Immagine di copertina: Barella e Calafiori
Un tempo solo ti vorrei. L’Italia conquista la vittoria all’esordio europeo contro l’Albania grazie a un primo tempo di grande intensità e vigore. Nel catino di Dortmund, vestito di rosso per la grande presenza di tifosi albanesi, il via è uno shock: dopo 23 secondi Bajrami sfrutta un’errata rimessa laterale di Dimarco e fulmina Donnarumma, per la rete più veloce nella storia degli Europei.
Ma l’Italia, impostata a sorpresa da Spalletti con un 4-2-3-1 che in realtà è un 4-3-3 elastico, non perde la bussola e inizia a cingere d’assedio la porta albanese mettendo in mostra un calcio arioso e piacevole, infarcito di passaggi corti e scambi rapidi. Pellegrini sfiora il pari già al 2′, poi all’11’ sempre Pellegrini scodella da sinistra un cross sul secondo palo per la zuccata di Bastoni che vale il pari. Passano 5′ e l’Italia, in costante proiezione offensiva, trova il punto del sorpasso: lo shot di Barella, uno schiaffo d’esterno che mostra grande tecnica del centrocampista interista, è una perla.
Barella si conferma anima e cuore di questa squadra, corre ovunque e riparte. Ma intorno al pendolino sardo si muove compatta tutta l’Italia, che sfiora più volte il terzo gol con Scamacca e Frattesi (palo). Peccato che l’Italia non chiuda i giochi, perché nella ripresa, a parte qualche guizzo (un tiro a giro stile “Del Piero” di Chiesa finito di un soffio a lato) gli azzurri calano di intensità, provati dal dominio fisico e dal pressing asfissiante dei primi 45 minuti. L’Albania cresce e ci crede, anche se produce poco: l’unico brivido arriva alla fine, ma Donnarumma è bravo con il corpo a deviare il diagonale in corsa di Manaj.
Finisce con la vittoria azzurra, un ottimo viatico in vista del secondo match di giovedì contro la Spagna (ore 21, diretta Rai Uno e Sky Sport).
Il tabellino
ITALIA-ALBANIA 2-1
Marcatori: pt 1′ Bajrami (A), 10′ Bastoni (I), 15′ Barella (I).
Italia (4-2-3-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Calafiori, Bastoni, Dimarco (st 37′ Darmian); Jorginho, Barella (st 46′ Folorunsho); Chiesa (st 31′ Cambiaso), Frattesi, Pellegrini (st 31′ Cristante); Scamacca (st 37′ Retegui). All. Spalletti.
Albania (4-3-3): Strakosha; Hysaj, Ajeti, Djimsiti, Mihaj; Asllani, Ramadani, Bajrami (st 41′ Muci); Asani (st 22′ Hoxha), Broja (st 30′ Manaj), Seferi (st 22′ Laci). All. Sylvinho.
Le pagelle
ITALIA
IL MIGLIORE: BARELLA 7,5
Si conferma il calciatore più internazionale di questa squadra, il più strutturato, il più a suo agio su certe ribalte. Non trema mai e prende subito in mano le redini del centrocampo azzurro. Grinta, faccia tosta, inserimenti e un gol meraviglioso d’esterno. Primo tempo di livello clamoroso. Finisce giustamente la benzina nella ripresa, anche perché non era al top fisicamente. Indispensabile.
Bastoni 7
Il gol di Bajrami è più responsabilità di Dimarco che sua, anche se neppure lui è perfetto. Si riscatta ampiamente però con la rete del pari e una prestazione che da lì in avanti è senza sbavature. È già il leader della difesa.
Calafiori 6,5
Si lascia sfuggire Manaj all’ultimo secondo e per poco non costa caro, ma fino a quel momento la sua partita era stata eccellente. Una delle più stimolanti novità proposte da Spalletti. Giovane, ha personalità e ottimi piedi: difensore completo, su cui vale la pena di insistere per il presente e il futuro.
Chiesa 6,5
Non ancora al meglio, ma si è rivisto il vero Chiesa, quello di Euro 2020. Regala alcune magie, come quel tiro a giro che termina a lato di un’unghia. La sensazione è che sia un calciatore, per sua natura, più adatto a competizioni brevi che lunghe. Scattista.
Scamacca 6
Lavora tanti bei palloni di sponda ed è bravo nel gioco spalle alla porta, ma spreca una ghiotta chance: serve un pizzico più di mordente in zona gol.
Dimarco 6
Inizio da incubo, regala il vantaggio all’Albania con una rimessa sciagurata. Poi si riprende e si riscatta: batte il corner da cui nasce la rete di Bastoni dell’1-1 e serve a Barella il 2-1.
ALBANIA
IL MIGLIORE: STRAKOSHA 7
Nel primo tempo è merito suo se l’Albania non subisce altri gol. Affidabile e presente, una garanzia.
Bajrami 6,5
Tecnica e controllo, splendido il gol del vantaggio perché sarà pur vero che Dimarco gli fa un regalo, ma poi lui capitalizza al meglio con un fendente chirurgico sotto la traversa che non dà scampo a Donnarumma.
Broja 5
L’uomo forse più atteso, l’attaccante del Fulham scuola Chelsea, che però non si vede mai e sbatte sistematicamente contro la difesa schierata. Senz’altro più temibile Manaj che entra al suo posto e ha la chance (la sola) del pari all’ultimo assalto.