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1980 Girone B: Italia-Spagna 0-0

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Esordio poco brillante degli azzurri di Bearzot all’Europeo casalingo. Dopo un avvio convincente l’Italia perde gradatamente colpi contro una Spagna che mostra ottime doti di palleggio a centrocampo e impensierisce più volte Zoff: solo l’arbitro, che annulla agli iberici un gol dubbio, e la traversa impediscono alle Furie Rosse di Ladislao Kubala di iniziare il cammino europeo con due punti. La squadra di casa è invece chiamata a un riscatto nel secondo match con l’Inghilterra.

Italia: Zoff – Scirea – Gentile, Collovati, Cabrini (st 11′ Benetti) – Tardelli, Antognoni, Oriali – Causio, Graziani, Bettega.
Spagna: Arconada – Tendillo, Migueli, Alexanco, Gordillo – Dani (st 8′ Juanito), Asensi, Zamora – Saura, Satrustegi, Quini.

Primo tempo
3′ Causio per Gentile, cross in area per Bettega, che si gira e calcia: alto. Buona manovra dell’Italia.
8′ Tardelli per Antognoni, tiro da lontano, alto non di molto. Positivo inizio degli azzurri.
12′ Asensi lancia in area Alexanco, tocco smarcante per Satrustegi che segna. L’arbitro però annulla per fuorigioco: le immagini non chiariscono, sembra una decisione molto dubbia.
13′ corner di Antognoni, colpo di testa all’indietro di Tardelli, palla a lato di pochissimo. Avvio vibrante di partita.
14′ Bettega smarca di testa sulla trequarti Oriali, diagonale da fuori, a lato di un soffio.
20′ punizione per l’Italia: Causio tocca centralmente ad Antognoni, tiro forte, Arconada blocca in due tempi.
26′ altra occasione per l’Italia: Antognoni dalla trequarti pesca in area l’inserimento di Gentile, colpo di testa di prima intenzione, Arconada si rifugia in angolo con un grande intervento.
34′ tentativo di Oriali da fuori, Arconada neutralizza.
41′ punizione da destra di Dani, colpo di testa di Quini, palla alta non di molto. Torna a farsi viva la Spagna nel finale di tempo.
44′ Bettega recupera palla sulla trequarti e serve Graziani, che salta Arconada, ma non riesce a calciare in porta per l’ottima opposizione di Gordillo. Gli azzurri invocano un rigore per una presunta trattenuta di Gordillo che però non c’è. L’arbitro fa bene a lasciar correre.

Dani e Antonio Cabrini

Secondo tempo
2′ Graziani per Bettega, da questi a Cabrini, tiro da sinistra, para Arconada.
7′ Alexanco recupera palla e lancia sulla destra Dani, che con uno splendido filtrante imbecca in area ancora Alexanco, uscita tempestiva di Zoff che in scivolata evita il peggio sparando in fallo laterale.
8′ tentativo da fuori di Zamora, a lato non di molto. Spagnoli più brillanti adesso.
13′ ancora Spagna pericolosissima: conclusione di Zamora al volo dopo un calcio di punizione, Zoff neutralizza.
17′ cross di Benetti da destra, Bettega controlla al limite e calcia d’esterno, palla a lato di un metro.
20′ Causio per Bettega, assist a Tardelli che salta un uomo e calcia di sinistro a incrociare, palla alta. L’Italia sembra aver ripreso metri e fiducia dopo una fase favorevole alla Spagna.
26′ Zamora atterrato al limite da Collovati dopo una devastante progressione palla al piede: punizione teleguidata di Juanito, che sorprende Zoff e colpisce la traversa rimbalzando sulla linea prima che il portiere azzurro riesca a bloccare il pallone. Spagna molto sfortunata.
33′ lungo lancio di Gordillo in area per Satrustegi, che si gira benissimo in area e calcia a colpo sicuro, Gentile riesce a toccare provvidenzialmente in angolo. Dalla bandierina palla al limite a Miguel, tiro di prima intenzione, Zoff c’è. Meglio la Spagna in questo secondo tempo.

LE PAGELLE ITALIA
IL MIGLIORE SCIREA 6,5: non perde mai la calma, salvando due situazioni intricatissime con determinanti interventi in scivolata. Ultimo baluardo, conferma di possedere un senso della posizione clamoroso.
Gentile 6,5: se Scirea rappresenta la calma olimpica, lui è l’irruenza agonistica: i due si completano a meraviglia e formano un tandem difensivo di sicura efficacia. Continuo e solido per tutto il match, sfiora un gol di testa nel primo tempo e ne evita uno nella ripresa su conclusione ravvicinata di Satrustegi.
Antognoni 6,5: per un’ora regala perle di qualità in mezzo al campo, dirigendo con maestria il gioco azzurro. Quando cala di intensità, la Spagna prende in mano le operazioni e fa soffrire non poco gli azzurri.
Bettega-Graziani-Causio 5,5: prova al di sotto della sufficienza per il tridente offensivo. I primi due giocano con impegno e generosità, ma sempre lontano dalla porta e negli ultimi 16 metri non riescono mai a incidere; Causio si spegne progressivamente dopo un inizio promettente.
Cabrini 5: il peggiore degli azzurri, non riesce mai a cambiare passo a sinistra e rimane sempre fuori dal gioco. Bearzot lo sostituisce non casualmente.

LE PAGELLE SPAGNA
IL MIGLIORE ZAMORA 7: omonimo del grandissimo portiere degli anni ’20 e ’30, questo centrocampista tutto pepe e dinamismo gioca un’egregia partita. Preciso nei tocchi, devastante palla al piede, solo un fallo di Collovati al limite gli impedisce di concludere solo davanti a Zoff dopo un coast-to-coast leggendario.
Asensi 7: metronomo del gioco, tocca un mare di palloni e cresce con il passare dei minuti mostrando una forma fisica smagliante oltre a una visione di gioco sopraffina.
Alexanco 6,5: come Scirea per l’Italia disputa un match di grande intelligenza, senza strafare e proponendosi con efficacia anche in attacco. Suo l’assist ad esempio per il gol annullato a Satrustegi in avvio.
Saura 5,5: è il meno incisivo degli spagnoli, forse il solo a entrare in modo troppo timido nelle trame del gioco restando un po’ isolato sulla fascia.

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