Immagine di copertina: l’esultanza dell’Arabia Saudita
La conferma
Non si può che partire dalle squadre che già fecero bene al Mondiale di Russia: la Francia campione mondiale in carica, che dopo un lieve spavento iniziale, ha rimontato e macinato l’Australia piegandola con un inequivocabile 4-1. La parte del leone è toccata al milanista Giroud, che nel 2018 non segnò mai, ma che in Qatar ha inaugurato il Mondiale con una grande doppietta. Benissimo anche Mbappé, autore di una rete e di altre giocate di pregio. Sugli scudi anche l’Inghilterra, che finì quarta in Russia, e ha iniziato il suo Mondiale seppellendo di reti l’Iran: 6-2. Non era andata benissimo 4 anni fa (fuori agli ottavi) la Spagna, che ha nel frattempo avviato un nuovo ciclo ed è partita a mille: 7-0 al Costarica. Dulcis in fundo, forse la squadra che ha impressionato di più – anche alla luce della forza dell’avversario – è stato il Brasile, capace di battere la Serbia 2-0 dopo un sontuoso secondo tempo.
La sorpresa
Le sorprese della prima giornata sono state essenzialmente due. Due vittorie in rimonta e in fotocopia. I successi di Arabia Saudita e Giappone contro Argentina e Germania. Quella dei sauditi, ritenuti alla vigilia la formazione forse più debole del lotto, è ancora più clamorosa, un 2-1 frutto di due gol pazzeschi nel secondo tempo, di una grande organizzata data dal tecnico francese Renard e di un’assoluta inadeguatezza della difesa e del centrocampo argentini. Un filo meno sorprendente l’affermazione dei giapponesi: alcuni sono giocatori di respiro internazionale (soprattutto in Germania, per altro…) e i tedeschi non sono nuovi, negli ultimi tempi, a inattesi scivoloni. In sede di pronostico, non a caso, avevamo indicato nel girone E uno di quelli più soggetti a sorprese…
La delusione
Rivoltando la medaglia, le delusioni non possono essere che Argentina e Germania. Dell’Albiceleste capace di vincere la Coppa América con merito e autorevolezza nel 2021 e inanellare 36 risultati utili consecutivi si sono perse le tracce all’esordio Mondiale (soprattutto nel secondo tempo) e simile è stato il rendimento della Germania, sprecona nei primi 45 minuti e poi beffata dopo il giro di boa. Tra i singoli, pollice verso per Robert Lewandowski, che ha sprecato un rigore contro il Messico: la sua Polonia ha così dovuto accontentarsi dello 0-0.
Il protagonista
Si ricorderà questo giorno per tutta la vita: Salem Al-Dawsari, autore della rete decisiva contro l’Argentina (e che gol, una sassata terra-aria dal limite), è stato il protagonista assolutamente inatteso della prima giornata. Suo alter ego nipponico è stato Takuma Asano, attaccante del Bochum e del Giappone, che ha “bucato” Neuer con un gol da posizione difficilissima. Impossibile non menzionare anche Richarlison, autore di una doppietta nel Brasile, di cui il secondo gol una vera gemma in pieno futebol bailado.
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