Immagine di copertina: l’esultanza dei giocatori olandesi dopo la vittoria
L’Olanda è campione d’Europa: nella finale di Monaco di Baviera la nazionale allenata da Rinus Michels supera 2-0 l’Urss di Lobanovsky. Partita che va a sprazzi e non regala grande spettacolo sul piano del gioco. A infiammare la scena sono soprattutto le giocate individuali, di Gullit prima e di van Basten poi: l’attaccante del Milan realizza il 2-0 con un gol rimasto celeberrimo, un tiro al volo di destro che si infila sul palo opposto e che consacra definitivamente la sua stella nel gotha internazionale.
Olanda: Van Breukelen – Van Aerle, Rijkaard, R. Koeman, Van Tiggelen – Wouters, Muhren, Vanenburg, E. Koeman – Gullit, van Basten.
Urss: Dasaev – Demianenko, Khidiyatullin, Mikhailychenko, Rats – Lytovchenko, Zavarov, Aleinikov – Protasov (st 26′ Pasulko), Belanov, Gotsmanov (st 23′ Baltacha).
Primo tempo
30′ match finora bloccatissimo. La prima a provarci è l’Urss: Belanov addomestica un lancio di Zavarov e serve Lytovchenko, che accelera eludendo la guardia di Rijkaard, entra in area e calcia a mezza altezza: Van Breukelen riesce a bloccare.
32′ GOL OLANDA Gol sbagliato, gol subito. Punizione splendida di Gullit deviata in corner da Dasaev. Dalla bandierina batte Erwin Koeman, la difesa sovietica libera, ancora Erwin Koeman scodella sul secondo palo, van Basten di testa fa da sponda per Gullit, frustata imperiosa sempre di testa e palla che si infila sotto la traversa.
39′ occasione per l’Urss. Mikhailychenko addomestica un pallone in area e serve Belanov, che però è ostacolato da un difensore olandese e non riesce a calciare con pericolosità, la conclusione si perde alle stelle.
45′ uscita a vuoto di Dasaev su una punizione laterale di Muhren, Rijkaard viene murato in corner da Protasov.
Secondo tempo
6′ Urss vicina al pari con un sinistro di Zavarov dal limite, palla a lato non di molto.
9′ GOL OLANDA Break centrale di Van Tiggelen, che apre a sinistra per Muhren, traversone in area sul secondo palo per van Basten, che al volo con il destro disegna una parabola meravigliosa in pallonetto, il pallone scavalca Dasaev e si infila nell’angolo opposto. Gol capolavoro.
12′ punizione di Demianenko da destra, la difesa olandese pasticcia, destro di Belanov in area e palo pieno.
14′ assurda entrata di Van Breukelen su Gotsmanov sulla linea di fondo. Rigore netto per l’Urss. Belanov però si fa ipnotizzare dal portiere olandese, che si fa così perdonare. Per l’Urss sfuma la più ghiotta opportunità per riaprire l’incontro.
17′ fioccano le occasioni adesso. Cross di Vanenburg da sinistra, Erwin Koeman colpisce di testa indisturbato, palla fuori di pochissimo.
20′ triangolo sontuoso van Basten-Gullit-van Basten, tacco per Wouters, tiro in corsa, fuori. Olanda sul velluto.
38′ tracciante di Vanenburg da fuori, Dasaev blocca a terra.
40′ Lytovchenko ci prova dalla distanza, Van Breukelen devia, poi Demianenko svirgola il tapin da buona posizione.
44′ Vanenburg innescato da Gullit mette in mezzo per Rijkaard, che però perde l’attimo giusto e si fa respingere il tiro da Dasaev.

LE PAGELLE OLANDA
IL MIGLIORE VAN BASTEN 8: essenziale, chirurgico, bellissimo. Corona un Europeo dominante – con tanto di titolo di capo-cannoniere e miglior giocatore – disputando una finale superba. Ci mette mezz’ora a carburare, poi serve a Gullit l’assist dell’1-0 e nella ripresa dipinge una rete capolavoro che merita da sola il prezzo del biglietto. Un gol che si tramuta nel marchio di fabbrica di un attaccante con pochi eguali, capace di abbinare potenza, fiuto del gol, tecnica e raffinatezza in un modo straordinario.
Gullit 7,5: sciabola e fioretto. Spazza in difesa dando manforte nel gioco senza palla e regala spettacolo in prima linea. Splendida la punizione che chiama Dasaev a un grande intervento, notevoli lo stacco aereo e l’incornata del vantaggio, da applausi lo scambio in corsa con van Basten a metà del secondo tempo.
Wouters 7: motorino inesauribile, lo si trova in ogni zona del campo a percorrere chilometri, a recuperare palloni, a inserirsi in zona gol per concludere.
Vanenburg 6,5: una regia sempre ordinata e precisa, come tutta quella mostrata in un campionato europeo chiuso in crescendo esattamente come per gli altri colleghi del centrocampo.
Van Breukelen 6,5: commette uno sciocchissimo fallo su Gotsmanov che provoca il rigore, ma si riscatta con un guizzo da pantera sul tiro di Belanov dal dischetto.
LE PAGELLE URSS
IL MIGLIORE ZAVAROV 6,5: fino a quando ha fiato, si dimostra il giocatore sovietico con le idee più lucide. Organizza ottimamente il gioco e cerca di rendersi pericoloso anche in attacco: un suo tiro a giro di sinistro a inizio ripresa avrebbe meritato maggior fortuna.
Mikhailychenko 6: calciatore totale, sa disimpegnarsi in difesa e a centrocampo e si propone a volte anche in attacco. Uno dei pochi tra i suoi a non perdere mai la bussola.
Dasaev 6: alterna interventi decisivi (vedi la deviazione da campione sulla punizione di Gullit) a défaillance evitabili.
Belanov 5: il pallone d’oro 1986 sembra oramai uno sbiadito ricordo. Manda sul palo da posizione invitante il possibile 1-2, poi spreca malamente la chance del rigore. Giornata decisamente negativa anche per l’altro attaccante Protasov (voto 5).


