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Champions League, andata quarti: Bayern Monaco-Inter 1-2

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Immagine di copertina: l’esultanza dei giocatori interisti, autori di una grande partita

Importante vittoria dell’Inter in casa del Bayern che potrebbe mettere in discesa il percorso dei nerazzurri verso la semifinale. Non è stata quella dell’Allianz Arena bavarese un gara spettacolare avendo rispecchiato perfettamente il momento critico delle due contendenti.

I padroni di casa lamentando infatti numerose defezioni in ogni reparto e confermando i milanesi una tenuta fisica precaria, data l’enorme mole di partite tutte importanti, già giocate in stagione. E anche l’andamento stesso della sfida ha rispecchiato in modo perfetto e fin troppo prevedibile questa situazione. Ha cominciato subito forte il Bayern con il volitivo Olise ad impegnare Sommer a terra e soprattutto con Kane lesto a sfruttare una dormita di Pavard, ma impreciso nel facile tiro che invece usciva scheggiando il palo.

Passato il quarto d’ora di studio e di paura reciproca e quello di accademica buriana tedesca, l’Inter, orchestrata da un magistrale Barella cominciava a prendere fiducia, riuscendo addirittura a chiudere alla grande la frazione iniziale. Prima era proprio un lancio geniale del sardo a mettere Lautaro solo davanti al portiere senza che però quest’ultimo riuscisse a tirare, poi era una grande azione manovrata con tocchi di prima a lanciare in corsia Carlos Augusto il cui cross era aggiustato in modo eccellente da Thuram per lo stesso Toro che scagliava di prepotenza e precisione in porta.

Guadagnati gli spogliatoi sull’1-0, i ragazzi di Inzaghi continuavano nella ripresa a spingere sull’acceleratore sfiorando un paio di volte un raddoppio che sembrava fatto. Ma, come succede ultimamente, intorno all’ora di gioco le energie di Chalanoglu e compagni calavano vistosamente e tutta la squadra inevitabilmente abbassava il baricentro. Kimmich e compagni potevano quindi imbastire finalmente il loro tradizionale power play fatto di fitti passaggi e repentini cambi di fronte, senza che i nerazzurri riuscissero a tenere il possesso per più di qualche secondo.

A dire il vero non è che il Bayern riuscisse a rendersi molto pericoloso, a parte un tiro di Guerreiro appena sopra la traversa e un altro di Kane ben contenuto da Sommer, ma la sofferenze e la stanchezza degli interisti erano sempre più evidenti. L’ammonizione di Mkhitaryan e la sua sostituzione con Frattesi indebolivano ulteriormente il filtro meneghino e l’eterno Thomas Muller, appena entrato, trovava l’inevitabile pareggio.

Sembrava per l’Inter la fotocopia del pareggio di Napoli in campionato ma, tutto sommato, la circostanza poteva anche essere accettabile. Invece, l’ennesima invenzione di Barella e un’altra sgroppata vincente di Carlos Augusto regalavano a Frattesi, come al solito impareggiabile negli inserimenti, l’assist per il gol della vittoria e ai tifosi interisti la gioia di una vittoria storica e beneaugurante.

Il Bayern, dal canto suo, cade così in casa in Champions dopo ben quattro anni, ma ha già nel mirino la gara di San Siro del 16 aprile per vendere cara la pelle, magari recuperando qualche pedina fondamentale.

L’esultanza di Lautaro Martinez dopo il gol

Il tabellino

BAYERN MONACO-INTER 1-2
Marcatori:
pt 38′ Lautaro (I); st 40′ Muller (B), 43′ Frattesi (I).
BAYERN MONACO (4-2-3-1): Urbig; Laimer, Dier, Kim (st 30′ Boey), Stanisic; Goretzka, Kimmich; Olise, Guerreiro (st 30′ Gnabry), Sané (st 29′ Muller); Kane. All. Kompany.
INTER (3-5-2): Sommer, Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian (st 34′ Bisseck), Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan (st 29′ Frattesi), Carlos Augusto; Lautaro (st 45′ Zalewski), Thuram. All. Inzaghi.

Le pagelle

BAYERN MONACO

Il migliore GORETZKA 6,5
È il solito lottatore a tutto campo e, specialmente quando il pallone rimane per interi minuti incollato ai piedi bavaresi, sembra un direttore onnipresente quanto implacabile. La palla gira e va dove vuole lui.

Kimmich 6 Pur ottenendo la sufficienza piena, perde il duello di intelligenza con Barella. Questo fatto la dice lunga sullo spessore della gara della mezzala sarda.

Olise 5,5 All’inizio, lo guardi e dici: questo farà sfracelli; dopo un po’, pensi: adesso si scatena e farà polpette degli avversari; a un certo punto lo cerchi, ma non lo trovi. Alla fine ti domandi: ma quando lo hanno sostituito?

Kim 5 Sembra un implacabile gigante, ma quando Lautaro, che pure non sta benissimo, gli prende le misure, deve abbassare la testa.

Kane 5 Sulla generosità non si discute, sulla capacità di manovra nemmeno, ma è sulla reattività in area che ha “ciccato”. Alla grande.

INTER

Il migliore BARELLA 8
A mio parere, è stato autore di una gara memorabile, impreziosita da alcune giocate sensazionali sia in fase di ripartenza sia in fase di gestione del possesso. La sventagliata improvvisa per Lautaro, quando i più pensavano a un retropassaggio, magari a Sommer, è una chicca degna di Modric.

Carlos Augusto 7,5 Dopo venti minuti in cui faceva fatica perfino a deglutire di fronte a Olise, ha sfoderato una prestazione d’autore. L’avversario, come detto, si è accucciato sotto la sua frusta e lui ha preparato da grande chef le portate per i due gol della vittoria.

Lautaro 7 Finché la squadra fa gioco e gli arrivano palloni, lui giostra alla grande; quando la penuria diventa siccità d’attacco, lui si rende utile ringhiando caviglie e sporcando linee di passaggio.

Frattesi 6,5 Sono mesi che ripeto che il romano è un trequartista puro camuffato da mezzala e che la mezzala di contenimento non la sa fare. Quando entra lui, il centrocampo cede, ma quando c’è da aggredire, la sua capacità di materializzarsi in area davanti al portiere avversario è impressionante. Questa partita di Monaco di Baviera è stata il suo compendio. Entra sull’1-0 per contenere e non tocca mai palla, girando a vuoto, segna il gol del pareggio uno di quelli che deve tenere d’occhio. La sua prestazione, come sempre, è da 4. Poi, Barella controlla al volo e lancia in fascia Carlos Augusto…

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