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1992-1993: Barcellona-Real Madrid 2-1

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Barcellona, Camp Nou, 5 settembre 1992

La Liga 1992/1993 inizia con il botto, perché, forse per la prima volta nella storia, il Clasico si disputa alla prima giornata. Sotto la particolare luce catalana di inizio settembre, in un’atmosfera ancora semi-vacanziera, si affrontano le due candidate al titolo: da un lato il Barça reduce dal double, guidato da diversi anni da Johan Cruijff, e dall’altra un Real Madrid in cerca di riscatto, sulla cui panchina siede Benito Floro.

I catalani sbloccano quasi subito il punteggio e sembrano controllare la partita con il loro fraseggio arioso e spettacolare, ma il Real ha sette vite e pareggia poco dopo il settantesimo, grazie a un’ingenuità di Eusebio, che regala ai Blancos un rigore. Il Barça rimane in dieci e sembra buttare al vento una partita già vinta, ma non rinuncia ad attaccare e trova il gol del successo a pochi istanti dal termine, gol che sarà peraltro determinante per la conquista della Liga, ottenuta per un solo punto sui madrileni.

Le pagelle – Barcellona

IL MIGLIORE: Michael Laudrup 7,5
Pronti via, e il genietto danese inventa due verticalizzazioni da stropicciarsi gli occhi e che sono solo il preludio all’ennesimo Clasico da campione. Immarcabile nell’uno contro uno, illuminante quando serve i compagni, pericoloso al tiro, Michael fa quasi categoria a sé, e non prende un voto più alto solo perché gli manca la stoccata decisiva.

Hristo Stoičkov 7: non è sempre nel vivo del gioco, al contrario del danese, ma si guadagna tre punizioni dal limite grazie allo spunto nell’uno contro uno e poi, soprattutto, serve a Bakero l’assist del primo gol e chiude poi la partita con il secondo gol.

Bakero 7: sblocca la partita con uno splendido gol in tuffo e nel primo tempo ricama a centrocampo manco fosse una premonizione di Xavi. Cala nella ripresa, ma ha il merito si servire Hristo per il gol del 2-1.

Koeman 6,5: meno avventuroso che in altre occasioni, è in ogni caso impeccabile nelle chiusure difensive, là dove fa leva su intuito e forza fisica più che sulla velocità, e incanta i suoi tifosi con un paio di sventagliate da campione.

Eusebio 5: rovina quella che era stata una discreta prestazione atterrando in modo ingenuo Luis Enrique in area di rigore e poi, forse nervoso anche per l’errore, facendosi espellere e rischiando di vanificare la gran partita dei suoi.

Le pagelle – Real Madrid

IL MIGLIORE: Fernando Hierro 6,5
Come Koeman, anche lui osa meno nella metacampo avversaria, ma è la colonna portante della fase difensiva e si presenta un paio di volte al tiro. Non ricordo un suo errore in apoggio.

Luis Enrique 6,5: subentrato nella ripresa all’infortunato Chendo, Lucho gioca da esterno sinistro e dimostra subito di avere la gamba e la qualità per fare male, concludendo in porta e guadagnandosi il rigore del pareggio.

Michel 6: decisamente più anonimo che in altre occasioni, ha il pregio di segnare il gol del pareggio.

Prosinečki 6: un paio di veroniche palla al piede da prestigiatore e un paio di aperture degne del miglior Robert lo salvano dall’insufficienza; nel complesso, il serbo-croato è molto meno incisivo e brillante del giocatore ammirato prima degli infortuni.

Emilio Butragueño 5,5: anche lui poco efficace nell’uno contro uno e mai davvero pericoloso, si salva (o quasi) perché il suo controllo di palla nello stretto rimane un gesto tecnico che andrebbe esposto al Prado.

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