1988 Semifinali: URSS-Italia 2-0

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Immagine di copertina: Sergei Aleinikov e Giuseppe Bergomi [©UEFA.com]

Netta e meritata vittoria dell’Unione Sovietica nella semifinale dell’Europeo. L’Italia si arrende 2-0 e pur costruendo alcune ottime occasioni non riesce mai a dare la sensazione di potersela giocare alla pari con i sovietici. La squadra di Lobanovsky mette in mostra un calcio organizzato, collettivo, veloce, palla a terra, basato su tanti movimenti senza palla che mandano totalmente in tilt gli azzurri, soprattutto a centrocampo.

Urss: Dasaev – Bezsonov (pt 35′ Demyanenko), Kuznetsov, Khidiyatullin, Rats – Aleinikov, Mykhailychenko, Litovchenko, Gotsmanov – Zavarov, Protasov.
Italia: Zenga – Bergomi, Baresi, Ferri, Maldini (st 20′ De Agostini) – Donadoni, Ancelotti, Giannini, De Napoli – Vialli, Mancini (st 1′ Altobelli).

Vialli fermato dai sovietici

Primo tempo
4′ Mykhailychenko per Zavarov, palla al limite ad Aleinikov, destro da fuori, Zenga c’è.
15′ Donadoni per Giannini, che di testa serve Vialli, tiro alto da ottima posizione.
29′ Litovchenko ci prova da fuori, Zenga si distende e blocca. Match molto chiuso per ora: l’Urss sta tenendo di più il pallino del gioco, ma non sfonda.
35′ scambio Donadoni-Bergomi-Donadoni sulla destra, cross in area, colpo di testa di Vialli da ottima posizione, pallone incredibilmente a lato.
45′ punizione da destra di Mancini, colpo di testa potente di Giannini, Dasaev d’istinto devia in angolo.

Secondo tempo
15′ GOL URSS Kuznetsov per Mykhailychenko, che innesca in area Litovchenko, il centrocampista sovietico vince un rimpallo e batte Zenga sul palo lontano.
17′ GOL URSS Rats fugge via a Bergomi in fascia, palla in mezzo all’area, Protasov brucia tutti e infila il 2-0. Uno-due micidiale dei sovietici.
24′ Ancelotti smarca in area Altobelli, che salta Dasaev, ma si decentra troppo e il suo contro-cross è allontanato in corner dalla difesa sovietica. L’Italia prova a reagire, ma l’Urss è ben organizzata.
31′ cross di Protasov da sinistra, Ancelotti sbaglia lo stop, Mykhailychenko addomestica il pallone, scarta Baresi e calcia: alto di poco. Dominio territoriale dei sovietici, l’Italia è in confusione.
35′ break per vie centrali di Baresi, che innesca De Agostini, cross in mezzo, Vialli scivola al momento del tiro e la palla si perde alle stelle.
37′ fallaccio di Ferri su Protasov lanciato a rete. Punizione-missile di Litovchenko, Zenga blocca in tuffo.
42′ corner di Aleinikov da sinistra, traiettoria molto arcuata, Zenga costretto a rifugiarsi in angolo togliendo il pallone da sotto la traversa.
45′ punizione a due al limite dell’area sovietica: Giannini per Ferri, tiro secco e violento, Dasaev blocca in due tempi.

Gli highlights del match

LE PAGELLE URSS
IL MIGLIORE LITOVCHENKO 7: corsa, dinamismo e qualità, travolge il centrocampo azzurro, crea pericoli e apre le danze con il diagonale dell’1-0.
Mykhailychenko 7: arma totale, in coppia con Litovchenko fa vedere i sorci verdi alla squadra di Vicini. Polmone e cuore della mediana sovietica.
Protasov 7: centravanti di nome, in realtà svaria molto e mette non poco in crisi la difesa italiana, soprattutto Ferri che sarebbe quello deputato a marcarlo. Si fa trovare pronto sul cross di Rats per chiudere i giochi.
Dasaev 6: sempre attento e concentrato in vari frangenti del gioco, non deve compiere interventi particolarmente complicati.

LE PAGELLE ITALIA
IL MIGLIORE BARESI 6,5: forse l’unico dell’Italia a non perdere mai la bussola, anche se inevitabilmente a tratti va in difficoltà anche lui contro il vortice offensivo dei sovietici. Governa con maestria la difesa e si concede il lusso di un paio di sortite offensive di ottima fattura.
Giannini 6: Baresi a parte, è l’azzurro più in palla. Soffre il maggior dinamismo del centrocampo avversario, ma prova a farsi vedere (e valere) in avanti con poca fortuna.
Maldini 6: molto timido e bloccato, spinge pochissimo, ma in difesa chiude con ordine e non è un caso che dalla sua parte l’Urss non sfondi. Sostituzione un po’ forzata.
Mancini 5,5: non brillantissimo in fase realizzativa, ma offre a Giannini un’ottima palla nel finale di tempo. Con il senno di poi avremmo forse tolto Vialli.
Vialli 5: l’impegno non manca, la mira sì: ancora una volta nel momento cruciale i suoi errori al tiro, nelle rare occasioni in cui l’Italia è pericolosa, si rivelano fatali.

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