Immagine di copertina: il Werder Brema vincitore della Coppa di Germania nel 1993/1994
Nella storia del calcio è capitato spesso di vedere la nascita di amicizie tra opposte tifoserie al termine di una partita, anche in maniera assolutamente spontanea.
Un esempio noto è l’amicizia di lunga data che lega i tifosi del Liverpool a quelli del Borussia Mönchengladbach, un rapporto ‘quasi’ fraterno nato alla fine degli anni ’70, per l’esattezza in occasione della finale della Coppa dei Campioni 1976/1977, e successivamente consolidatasi con visite reciproche delle rispettive tifoserie.
Oggi vi portiamo in Germania, per raccontarvi la storia di una delle amicizie tra tifosi più durature del panorama calcistico tedesco.
L’inizio di questa bella storia risale alla finale della Coppa di Germania (DFB Pokal) 1993-1994, giocatasi all’Olympiastadion di Berlino il 14 maggio 1994: si affrontano da una parte il Werder Brema, una della compagini calcistiche più titolate del paese, e il Rot Weiss Essen, società appartenente alla regione della Ruhr che può vantare tra i suoi soci anche lo stesso Pelé.
Per i biancorossi di Essen si trattava di una stagione molto particolare, culminata nella retrocessione dalla Zweite Bundesliga, la seconda divisione del calcio tedesco, con la squadra automaticamente all’ultimo posto a seguito di irregolarità finanziarie che coinvolsero il club.
Nonostante la situazione drammatica, la squadra riuscì a dare una piccola gioia ai suoi tifosi, raggiungendo incredibilmente a 41 anni dall’ultima apparizione la finale della DFB Pokal, questo dopo aver eliminato nell’ordine FC Bocholt, St. Pauli, Duisburg, Carl Zeiss Jena e in semifinale il Tennis Borussia Berlino.
All’ultimo atto della coppa vi era il Werder Brema, un avversario sicuramente più quotato ma che tuttavia non era riuscito a riconfermarsi come campione della Bundesliga, in un torneo alla fine vinto al fotofinish dal Bayern sul Kaiserslautern.
Nel giorno della finale Berlino venne letteralmente invasa da tifosi del Rot Weiss, circa 30.000 tifosi a seguito della squadra che, tra canti, bandiere e pinte di birre contribuirono a creare un piacevole quanto unico clima di festa a cui si aggiunsero moltissimi tifosi del Werder, incontratisi con gli Essener presso la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, una vera e propria testimonianza architettonica degli orrori dell’ultimo conflitto mondiale.
Vessilli biancorossi e biancoverdi sventolavano insieme, ponendo le basi di un’amicizia fraterna.
E le celebrazioni comuni continuarono anche lungo la strada per l’Olympiastadion.
La finale vide un predominio del Werder per tutta la prima fazione di gioco, con i biancoverdi già in vantaggio per 2-0 all’intervallo, reti di Beiersdorfer e Herzog, e ben disposti fase difensiva.
Nonostante il Rot Weiss abbia poi cercato di riaprire la partita premendo di più in fase offensiva e arrivando anche a segnare un gol, rete di Daouda Bangoura su azione creatasi dopo un rimpallo sul tiro di Adrian Spyrka, mettendo altresì in difficoltà i Werderaner, il risultato volse a favore dei biancoverdi di Brema, che all’88’ chiusero i giochi con un rigore segnato da Wynton Rufer, per il 3-1 finale che consegnò la coppa al Werder.
Malgrado la delusione della sconfitta, i tifosi del RWE continuarono a cantare per tutta la cerimonia di premiazione, omaggiando i propri giocatori con cori di incoraggiamento, condivisi dai tifosi del Werder, in un clima di frenesia rossoverde.
Al loro ritorno ad Essen, la squadra venne celebrata da migliaia di fans sulla Kennedyplatz.
Sebbene le due squadre da allora non si siano più ufficialmente incontrate sul campo, l’amicizia tra le due tifoserie si è rinsaldata nei decenni successivi: il 2 maggio 2009 tifosi di entrambe le squadre celebrarono insieme i 25 anni di questo profondo legame, un legame che andava anche oltre le singole differenze di lega.