2000-2001: Real Madrid-Barcellona 2-2

Condividi articolo:

Madrid, Stadio Santiago Bernabéu, 3 marzo 2001

La prima versione dei Galacticos, che iniziano la stagione con tutta l’intenzione di confermarsi in Europa e di riprendersi la Spagna, non riesce a superare un Barcellona che sembra invece aver imboccato il viale del tramonto e che affianca alle sue stelle diversi carneadi.

Se sulle Ramblas i catalani hanno ottenuto un successo forse un po’ largo nel punteggio ma tutto sommato meritato, nella capitale si assiste a una partita più bella ed equilibrata, che si conclude con un pareggio che ne rispecchia l’andamento, benché sul finale venga anullata, senza alcuna ragione plausibile, la rete che avrebbe regalato la vittoria agli ospiti.

Tra i padroni di casa spiccano un Figo ferito nell’orgoglio dai fischi sonori ricevuti al Camp Nou e un Raúl che, quando vede i colori blaugrana, innesta spesso la quinta. Tra li ospiti, volteggia ad altezze siderali l’Extraterrestre Rivaldo.

Le pagelle – Real Madrid

IL MIGLIORE: Luís Figo 7
Il portoghese ha gli occhi illuminati da una determinazione quasi soprannaturale e nel primo tempo incanta il Bernabéu con il meglio del suo immenso repertorio: controlli al bacio, dribbling che sono anche una dimostrazione di pura forza (le sue sterzate improvvise lo rendono incontenibile) e una qualità nel passaggio che è appannaggio solo dei migliori giocatori del mondo. Cala nella ripresa e per questo non prende un voto più alto, ma per lui il primo Clasico al Bernabéu da madridista resta un Clasico da applausi.

Raúl González Blanco 7: meno brillante e vivo, nel cuore del gioco, rispetto al compagno portoghese, ha il merito di segnare due reti pesantissime, da vero opportunista, ed è in ogni caso il leader della squadra. Nel 2001, secondo molti addetti ai lavori, il pallone d’oro doveva nelle sue mani, e questa partita conferma che la tesi non era peregrina.

Roberto Carlos 7: l’assist per il primo gol di Raúl González Blanco è un po’ rocambolesco, perché Robertino sembra voler calciare in porta e per errore “ciabatta” il pallone, ma l’assist è solo una delle numerose giocate di pregio del laterale verdeoro, che come di consueto sembra avere la marmitta truccata e dimostra, peraltro, di sapersi destreggiare adeguatamente anche in marcatura.

Iker Casillas 7: il bambino è un prodigio e il colpo di reni con cui evita un gol degli ospiti, su colpo di testa, è un autentico capolavoro. Nel suo carniere, troviamo un’altra parata di alto livello e un paio di ulteriori interventi tutt’altro che banali. Iker si sta prendendo Madrid con la sua autorevolezza gentile.

Steve McManaman 6,5: a Liverpool l’esterno inglese faceva quasi categoria a sé sul piano della cifra tecnica, a Madrid questo non può succedere, ma ciò non toglie che Shaggy si dimostri all’altezza dei suoi autorevoli compagni di squadra. Schierato quasi da mezzala, Steve ha perso forse lo smalto in velocità degli anni d’oro ma resta un giocatore tecnicamente eccellente e dotato della visione di gioco dei campioni, e propizia il secondo gol dei suoi.

Le pagelle – Barcellona

IL MIGLIORE: Rivaldo 7
Nei novanta minuti abbiamo visto versioni dell’Extraterrestre più brillanti di quella del marzo 2001, ma anche nel Clasico de quo Rivaldo, pur avendo già perso una piccola dose della mobilità di un paio di anni prima, si conferma un giocatore decisivo e un cecchino, anche dalla lunga distanza, grazie al suo soprannaturale sinistro. Due gol, un paio di aperture da vero e proprio mattatore e un terzo gol annullato senza alcun valido motivo.

Josep Guardiola 6,5: l’ultimo Clasico della sua carriera vede Pep dettare i tempi della manovra, aprire il gioco con due o tre sventagliate da campione e immolarsi anche in fase difensiva.

Marc Overmars 6: quando cambia passo palla al piede è un giocatore quasi incontenibile, ma nell’occasione non riesce mai a rendersi davvero pericoloso nell’area avversaria, e risulta quindi difficile assegnargli più di una sufficienza.

Philippe Cocu 6: metronomo dall’andatura solenne e dal fisico imponente, ha la qualità della mezzala olandese e spreca pochissimi palloni, pur non risultando mai illuminante.

Pepe Reina 5,5: il giovanissimo portiere originario di Madrid, al debutto nel Clasico, pare sempre un po’ insicuro nelle uscite (il suo tallone d’Achille) e anche sul secondo gol dei padroni di casa è tutt’altro che impeccabile.

Seguici

Altre storie di Goals

2000-2001: Barcellona-Real Madrid 2-0

Immagine di copertina: Xavi Hernandez Barcellona, Camp Nou, 21 ottobre 2000 Il 21 ottobre del 2000 si disputa al Camp Nou la partita più attesa