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Champions League, andata semifinali: Real Madrid-Manchester City 1-1

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La Storia scende in campo, recita un proverbio che circola nel mondo dello sport da molti anni, e quando si parla di Real Madrid l’impressione è che il motto dica semplicemente il vero. Se nel corso della stagione il Real è stato altalenante, tanto da ritrovarsi a 13 punti da un Barcellona in ricostruzione, nei momenti chiave il blasone della maglia bianca fa sentire il suo peso. Siamo portati a credere che il Real sia una squadra che “punta sui campioni”, ed è sicuramente vero, ma se c’è qualcuno che riesce a confermarsi sempre ai vertici europei, quasi a prescindere dai nomi in campo, questi è il Real: nove anni fa i Blancos vinsero la decima e i giocatori più decisivi furono Ramos, Cristiano Ronaldo, Di Maria, forse anche Bale. Di quella squadra eccezionale, oggi, restano Modric e Benzema, che fugnono da grandi vecchi ma non sono gli uomini determinanti della formazione odierna, eppure questo Real giovane, brillante e aggressivo si sta giocando l’ennesimo accesso a una finale di Champions. Il City ha iniziato molto bene, creando diverse occasioni, ma è stato anche messo in difficoltà.

Se De Bruyne si è confermato per l’ennesima volta il leader e l’uomo chiave per la manovra della squadra, è mancato all’appello un Haaland imbrigliato dall’attenta difesa madrilena. In ogni caso il pareggio è a mio parere il risultato più giusto: non abbiamo assistito ai fuochi d’artificio di Manchester 2022, ma anche quella di ieri è stata una grande partita. Un appunto polemico: la nutrita legione dei nemici di Guardiola, che in Italia spopola e rappresenta una fetta importante degli appassionati di calcio, lo attaca e lo rimprovera per motivazioni ideologiche che fanno a pugni con i fatti e che riducono il dibattito sportivo a una rissa verbale da bar, in cui l’unica argomentazione è l’antipatia personale, e non notano quello che forse resta a oggi il vero difetto del tecnico spagnolo: a mio parere, è incomprensibile non effettuare un solo cambio in una partita come quella di ieri, viste anche le alternative a disposizione. Se rimane vero, secondo me, che il Manchester City è una rosa ricca di talento ma povera di fenomeni assoluti, è anche vero che questo talento andrebbe valorizzato meglio in occasioni come quella di ieri.

L’esultanza dei giocatori del City

Il tabellino

REAL MADRID-MANCHESTER CITY 1-1
Marcatori:
pt 36′ Vinicius Jr (R); st 22′ De Bruyne (M).
Real Madrid: Courtois; Carvajal, Rudiger, Alaba, Camavinga; Valverde, Modric (42′ st Nacho), Kroos (39′ st Tchouameni); Rodrygo (37′ st Asensio), Benzema, Vinicius. A disp.: Lunin, Luis Lopez, Vallejo, Hazard, Odriozola, Lucas Vazquez, Ceballos, Mariano Diaz. All.: Ancelotti.
Manchester City: Ederson; Walker, Dias, Akanji; Stones, Rodri; Bernardo Silva, Gundogan, De Bruyne, Grealish; Haaland. A disp.: Ortega Moreno, Carson, Phillips, Laporte, Alvarez, Gomez, Mahrez, Foden, Palmer, Lewis. All.: Guardiola.

Le pagelle

REAL MADRID

Il migliore VINICIUS JR. 7,5
Oggi credo sia sostenibile l’idea per cui l’esterno brasiliano sia il miglior giocatore brasiliano e anzi forse di tutto il Sudamerica: quando cambia passo palla al piede semina avversari, pare avere la marmitta truccata, regala alcuni colpi da campione e segna un gol capolavoro. Ha ragione Ancelotti: il giocatore chiave del Real Madrid, in questo momento, è lui.

COURTOIS 7
Il gigante belga, quando la palla scotta, è una garanzia: tiene in partita i suoi durante i primi minuti, tutti vissuti in sofferenza, e compie un intervento importante su De Bruyne poco prima del gol del pareggio, sul quale è incolpevole.

RUDIGER 7
Il ruvido centrale tedesco costringe Haaland a indossare la muserola e lo contiene bene per novanta minuti, senza sbagliare di fatto un solo intervento. Come lui, il compagno di reparto Alaba (7), che ha anche il merito di immolarsi in un intervento che ha ricordato quello compiuto da Mascherano su Robben ai mondiali del 2014.

RODRYGO 6,5
Giocatore più tipicamente brasiliano rispetto al gemello, salta l’uomo un paio di volte con giocate da capogiro ed è costante pericoloso e nel vivo del gioco.

MODRIC 6+
Il fuoriclasse croato si limita al “toque”, ma merita almeno un “+” per lo splendido tocco di esterno con cui libera il compagno di reparto Camavinga (7), che a centrocampo è un motorino inesauribile, recupera palloni, lotta e serve a Vinicius Jr. l’assist per il vantaggio.

BENZEMA 6
Serata dalle polveri bagnate, in cui comunque regala alcuni appoggi e giocate di classe.

MANCHESTER CITY

Il migliore DE BRUYNE 7
Nella sua stagione meno brillante e continua, in Premier, stagione in cui comunque ha messo a referto tante giocate decisive, Kevin prende per mano la squadra nel momento difficile, mette in difficoltà due volte il connazionale che gioca in porta nel Real e poi segna il pareggio con una fucilata che ha evocato le gesta di Nedved.

EDERSON 7
Meno impegnato del suo dirimpettaio madridista, deve comunque prodigarsi in due interventi decisivi e spettacolari.

GUNDOGAN 6,5
Sapiente regia in mezzo al campo, non inventa cose eclatanti ma tocca un gran numero di palloni e serve a De Bruyne l’assist per il pareggio.

BERNARDO SILVA 6
Un paio di veroniche di zidaniana memoria, ma per il resto una partita di alti e bassi in cui non fa la differenza.

HAALAND 5
La delusione della serata: si libera al tiro in un paio di occasioni, ma per il resto viene controllato bene dalla difesa. Avrebbe a mio parere bisogno del supporto di un uomo in area di rigore, ma Guardiola non è dello stesso avviso.

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