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1992-1993: Real Madrid-Barcellona 2-1

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Madrid, Stadio Santiago Bernabéu, 30 gennaio 1993

Al termine di una partita meravigliosa, il Real supera il Barça con merito. Entrambe le squadre esprimono un grande calcio, ma se ce n’è una che costruisce di più e meglio, questa è il Real, il cui successo è quindi legittimo. Tutti i gol arrivano nel primo tempo: Zamorano sblocca la partita con un destro capolavoro, Amor la pareggia, imbucato dalla solita genialata di un Laudrup ispirato come non mai, e Michel riporta in vantaggio i suoi su calcio di rigore. La ripresa è una lunga sequenza di colpi di scena, giocate tecnicamente sopraffine e gol sfiorati, ma il risultato rimane fermo sul 2-1.

Le pagelle – Real Madrid

IL MIGLIORE: Michel 7,5
Michel in versione vintage: il campione madridista rispolvera le proprie armi migliori, si invola ripetutamente palla al piede e in progressione non ricordo molti centrocampisti più efficaci, si guadagna e trasforma il rigore decisivo, costringe Zubizarreta a un miracolo e regala a Zamorano due cioccolatini che il cileno forse non valorizza al meglio. Prestazione da incorniciare, da centrocampista universale.

Prosinečki 7-: anche il genio croato sembra aver recuperato la miglior condizione, specie nel corso del secondo tempo, quando alla consueta abilità nella conduzione di palla e nel dribbling aggiunge un paio di verticalizzazione da Robert e una genialata. Gli manca forse la stoccata finale, e in ogni caso un paio di errori di misura gli tolgono il 7 pieno.

Zamorano 6.5: il gol è un gioiello della balistica che ricorda le giocate che faranno grande il Pistolero Suarez; nel complesso, Ivan corre come un mediano e attacca ripetutamente la porta; la sua imprecisione nell’area piccola gli toglie mezzo voto.

Hierro 6,5: un brutto fallo su Laudrup gli vale il giallo, ma non gli toglie l’efficacia difensiva né la capacità di avanzare regolarmente oltre la linea di metacampo.

Butragueño 6: la classe è intatta, la capacità di fare male nell’uno contro uno mostra invece i primi segni di appannamento, e in area lo si vede raramente.

Le pagelle – Barcellona

IL MIGLIORE: Michael Laudrup 8
Ennesima masterclass del fuoriclasse danese, che con il pallone tra i piedi è letteralmente immarcabile, inventa tre verticalizzazioni che sono puro intuito (Michael vede cose che i comuni mortali non vedono, come noto), e pennella un assist morbidissimo per Amor, che si trova da solo davanti al portiere e pareggia il gol di Zamorano. Il luogo comune che domina nel nostro paese racconta Laudrup come un artista un po’ “molle”, ma chi ha seguito le sue prestazioni negli anni d’oro in Catalogna sa che non esiste nulla di più lontano dal vero.

Amor 6,5: centrocampista tecnicamente sopra la media, che sa farsi valere in fase di contenimento e ha il merito di segnare il gol dell’1-1.

Stoičkov 6,5: palla al piede è sempre in grado di far scorrere brividi lungo la schiena dei tifosi del Real. Si guadagna alcuni falli in zona pericolosa e scodella un paio di palloni pericolosi in area. Cerca il colpo di prestigio su imbeccata illuminante di Laudrup, ma il portiere intuisce le sue intenzioni e gli impedisce di trovare il gol del pareggio.

Koeman 6: quando ha il pallone tra i piedi canta, ma soffre in tre/quattro occasioni la mobilità e l’abilità nel gioco aereo di Zamorano, che lo supera in occasione del primo gol della partita.

Zubizarreta 6,5: dopo numerosi Clasicos deludenti, si riscatta con due interventi complicati, in particolare con una parata di alto profilo su un destro micidiale di Michel.

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