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Champions League, ritorno quarti: Manchester City-Real Madrid 4-5 dcr (1-1)

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Immagine di copertina: esultanza merengue per la qualificazione in semifinale

Sarà Real Madrid-Bayern Monaco la seconda semifinale di Champions League. Un grande “classico” del calcio europeo, una semifinale già vista sette volte: nel 1976, 1987, 2001 e 2012 vinse il Bayern; nel 2000, 2014 e 2018 vinse il Real. Sarà una sfida elettrizzante ed equilibratissima anche questa volta, tra il calcio metodico, ragionato e collettivo dei panzer e il ritmo più cadenzato e legato ai lampi di straordinari singoli dei merengues. Nella finale anticipata dell’Etihad tra Manchester City e Real Madrid, dopo il pirotecnico 3-3 dell’andata, a spuntarla ai rigori è infatti la formazione di Carlo Ancelotti al termine di una gara inchiodata sull’1-1 al 120°.

La partita

Nel primo tempo è una sfida equilibrata, con il Manchester City che prende subito – come d’uopo – il predominio del gioco e degli spazi, ma il Real è pronto a fare male in contropiede sfruttando la velocità degli imprendibili Vinicius e Rodrygo. Proprio da uno scambio dei due, ispirati da un super controllo al volo con conseguente assist di Bellingham, nasce al 12° il gol del vantaggio madridista. Il City tenta la reazione, Haaland (in uno dei rari lampi di una partita ancora una volta amorfa quando conta) colpisce la traversa e sfiora un altro gol di testa, ma il Real fa male in ripartenza, volando sulle ali di un Vinicius che pare la versione brasiliana del Messi mundial.
Chi si aspetta una ripresa con copione simile sbaglia però, perché il Madrid, forse inspiegabilmente o forse no (perché rincorrere l’avversario senza tenere quasi mai la palla è molto più sfiancante) crolla dal punto di vista atletico, contro un City che continua a sciorinare il suo calcio di posizione e possesso, e che cinge sempre più la porta di un ottimo – a differenza dell’andata – Lunin. Il paradosso è che il pari di De Bruyne al 32° nasce da un errore della difesa spagnola, con Rudiger incapace di spazzare una palla proveniente dal diavolo Doku dal fronte mancino.
Il City a questo punto ha l’inerzia dalla sua, De Bruyne manca due volte il colpo del ko, ma il Real riesce, seppur esausto, a portarla ai supplementari. La squadra di Pep ha speso moltissimo ed è meno lucida, mentre quella di Ancelotti riesce a ripartire di più, questo nonostante l’uscita di Vinicius e Rodrygo per evidenti defaillance fisiche e un Modric che non riesce a cambiare marcia come una settimana prima.
Si arriva così ai rigori: il City va sull’1-0, approfittando di un errore – non da lui – di Modric dal dischetto, ma poi Bernardo Silva calcia in bocca a Lunin e Kovacic conferma anche dal dischetto i suoi limiti. Il Real piazza la freccia del sorpasso, come da tradizione sente l’odore del sangue e va dritto in meta: Nacho e Rudiger calciano due rigori che sembrano van Basten, spegnendo il sogno del Double di Pep e spalancando a Carletto le porte di una semifinale epica contro il Bayern.

Tutta la delusione di Pep Guardiola

Il tabellino

Manchester City-Real Madrid 4-5 dcr (1-1)
Marcatori:
pt 12′ Rodrygo (R), 32′ De Bruyne (M).
Manchester City (4-2-3-1): Ederson 6,5; Walker 6, Akanji 6 (sts 7′ sts Stones sv), Dias 6,5, Gvardiol 6,5; Rodri 6, De Bruyne 7,5 (sts 7′ sts Kovacic 5); Bernardo Silva 4,5, Foden 5,5, Grealish 7 (27′ st Doku 7); Haaland 4,5 (pts 1′ pts Alvarez 6). All. Guardiola 6.
Real Madrid (4-3-1-2): Lunin 7,5; Carvajal 6 (sts 5′ Militao sv), Rudiger 6,5, Nacho 7, Mendy 6; Valverde 5,5, Camavinga 5,5, Kroos 6 (st 34′ Modric 5); Bellingham 6; Rodrygo 6,5 (st 39′ st Diaz 6), Vinicius 6,5 (pts 12′ Vazquez 6,5). All. Ancelotti 6.

Le pagelle

MANCHESTER CITY

Il migliore DE BRUYNE 7,5
Sì, d’accordo: avrà sbagliato il gol del possibile 2-1 nel finale dopo aver segnato la rete del pari, ma che partita ha fatto? Uomo ovunque: recuperi, impostazione, regia, conclusioni. Mostra al 2003 Bellingham cosa vuol dire, nel calcio di oggi, essere un calciatore totale. L’ultimo ad arrendersi (non è un caso che fuori lui, dentro Kovacic la squadra perda fiducia e confidenza) nonché il vero fuoriclasse del City, senza dubbio, in attesa che Haaland si svegli dal sonno in cui è piombato.

Grealish-Doku 7
Stessa fascia, stesso grado di pericolosità. Incisivi, ficcanti, dribbling e tiri: il Real soffre soprattutto dalla loro parte. Pep qui azzecca il cambio perché nel momento in cui l’inglese esce esausto, il giovane belga conferma di avere talento e faccia tosta: non è un caso che il gol del City nasca da quella parte.

Ederson 6,5
Bravo a respingere il primo tiro di Rodrygo, poi non può nulla sulla ribattuta. Conferma di essere un portiere affidabile più di Ortega e dal dischetto è implacabile.

Foden 5,5
Rigore calciato bene, per il resto non incide. All’andata si era illuminato con uno stupendo secondo tempo, stavolta non cambia marcia, forse fiaccato dall’impossibilità di trovare spazi nella difesa chiusa a doppia mandata del Madrid.

Bernardo Silva 4,5
Uno dei grandi assenti della serata. Raramente nel vivo del gioco, si vede con il contagocce ed è una rarità visto che nei match di cartello lui risponde sempre presente. Un rigore calciato così poi, con il City avanti nel punteggio, è da cartellino rosso.

Haaland 4,5
Oramai è più di un indizio: nelle partite importanti non c’è quasi mai. Aveva steccato semifinali e finali la scorsa stagione dopo un’annata super, e poteva pure essere un caso. Ma oggi non lo è più. Si deve svegliare, se vuole consacrarsi come un campionissimo e non solo come un grande finalizzatore. Oggi come oggi chi preferisce lui a Harry Kane deve andare da un oculista.

REAL MADRID

Il migliore LUNIN 7,5
Giustamente criticato all’andata, si riscatta con gli interessi nel ritorno: para di tutto, da vicino e dalla media distanza, sempre con grande sicurezza. Non può niente sulla sassata ravvicinata di De Bruyne per il pari. Ai rigori ne blocca due, anche se quello di Bernardo Silva è un regalo del centrocampista portoghese.

Nacho 7
Rispolverato stante l’assenza di Tchouameni, fascia di capitano al braccio, evita un gol quasi sulla linea, respinge molte insidie, lotta come un leone. E dal rigore trasforma con impeccabile sicurezza.

Rudiger 6,5
Suo il rigore decisivo dopo una partita gagliarda. Mezzo voto in meno perché il gol del City lo vede in affanno sul cross di Doku: il suo impacciato tentativo di respinta trova il falco De Bruyne pronto a colpire.

Vinicius 6,5
Primo tempo di livello siderale, serve l’assist a Rodrygo e illumina il campo con giocate di una raffinatezza stilistica e un’intelligenza tipiche del grandissimo. Poi però, complice anche l’atteggiamento eccessivamente rinunciatario del Real, sparisce dai radar. Esce stremato.

Bellingham 6
Sicuramente meglio dell’andata, splendido lo stop che avvia l’azione del gol, ma ancora sembra mancargli qualcosa per incidere in match di questa portata. Non è al meglio della forma da un punto di vista fisico e si vede.

Modric 5
Ingresso che stavolta non dà frutti, non riesce a cambiare volto al gioco madridista e calcia malino il rigore.

L’altra sfida

Come City-Real, anche Bayern Monaco-Arsenal è meno spettacolare dell’andata. Anzi: è una gara chiusa, contratta, tra due formazioni di valore ma che hanno paura a sbilanciarsi. I tedeschi comunque fanno di più e costruiscono le occasioni migliori, capitalizzando al 18° della ripresa con il jolly Kimmich.

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