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Champions League, bilancio della prima fase: tre corazzate; l’Italia c’è; flop United

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Immagine di copertina: Jude Bellingham, uomo in più finora del Real Madrid

Al termine della prima fase di Champions League, tracciamo il solito bilancio in attesa che in primavera la competizione entri nel vivo con la fase a eliminazione diretta.
Ecco le classifiche complete.

GIRONE A Bayern Monaco 18, Copenaghen 8, Galatasaray 5, Manchester United 4.
Bayern Monaco e Copenaghen agli ottavi; Galatasary in Europa League.

GIRONE B Arsenal 13, Psv Eindhoven 9, Lens 8, Siviglia 2.
Arsenal e Psv agli ottavi; Lens in Europa League.

GIRONE C Real Madrid 18, Napoli 10, Braga 4, Union Berlino 2.
Real Madrid e Napoli agli ottavi; Braga in Europa League.

GIRONE D Real Sociedad, Inter 12, Benfica, Salisburgo 4.
Real Sociedad e Inter agli ottavi; Benfica in Europa League.

GIRONE E Atletico Madrid 14, Lazio 10, Feyenoord 6, Celtic Glasgow 4.
Atletico Madrid e Lazio agli ottavi; Feyenoord in Europa League.

GIRONE F Borussia Dortmund 11, PSG, Milan 8, Newcastle 5.
Borussia Dortmund e PSG agli ottavi; Milan in Europa League.

GIRONE G Manchester City 18, Lipsia 12, Young Boys 4, Stella Rossa 1.
Manchester City e Lipsia agli ottavi; Young Boys in Europa League.

GIRONE H Barcellona, Porto 12, Shakthar Donetsk 9, Anversa 3.
Barcellona e Porto agli ottavi; Shakthar Donetsk in Europa League.

La conferma

Ci sono tre conferme. Perché ci sono tre favorite, tre squadre che sembrano staccarsi di un piano su tutte. E sono quelle ad aver fatto di più il vuoto in questa prima fase: i campioni in carica del Manchester City, il Real Madrid e il Bayern Monaco. Punteggio pieno per le prime due; quasi per i tedeschi, che hanno concluso la prima fase con 5 vittorie e uno 0-0 contro il Copenaghen a giochi fatti. Tre corazzate che hanno stili di gioco diversi, ma sono accomunate da una profondità di rose e risorse importanti, da una struttura collaudata, da singoli sopra la media con tre eccellenze per ognuna: il cyborg Håland per il City, il factotum Bellingham per il Real e l’inappuntabile Kane per il Bayern.

Esultanza dei giocatori del Manchester City: gli inglesi restano forse la squadra da battere

La sorpresa

Alzi la mano chi avrebbe scommesso sul Copenaghen qualificato agli ottavi di Champions League. Un punto nelle prime tre partite, poi la clamorosa vittoria contro il Manchester United in rimonta e al termine di un match bellissimo, un pareggio insperato contro il Bayern e un nuovo clamoroso successo interno contro il Galatasary: così i danesi sono riusciti a confezionare il loro piccolo capolavoro.

La delusione

Ha rischiato di finirci il PSG, che è sicuramente una delusione visto il potenziale della rosa e la presenza di quello che forse oggi è il miglior giocatore del mondo, Mbappé. I parigini però sono riusciti sul filo di lana a staccare il pass per gli ottavi. E allora la delusone principe è sicuramente il Manchester United, finito ultimo nel suo girone: se il Bayern Monaco pareva effettivamente di un altro livello, vedere gli inglesi alle spalle di Copenaghen e Galatasaray è qualcosa di assolutamente non preventivabile. Com’è lontana l’epoca d’oro di Alex Ferguson…

Le italiane

Globalmente un buon bilancio, dato che tre su quattro si sono qualificate agli ottavi e una sola (il Milan) è finita in Europa League.
All’Inter non assegno però più di 6,5: i nerazzurri erano i favoriti del loro gruppo, non hanno avuto difficoltà a qualificarsi, ma sono finiti secondi alle spalle della Real Sociedad, non riuscendo a superare gli spagnoli nel match-point di San Siro. Bene, ma non benissimo, considerato che nell’urna ora potranno uscire formazioni che fanno paura solo a nominarle.
Voto 7 per Napoli e Lazio. Anche loro hanno concluso al secondo posto, ma le aspettative erano altre. Il Napoli poteva fare poco contro un Real Madrid di un altro livello e ha saputo regolare con autorevolezza Braga e Union Berlino. I partenopei non sono più la squadra schiacciasassi della scorsa stagione ma, almeno in Europa, finora sono promossi. Simile il discorso della Lazio, ottima sul suolo internazionale ma che sta stentando molto di più dell’anno passato in campionato. Per i biancocelesti il girone era insidioso, ma la squadra di Sarri ha saputo mettere in fila Feyenoord e Celtic piazzandosi alle spalle del redivivo Atletico Madrid.
Non va oltre il 5,5 il Milan. I rossoneri erano inseriti nel gruppo più difficile. Fino all’ultima giornata erano ultimi, ma con un impeto di orgoglio sono riusciti a espugnare Newcastle e guadagnare almeno l’Europa League.

Un ottimo girone per la Lazio, qualificata agli ottavi

Il protagonista

Era arrivato a Madrid come un centrocampista completo, bravo in regia, negli inserimenti e in interdizione, ma (anche logicamente) con non molte qualità realizzative. Invece, sotto la guida di Carlo Ancelotti, Jude Bellingham si è scoperto non solo un trequartista totale, ma anche un insospettabile uomo-gol: alle 12 (al momento in cui scriviamo) reti in Liga, che ne fanno il miglior marcatore del campionato spagnolo, si aggiungono i 4 centri in Champions. Una media da attaccante navigato. E oltre ai gol, ci sono prestazioni straordinarie. Se riuscirà a mantenere questo rendimento per tutta la stagione, il Real potrà davvero togliersi grandi soddisfazioni.

La top 11 della prima fase

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