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La guida completa a Euro 2024: Francia e Inghilterra da battere

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Dopo il trionfo dell’Italia a Wembley, nel segno di Bonucci e Chiellini, Donnarumma e Chiesa, Mancini e Vialli, si torna in Germania. Nazione che evoca piacevoli ricordi nella mente dei tifosi azzurri, vedi il trionfo del Mondiale 2006.

La nazionale italiana, che nel frattempo ha mancato la qualificazione al Mondiale in Qatar, ci riprova con un nuovo ciclo targato Luciano Spalletti, l’allenatore che ha saputo riportare il Napoli a uno scudetto che mancava dai tempi di Diego Armando Maradona.

Sarà impresa difficilissima per gli azzurri, vuoi perché vincere due Europei di fila è quasi impossibile (solo la Spagna ci è riuscita nel 2008 e nel 2012, e avendo a disposizione una corazzata), vuoi perché il valore della rosa dell’Italia non sembra di livello altissimo.

Ci sono alcune eccellenze, come Donnarumma, Barella, Chiesa (se sta bene), ma anche diversi punti interrogativi.
Ecco ad ogni modo la nostra guida completa a Euro 2024.

L’abbraccio tra Vialli e Mancini dopo la vittoria in finale sull’Inghilterra: l’immagine simbolo del trionfo azzurro

I gironi

Gruppo A: Germania, Scozia, Ungheria, Svizzera
Gruppo B: Spagna, Croazia, Italia, Albania
Gruppo C: Slovenia, Danimarca, Serbia, Inghilterra
Gruppo D: Polonia, Paesi Bassi, Austria, Francia
Gruppo E: Belgio, Slovacchia, Romania, Ucraina
Gruppo F: Turchia, Georgia, Portogallo, Repubblica Ceca

Il programma

Si parte il 14 giugno alle 21 con Germania-Scozia.
La finale sarà il 14 luglio alle 21 a Berlino.
Per il calendario completo, clicca qui

Chi si qualifica

Il format sarà identico a quello di Euro 2020: le prime due classificate dei sei gironi andranno agli ottavi insieme alle quattro migliori terze.

Se due o più squadre dello stesso girone sono a pari punti al termine della fase a gironi, per determinare la classifica si applicano i seguenti criteri nell’ordine indicato:

  • maggior numero di punti nelle partite disputate fra le squadre in questione (scontri diretti);
  • miglior differenza reti nelle partite disputate fra le squadre in questione;
  • maggior numero di gol segnati nelle partite disputate fra le squadre in questione.

Se alcune squadre sono ancora a pari merito dopo aver applicato questi criteri, essi vengono riapplicati esclusivamente alle partite fra le squadre in questione per determinare la classifica finale. Se la suddetta procedura non porta a un esito, si applicano i seguenti criteri:

  • miglior differenza reti in tutte le partite del girone;
  • maggior numero di gol segnati in tutte le partite del girone;
  • maggior numero di vittorie in tutte le partite del girone;
  • migliore condotta fair play del girone, calcolata con le seguenti penalizzazioni:
    1. ogni ammonizione: un punto;
    2. ogni espulsione per doppia ammonizione o espulsione diretta: tre punti;
  • migliore posizione nella classifica generale delle qualificazioni europee (o sorteggio, nel caso in cui sia coinvolta la Germania, nazione ospitante).

Se due squadre che hanno lo stesso numero di punti e lo stesso numero di gol segnati e subiti si sfidano nell’ultima partita del girone e sono ancora a pari punti al termine della giornata, la classifica finale viene determinata tramite i rigori, purché nessun’altra squadra del girone abbia gli stessi punti al termine della fase a gironi.

Per le rose complete clicca qui

Analisi dei gironi

Girone A

GERMANIA
Dopo una serie di flop e delusioni (eliminata al primo turno a Russia 2018 e a Qatar 2022, uscita agli ottavi a Euro 2020) la Germania sembra aver ritrovato la compattezza perduta e soprattutto ha innalzato il proprio livello qualitativo. Senza dimenticare che giocherà in casa. Tutti motivi che portano a pensare che la squadra di Nagelsmann sarà tra le favorite all’Europeo. I leader saranno i veterani Neuer e Kroos (che dopo l’Europeo chiuderà con il calcio), ma ci si attende molto dai 2003 Musiala e Wirtz, potenziali crack del futuro.
La stella: Florian Wirtz
Valutazione ****

SCOZIA
Nel girone di qualificazione ha preceduto la Norvegia di Håland e Ødegaard, arrivando seconda dietro alla Spagna. Nazionale in crescita dopo anni bui, proverà a ritagliarsi un posto al sole puntando su alcuni giocatori di alto rango a livello internazionale: come il terzino tuttofare del Liverpool Robertson e il jolly del centrocampo McTominay, da anni colonna del Manchester United.
La stella: Andrew Robertson
Valutazione **

SVIZZERA
Ormai presenza fissa nelle grandi manifestazioni internazionali, la Svizzera è sempre un cliente pericoloso: ne sa qualcosa l’Italia, che fu estromessa dagli elvetici nell’ultima corsa al Mondiale qatariota. Ricca di tanti figli di immigrati, la Svizzera del ct Marat Yakin abbina solidità e imprevedibilità. Tre anni fa uscì ai quarti, per mano della Spagna, solo ai calci di rigore: non andrà sottovalutata.
La stella: Granit Xhaka
Valutazione ***

UNGHERIA
L’allenatore è sempre Marco Rossi, allenatore italiano ammirato anche sulle panchine di diverse squadre minori del nostro calcio: Lumezzane, Pro Patria, Spezia, Scafatese e Cavese. Tre estati fa uscì nel “girone della morte” contro Francia, Germania e Portogallo senza demeritare. Fari puntati soprattutto su Szoboszlai, mezzala del 2000 del Liverpool, grande talento.
La stella: Dominik Szoboszlai
Valutazione **

Florian Wirtz, prodigio della Germania

Girone B

ALBANIA
Gli albanesi sembrano essere risorti dalle ceneri dopo il gennaio 2023 con l’arrivo del ct Sylvinho, che ha avviato un percorso che ha portato la squadra a qualificarsi da prima del girone e con una giornata di anticipo, dopo anni di risultati grigi e prestazioni dimenticabili. È al secondo Europeo della sua storia: il primo capitò nel 2016 con l’allenatore italiano De Biasi. Squadra tenace e tignosa dal punto di vista difensivo, prestante sul piano atletico, la nazionale albanese può essere il classico imprevisto che impantana l’avversario nelle sabbie mobili del pareggio.
La stella: Jasir Asani
Valutazione **

CROAZIA
I fasti del mondiale 2018 sono lontani, ma guai a sottovalutare la Croazia, squadra di grinta e di (tantissimo) talento, che agli ultimi mondiali si è inchinata solamente davanti a Re Messi in semifinale. Il 4-3-3 fluido senza punti di riferimento in avanti e con ali asimmetriche che tagliano e accorciano può mettere in difficoltà chiunque. L’unica vittoria italiana contro i croati risale alla preistoria: 1942. Da lì in poi solo pareggi o sconfitte. Agli Europei 2012 finì 1-1 con i gol di Pirlo e Mandzukic, e gli azzurri furono costretti a vincere con l’Irlanda all’ultima partita per poter passare.
La stella: Luka Modric
Valutazione ****

ITALIA
Chiamata alla riscossa dopo la clamorosa doppia assenza negli ultimi due Mondiali ma pur sempre campione d’Europa in carica, l’Italia di Luciano Spalletti non arriva a questo torneo sulle ali dell’entusiasmo. A fronte di una difesa affidabile e di un centrocampo battagliero, preoccupano le scelte (praticamente obbligate) in fase offensiva, dove sembra mancare il giocatore risolutivo, ad eccezione di Federico Chiesa reduce però da un’annata complicata. Sembra difficile potersi ripetere, ma chissà.
La stella: Nicolò Barella
Valutazione ****

SPAGNA
Gli spagnoli rappresentano ancora una volta l’eterno enigma del talento potenziale ma con davvero troppe incognite per poter essere decifrato. Arenatasi contro il Marocco in Qatar, la Spagna è stata la squadra che, con il suo palleggio e la sua capacità di portare tanti uomini dentro l’azione, ha messo più in difficoltà i campioni d’Europa in carica sul piano del gioco nella scorsa edizione, pur senza nomi roboanti. Le incognite sono rappresentate soprattutto da un’età media abbastanza verde e dalla condizione fisica dei suoi uomini-chiave.
La stella: Pedri
Valutazione ****

Nicolò Barella, cuore dell’Italia

Girone C

DANIMARCA
Tre estati fa la Danimarca arrivò addirittura in semifinale, sconfitta dall’Inghilterra (che ritroverà nel girone) dopo una partita gagliarda. Ritroverà anche la Slovenia: le due squadre si sono già affrontate nel gruppo di qualificazione. I danesi sono sempre una squadra temibile, anche se vengono da un Mondiale negativo. Eriksen e Højlund del Manchester United sono gli elementi di maggior spicco.
La stella: Rasmus Højlund
Valutazione ***

INGHILTERRA
Ogni volta che si gioca una competizione importante, l’Inghilterra è sempre indicata tra le favorite. Ma questo giro, davvero, la nazionale dei Tre Leoni appare formidabile. Raramente così forte e completa in passato (forse solo nella generazione aurea 1966-1970), l’Inghilterra scatterà in pole con la Francia. Fa impressione soprattutto dal centrocampo in su, con una serie di giocatori di alto profilo internazionale, da Rice a Bellingham, da Saka a Kane, fino ai talenti Foden e Palmer. Hanno sorpreso le esclusioni di Maguire, da anni perno della difesa, e del folletto Grealish del City.
La stella: Harry Kane
Valutazione *****

SERBIA
Già da qualche anno, sulla carta, la Serbia sembra attrezzata per arrivare lontano. Poi però puntualmente stecca, come è stato all’ultimo Mondiale quando è uscita al primo turno. Sono diversi gli elementi intriganti, tra cui sette della nostra Serie A: Milinkovic-Savic e Ilic del Torino, Milenkovic della Fiorentina, Samardzic dell’Udinese, Jovic del Milan, Kostic e Vlahovic della Juventus.
La stella: Dusan Vlahovic
Valutazione ***

SLOVENIA
In un periodo in cui la Slovenia dello sport vola, con stelle assolute come Tadej Pogacar nel ciclismo e Luka Doncic nella pallacanestro, il calcio… fa eccezione. Anche se qualche talento interessante c’è, come l’attaccante del 2003 Sesko del Lipsia, che potrebbe avere un importante avvenire. Il girone sembra particolarmente tosto. In rosa c’è ancora il veterano Ilicic (ex Atalanta). Il leader sarà il portiere Oblak dell’Atletico Madrid.
La stella: Jan Oblak
Valutazione *

Harry Kane, bomber dell’Inghilterra

Girone D

AUSTRIA
Nonostante le assenze pesanti, una su tutte Alaba, il santone Rangnick ha allestito una squadra che con il suo pressing, l’aggressività e l’attenzione tattica può mettere in difficoltà chiunque, esattamente come fece contro di noi nel 2021. Conosciamo bene Arnautovic, ma attenzione al trequartista Baumgartner, che può trovare la chiave per scompaginare le difese.
La stella: Cristoph Baumgartner
Valutazione **

FRANCIA
La squadra favorita per la vittoria finale è sicuramente la Francia. I transalpini, che nella scorsa edizione uscirono contro la Svizzera ai rigori, cercano il riscatto e la vittoria del terzo titolo europeo. Oltre all’alieno Mbappé, possono contare sulla cerniera del centrocampo del Real Madrid campione d’Europa, su una difesa solida e su frecce come Thuram e Dembelé che stanno facendo la fortuna di club europei. E guai a sottovalutare l’eterno Griezmann.
La stella: Kylian Mbappé
Valutazione: *****

PAESI BASSI
Coltivando il sogno di ripetere l’impresa di Euro ’88 ad opera di quell’Olanda a tinte rossonere (Van Basten, Gullit, Rijkaard), Ronald Koeman subentra a Van Gaal cercando di smussarne le rigidità e allestendo una squadra a tinte molto “italiane” con De Ligt, Dumfries, De Vrij, Reijnders. La stella sarà il difensore del Liverpool Van Dijk, da anni sulla breccia. Pesanti le assenze per infortunio dell’atalantino Koopmeiners e di De Jong.
La stella: Virgil Van Dijk
Valutazione ****

POLONIA
Squadra piena di conoscenze del nostro campionato, può correre per qualificarsi come seconda, disponendo di un ventaglio di ottimi giocatori in ogni reparto, oltre all’eterno Robert Lewandowski. Il punto più alto della sua storia recente sono senza dubbio gli Europei 2016, dove i polacchi furono eliminati ai rigori dal Portogallo di Cristiano Ronaldo.
La stella: Robert Lewandowski
Valutazione **

Kylian Mbappé, stella della Francia

Girone E

BELGIO
Anche se la squadra sembra aver perso qualcosa rispetto a qualche anno fa, il Belgio rimane altamente competitivo. Ha fatto scalpore l’esclusione del portiere Courtois, rientrato con il Real giusto in tempo per vincere da titolare la Champions. Il leader è sempre il formidabile De Bruyne, immenso nel City ma non sempre pienamente convincente con la maglia dei Diavoli Rossi. Novità intriganti in attacco, con Openda che contenderà il posto a Lukaku e i giovani talenti Doku del Manchester City e Trossard dell’Arsenal.
La stella: Kevin De Bruyne
Valutazione ****

ROMANIA
Dopo un eccellente girone di qualificazione in cui ha preceduto la Svizzera, la Romania vuole continuare a stupire. Squadra giovane, imprevedibile e ben messa in campo dal ct Edward Iordanescu, avrà nel difensore Radu Dragusin, passato dal Genoa al Tottenham Hotspur l’estate scorsa, l’elemento maggiormente rappresentativo. I fasti degli anni ’90 sono lontani, ma la Romania sembra comunque essere un valido collettivo.
La stella: Radu Dragusin
Valutazione **

SLOVACCHIA
A guidare la Slovacchia c’è l’italiano Francesco Calzona, che ha anche allenato il Napoli nell’ultima parte del campionato di Serie A. Tre anni fa uscì al primo turno, quest’anno proverà a fare meglio: il girone non è impossibile. Tanta Italia in rosa: Obert del Cagliari, Duda e Suslov del Verona, Duris dell’Ascoli. E soprattutto Lobotka, faro del Napoli e giocatore di maggior pedigree internazionale con l’ex interista Skriniar.
La stella: Stanislav Lobotka
Valutazione *

UCRAINA
Può essere una delle sorprese dell’Europeo, perché ha diversi giocatori di talento che se troveranno la giusta alchimia potranno spingersi lontano: dal portiere Lunin del Real all’italiano Malinovskyi, dai gioiellini Sudakov e Mudryk al bomber Dovbyk, capo-cannoniere dell’ultima Liga spagnola con il Girona. Ha sfiorato la qualificazione diretta alla fase finale facendo tremare l’Italia, poi in Germania è arrivata ugualmente passando dai playoff.
La stella: Artem Dovbyk
Valutazione ***

Kevin De Bruyne, faro del Belgio

Girone F

GEORGIA
Sarà la cenerentola dell’Europeo: si è qualificata per la prima volta nella sua storia alla fase finale, dopo aver sconfitto 4-2 ai rigori la Grecia nei playoff. Il ct è il francese Willy Sagnol, ex terzino del Bayern Monaco e della nazionale transalpina. Grande attesa soprattutto per vedere all’opera sul proscenio internazionale K’varatskhelia, stella del Napoli. Si parla bene anche del portiere, Mamardashvili del Valencia.
La stella: Khvicha K’varatskhelia
Valutazione *

PORTOGALLO
Sulla carta si presenta come una delle favorite, potendo contare su una qualità diffusa in tutti i reparti. Il totem è sempre Cristiano Ronaldo, che a 39 anni però dovrà essere intelligente nel dosarsi e nell’adattarsi alle esigenze della squadra. Intorno a lui crescono continuamente straordinari talenti. CR7 dividerà il ruolo di stella con il funambolo Bernardo Silva, straordinario uomo-ovunque del City di Guardiola.
La stella: Bernardo Silva
Valutazione ****

REPUBBLICA CECA
Dopo l’ottimo Europeo 2020 (eliminata ai quarti dalla Danimarca) non sarà facile ripetersi per la Repubblica Ceca, che vanta comunque dalla sua una buona tradizione. L’obiettivo è provare ad arrivare almeno agli ottavi e il ct Ivan Hasek sa di poter contare su una formazione quadrata con alcune valide individualità, come il capitano e leader del centrocampo Tomas Soucek e l’attaccante Patrick Schick, già grande protagonista a Euro 2020 e autore di una buona stagione nel super Bayer Leverkusen di Xabi Alonso.
La stella: Patrick Schick
Valutazione **

TURCHIA
C’è chi parla della Turchia come della possibile grande novità di Euro 2020: in effetti le possibilità ci sono tutte, perché la squadra del ct italiano Vincenzo Montella, dopo aver preceduto la Croazia nel girone di qualificazione, sembra avere tutte le carte per stupire. Oltre all’interista Calhanoglu, il centrocampo potrà contare sulla qualità assoluta del 2005 Guler, crack del futuro in casa Real Madrid, mentre un altro 2005 – lo juventino Yildiz – scalpita in avanti. In difesa il leader è sempre l’ex Juve Demiral.
La stella: Hakan Calhanoglu
Valutazione ***

Bernardo Silva, mago del Portogallo

Articolo a cura di Niccolò Mello e Tommaso Ciuti

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