce’, in Messi”- Edizioni Piemme – ripercorre tutte le tappe della leggendaria carriera del numero 10 argentino. Un percorso umano e professionale contraddistinto dal cuore e dalla tenacia. Questo insegna la storia di Leo Messi, il bambino che non riusciva a crescere è divenuto un gigante.

La storia di Messi con suggestivi aneddoti rivive anche in Leo Messi” di Alessandro Ruta – Diarkos editore –. Una storia, quella della Pulce, che ha un curioso incrocio con la storia del trisavolo Angelo, partito da Recati e arrivato in Argentina per cercar fortuna passando per quella Barcellona che sorriderà al pronipote che della capitale della Catalogna diventerà l’imperatore, il simbolo. L’autore non trascura il Messi privato, ne sviscera il carattere, la sua voglia di stabilità mentale, garantita dalla gestione familiare dei suoi interessi, da parte del papà Jorge, suo agente e procuratore e, a livello sentimentale dalla moglie Antonella Roccuzzo. Ne esce quindi il ritratto di un campione sobrio e riservato, lontano dagli eccessi da star di molti suoi colleghi.

Infine, Fabrizio Gabrielli in “Messi” – 66thand2nd editore – racconta  ascese, cadute e risalite di un calciatore che è riuscito a fagocitare la storia e la mistica di un club come il Barcellona, mes que un club, diventando lui stesso il club. E quando l’amore che sembrava non dovesse finire mai, è finito, Messi ha saputo chiudere un’era ed aprirne una nuova abbracciando lo sfarzo del Psg. Passati i trentacinque anni, in Qatar, al suo quinto Mondiale, all’ultima occasione, ha infine conquistato l’unico titolo che ancora gli mancava, quello che lo ossessionava e che più desiderava, con la maglia albiceleste della sua Argentina. Era questo, il finale che meritava Leo.

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