Immagine di copertina: il “Dibu” Emiliano Martinez, miglior para-rigori del mondo
La conferma
Il Dibu Martinez si conferma il miglior para-rigori del mondo: su 24 rigori che gli hanno calciato contro in nazionale, gli avversari hanno segnato appena 12 volte, la metà. E nelle lotterie finali, è a 4 vittorie su 4, con 8 rigori neutralizzati su 18: un’enormità. La sua straordinaria capacità di respingere i tiri dal dischetto ha portato l’Argentina in semifinale, dopo che un combattivo Ecuador era riuscito a recuperare lo svantaggio di Lisandro Martinez e portare la contesa ai rigori. Un’Argentina davvero irriconoscibile, forse con la pancia piena dopo aver vinto tutto, forse a fine ciclo, e che è stata tenuta in piedi dalla verve del suo numero uno.
A livello di squadra premiamo l’Uruguay, che seppur in 10 contro 11 nell’ultimo quarto d’ora ha giocato meglio del Brasile e ha meritato la qualificazione in semifinale. La Celeste appare compatta e quadrata, rinvigorita dalla cura del Loco Bielsa, e sogna di riportare una Coppa América a Montevideo che manca da 13 anni.
La delusione
La squadra delusione è il Brasile. Uscito ai rigori contro l’Uruguay, forse penalizzato dall’assenza della sua stella Vinicius Junior, incapace di trovare un’identità chiara da diverso tempo, tra una federazione in balia di se stessa e un allenatore che non sembra avere in mano le redini della squadra. Il Brasile gioca slegato, un insieme di singoli senza capo né coda, con un centrocampo muscolare e che dal punto di vista tecnico e delle idee è distante anni luce dalla miglior tradizione verdeoro. Invertire la rotta, a soli due anni dal Mondiale, non sarà affatto semplice.
Tra i singoli, due note negative. La prima è sempre in Brasile, ed è Rodrygo del Real Madrid che ha chiuso questa Coppa América con zero gol e una penuria prestazionale clamorosa: sembra realmente un altro giocatore rispetto a quello che si vede nel club, e sicuramente su questa differenza di rendimento incidono moltissimo il diverso contesto di squadra e il diverso ambiente.
L’altra nota negativa è Leo Messi. Probabilmente non al meglio, anche se capace comunque di entrare in tutti e 4 i gol dell’Argentina quando lui era in campo (ha avviato l’azione dell’1-0 di Álvarez contro il Canada, ha servito il 2-0 a Lautaro sempre con il Canada, ha battuto entrambi i corner da cui sono scaturiti i gol di Lautaro contro il Cile e di Lisandro Martinez contro l’Ecuador), Leo però proprio contro l’Ecuador ha giocato la sua peggior partita in nazionale da tempo immemore, forse da Argentina-Colombia 0-2 della Coppa América 2019. Per provare a cambiare marcia nel momento decisivo, l’Argentina avrà assolutamente bisogno della sua classe, perché se Leo gioca male tutta l’Argentina gioca male, diventa una squadra normale, e questo conferma l’importanza e l’impatto di Messi nei successi dell’Argentina, conferma quanto lui non abbia fatto solo la differenza nelle vittorie di Coppa América 2021 e Mondiale 2022, ma sia stato la differenza.
La sorpresa
Il Canada non partiva favorito nello scontro con il Venezuela. Che la nazionale nordamericana fosse in crescita (come testimoniato anche da una qualificazione alla fase finale del Mondiale qatariota che mancava da 36 anni) si sapeva, che potesse arrivare tra le prime quattro del continente americano era più complicato da prevedere. La nazionale di Jesse Marsch ha giocato però meglio, nei quarti, di un Venezuela che aveva ben impressionato nella fase a gironi, ha saputo resistere al ritorno della squadra sudamericana e l’ha regolata ai rigori. E in semifinale contro l’Argentina potrà giocare con la mente sgombra, tanto entusiasmo e un’aggressività e un’intensità che potrebbero mettere in difficoltà la banda di Scaloni, apparsa al contrario un po’ scialba e monocorde fino a questo momento.
Il protagonista
Al momento non vi sono molti dubbi su chi sia il miglior giocatore di questa Coppa América. È colombiano e veste la maglia numero 10: è James Rodriguez, l’ex Real Madrid e Bayern Monaco che quando indossa la camiseta dei Cafeteros si trasforma. Tra gol (uno) e assist (due) ha dato spettacolo contro Panama, portandosi a casa il terzo titolo di MVP della partita su quattro. James guida una squadra imbattuta da 27 partite e che forse al momento è la vera favorita per il successo finale.
La top 11
Semifinali
- Argentina vs Canada 10 luglio alle 2.00
- Colombia vs Uruguay 11 luglio alle 2.00