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1987 Finale: Uruguay-Cile 1-0

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Immagine di copertina: l’Uruguay esulta con la Coppa

L’Uruguay si conferma sul tetto del Sudamerica, dopo la vittoria sul Brasile nella finale del 1983. Quattro anni dopo in Argentina la Celeste batte nell’ultimo atto la rivelazione Cile. Una vittoria meritata della squadra charrua, propiziata da una rete di Bengoechea in tapin. Superiore nel palleggio e nei fraseggi, l’Uruguay si conferma una squadra solida, imperniata su una difesa molto attenta e capace di fare male in ripartenza. Il Cile, che in semifinale aveva eliminato a sorpresa la Colombia, fa troppo poco per vincere.

Uruguay: Pereira – Trasante, Gutierrez, Dominguez, Saldanha – Matosas, Perdomo – Alzamendi (st 41′ Pena), Francescoli, Bengoechea – Sosa.
Cile: Rojas – Reyes, Astengo, Gomez, Hormazabal – Mardones, Pizarro, Contreras, Puebla (pt 19′ Toro, st 28′ Rubio) – Letelier, Basay.

Primo tempo
3′
punizione dalla trequarti destra di Francescoli, Rojas esce in modo un po’ avventuroso e per poco un giocatore uruguaiano non lo beffa di testa.
8′ punizione da lontano di Pizarro, forte e tesa, Pereira neutralizza in due tempi.
16′ fallaccio durissimo di Gomez su Francescoli vicino alla linea laterale: espulsione giusta e inevitabile per il difensore cileno.
27′ anche l’Uruguay in dieci. Duro fallo su Alzamendi al limite, a conferma di una partita piuttosto maschia e senza esclusione di colpi. Si accende un parapiglia e ne fa le spese Francescoli, espulso per proteste. Rosso forse un po’ severo per il numero 10 della Celeste.
32′ splendido lancio di Bengoechea a destra per Alzamendi, tiro in corsa sul primo palo, pallone sul fondo. Meglio l’Uruguay come qualità di manovra.
41′ Pizarro per Letelier, palla dentro per l’accorrente Hormazabal, destro sul primo palo: fuori.

Secondo tempo
3′
fallo su Bengoechea quasi al limite: punizione a giro splendida dello stesso Bengoechea, Rojas vola e devia in angolo.
11′ GOL URUGUAY Bengoechea per Matosas, tracciante da fuori, Rojas si rifugia in angolo in tuffo. Dalla bandierina calcia Sosa, la difesa cilena libera, arriva in corsa fuori area Perdomo, cannonata che Rojas può solo deviare, Bengoechea è un falco e infila sulla respinta.
21′ punizione da fuori area di Contreras, Pereira c’è. Il Cile prova a scuotersi, ma l’Uruguay per ora amministra senza difficoltà.
33′ cross da sinistra di Basay, colpo di testa di Reyes sul palo lontano, Pereira blocca in presa. È di fatto l’ultima emozione dell’incontro.

La rete decisiva di Bengoechea

LE PAGELLE URUGUAY
IL MIGLIORE BENGOECHEA 7
Il voto è la conseguenza del gol decisivo, certo. Ma non solo: perché anche prima della zampata risolutiva era stato il più pericoloso della Celeste, agendo sia tra le linee in supporto a Sosa e Alzamendi sia in prima persona.
Perdomo 7 Prestazione di grande carattere e sostanza in mezzo al campo, vince la sfida diretta con i centrocampisti avversari, cresce di colpi nella ripresa e propizia il gol.
Gutierrez 6,5 Si conferma un difensore tosto, aggressivo, molto bravo sull’uomo: un classico della scuola uruguagia.
Alzamendi 6,5 Si muove su tutto il pentagramma offensivo, ha dribbling e ottime capacità di inserimento. Vicino al gol in un paio di frangenti. Ancora utile dopo aver risolto la semifinale con l’Argentina.
Sosa 6 Dai suoi piedi nasce il corner per il gol. Dà una mano in avanti agendo spesso da terminale. Non sembra possedere ancora quel killer instinct che lo caratterizzerà negli anni a venire. Ha 21 anni e crescerà.
Francescoli 5,5 Ispirato e illuminante, peccato per il rosso. Eccessivo, ma uno del suo pedigree poteva evitare di infilarsi nel “trappolone” che costa caro.

LE PAGELLE CILE
IL MIGLIORE REYES 6,5
Concentrato e attento per tutto l’incontro, presidia con competenza la fascia destra e quando può prova a spingere. Prestazione valida anche dell’altro terzino Hormazabal.
Pizarro 6 Partenza buona del regista cileno, ma nella ripresa si perde. Compassato, soffre i ritmi alti.
Rojas 5,5 Era stata una Coppa América molto buona per lui fin qui. Ma in finale commette degli errori di lucidità, malgrado alcune valide parate da lontano. E sul gol subito la sua respinta non è proprio irreprensibile.
Letelier 5 Sulle sue spalle e sulle sue piroette poggiava molto della manovra offensiva cilena. Ma dopo un primo tempo sufficiente, si eclissa.
Gomez 4 Inizio da incubo: abbatte Francescoli con un intervento durissimo e guadagna la strada degli spogliatoi dopo nemmeno 20 minuti.

Gli highlights del match


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