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1987 Semifinale: Argentina-Uruguay 0-1

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Immagine di copertina: Alzamendi esulta dopo il gol

Colpaccio dell’Uruguay. La Celeste batte 1-0 i padroni di casa dell’Argentina al termine di una semifinale ad alta intensità e guadagna così la finale della competizione contro il Cile. Celeste che, come spesso ha saputo fare nel corso della propria storia, blocca alla base le fonti di gioco avversarie con una difesa arcigna, tosta e che non concede molti spazi. Colpendo poi in contropiede al momento opportuno. L’Argentina, che già pregustava una storica doppietta Mondiale-Coppa America in due anni, esce così scornata.

Argentina: Islas – Cuciuffo (st 32′ Alfaro), Brown, Ruggeri, Olarticoechea – Giusti, Batista, Tapia – Maradona – Caniggia, Percudani (st 1′ Fuentes).
Uruguay: Pereira – Dominguez, Gutierrez, Trasante, Saldana – Matosas, Perdomo, Bengoechea (st 35′ Pena) – Francescoli – Sosa (st 27′ Da Silva), Alzamendi.

Primo tempo
11′ Maradona tocca una punizione corta da destra per Tapia, rasoterra dal limite, Pereira blocca a terra.
18′ colpo di testa a campanile di Maradona in area su una punizione calciata da centrocampo, la palla finisce sulla parte alta della rete. Brivido per i tifosi uruguayani.
20′ percussione devastante di Caniggia sulla destra, palla in mezzo per Percudani, che non riesce a calciare solo davanti a Pereira.
21′ Francescoli pesca in area Bengoechea, destro secco, palla sull’esterno della rete. La partita è entrata nel vivo.
23′ Batista per Tapia, tocco a Maradona, che salta in slalom due uomini, ma proprio davanti a Pereira perde il controllo del pallone che sfila sul fondo.
26′ Bengoechea ci prova su punizione, Islas neutralizza in due tempi.
31′ punizione da 30 metri di Perdomo, il pallone viene deviato da un giocatore uruguayano e colpisce il palo alla destra di Islas. Uruguay finora molto attento e solido, l’Argentina non può scherzare con il fuoco.
36′ rovesciata spettacolare di Maradona da sinistra, colpo di testa di Ruggeri: alto.
41′ punizione di Maradona da destra, sponda aerea di Percudiani per Ruggeri, che gira in porta da pochi passi, Pereira respinge, poi la difesa della Celeste riesce ad allontanare. Questa era una grande occasione per l’Argentina.
44′ GOL URUGUAY Francescoli da sinistra innesca al limite Perdomo, che manca il controllo, ma favorisce sulla destra Alzamendi, diagonale a pelo d’erba sul secondo palo sull’uscita di Islas e palla nell’angolino.

Secondo tempo
5′ Uruguay vicino al colpo del ko: Francescoli innesca ancora Alzamendi al limite, destro a colpo sicuro, Islas vola e devia in angolo con una mano.
11′ punizione di Maradona da sinistra, colpo di testa del solito Ruggeri, centrale, para Pereira.
16′ lancio di un argentino per Caniggia, che scarta Pereira e segna. Ma il gol viene annullato. Il fuorigioco pare evidente.
20′ la situazione si capovolge: stavolta è Francescoli a lanciare Alzamendi, l’attaccante uruguagio in diagonale sfiora il palo alla sinistra di Islas. Anche in questo caso però l’arbitro ferma l’azione per fuorigioco. Stavolta molto più dubbio.
23′ fallo su uno scatenato Caniggia quasi al limite: punizione splendida di Maradona sul palo lontano, Pereira vola e devia in angolo con un intervento splendido.
28′ altro micidiale contropiede dell’Uruguay: su un lancio da sinistra, Da Silva si invola verso la porta, entra in area e calcia sul primo palo, Islas respinge, poi ancora Da Silva rimette in mezzo, ma non trova nessuno pronto per la deviazione vincente.
31′ splendido lancio di Tapia, Maradona è solo in area, ma controlla male e l’azione sfuma. Insiste l’Argentina adesso: la squadra di casa sta producendo il massimo sforzo.
42′ punizione per l’Argentina dal fronte destro dell’attacco: Alfaro scodella in mezzo, colpo di testa in area piccola di Funes, Pereira con uno strepitoso colpo di reni devia in corner. E’ forse la più ghiotta opportunità per l’Argentina in tutto l’incontro.

Maradona in azione: la stella dell’Argentina è rimasta un po’ intrappolata come tutti i suoi compagni nella ragnatela difensiva della Celeste



LE PAGELLE ARGENTINA

IL MIGLIORE BATISTA 7: riscatta ampiamente la partita negativa giocata con il Perù e disputa un match straordinario per intensità, cuore e grinta. E’ su tutti i palloni, ne recupera e ne smista una tonnellata lottando come un leone fino al 90′.
Islas 7: se l’Argentina subisce una sola rete è merito suo, perché nella ripresa ferma con due interventi spettacolosi due temibilissime conclusioni degli avversari in contropiede.
Caniggia 6,5: viaggia a ondate, ma è quello che fa più male alla difesa uruguagia. Certe sue accelerazioni palla al piede possono essere fermate solo con il fallo.
Ruggeri 6: non chiude in modo adeguato, in coppia con Brown, su Perdomo in occasione del gol. Per il resto gioca a buoni livelli. Temibile di testa sui calci piazzati.
Maradona 6: alcune giocate sono perle di pura arte, però non riesce a caricarsi la squadra sulle spalle e resta un po’ isolato nell’arrembaggio finale. La difesa dell’Uruguay lo limita con le buone e con le cattive.
Percudiani 5: disputa un primo tempo assolutamente incolore, lontano dalla buona prestazione offerta contro il Perù nel girone e viene giustamente sostituito nell’intervallo. Il problema è che anche chi entra al posto suo, ovvero Fuentes (voto 5) non incide, divorandosi a una manciata di minuti dal termine la più ghiotta opportunità dell’Albiceleste.

LE PAGELLE URUGUAY
IL MIGLIORE PEREIRA 7,5: le parate sulla punizione di Maradona a metà secondo tempo e su Fuentes a tre minuti dal 90′ valgono più di un gol. Nel momento decisivo abbassa la saracinesca impedendo all’Argentina di trovare un pareggio che – per la mole di gioco e l’impegno – avrebbe meritato.
Alzamendi 7: è l’altro grande protagonista del successo. Quel che Pereira conserva lui lo aveva costruito con un diagonale mortifero e imparabile alla fine del primo tempo. Vicino al 2-0 a inizio ripresa, ma viene fermato da Islas.
Francescoli 7: stravince la sfida diretta con Maradona. Gioca una partita di grandissimo sacrificio e non vede moltissimi palloni in attacco, ma quando ha la palla tra i piedi canta. Avvia l’azione che porta alla rete della vittoria.
Gutierrez-Trasante 7: il duo difensivo centrale della Celeste mette in campo uno spirito battagliero unico, simbolo della “garra charrua” di antichi maestri come Nasazzi e Varela. Gutierrez e Trasante aggrediscono sistematicamente gli attaccanti rivali e chiunque si avvicini all’area opponendosi loro in tutti i modi.

Highlights del match

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