I giocatori del Celtic al momento di entrare in campo [www.thecelticwiki.com]
Successo meritato del Racing, che piega di misura il Celtic nella finale di ritorno e rimanda il verdetto dell’Intercontinentale alla “bella” di spareggio in campo neutro. Gli scozzesi vanno in vantaggio, ma sciupano alcune buone opportunità e subiscono la rimonta dei padroni di casa tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo. Pur senza creare più grandi pericoli, la ripresa vede un predominio territoriale del Racing che non rischia contro un Celtic incapace di rendersi pericoloso.
Racing Avellaneda: Cejas – Martin, Perfumo, Basile, Chabay – Rodriguez, Rulli, Maschio – Cardenas, Raffo, Cardoso.
Celtic Glasgow: Fallon – Craig, McNeill, Clark, Gemmell – Johnstone, Murdoch, O’Neill, Chalmers – Lennox, Wallace.
Primo tempo
3′ occasione per il Celtic, cross di Craig da destra, colpo di testa di Lennox, blocca Cejas.
4′ risposta del Racing: azione insistita di Maschio, assist laterale a Cardoso, destro a mezza altezza, palla fuori di poco sul primo palo. Inizio a ritmi scoppiettanti.
6′ gol annullato al Celtic: cross di Wallace da destra, Johnstone sfrutta un rimpallo, scavalca Cejas in pallonetto e realizza. L’arbitro annulla per fuorigioco, nonostante le proteste dei giocatori scozzesi. Le immagini non chiariscono.
12′ corner di Cardenas da sinistra, Cardoso irrompe di testa e manda fuori. Aumenta la pressione argentina.
14′ Celtic pericolosissimo in contropiede: Chalmers serve Wallace, missile da fuori area, palla alta di un soffio.
19′ Lennox lancia Johnstone, che calcia con il destro in corsa: Cejas devia in angolo.
22′ GOL CELTIC GLASGOW Johnstone sfugge alla guardia di Martin, scarta Cejas, che lo stende. Rigore netto. Dal dischetto Gemmell non calcia benissimo, Cejas tocca però non riesce a impedire al pallone di finire in rete.
28′ punizione per il Racing quasi dal limite: Rodriguez tocca a Perfumo, destro potente, alto. Il Racing sta provando a riorganizzarsi dopo il gol subito, ma finora il Celtic si sta difendendo bene.
29′ tracciante di Chalmers da fuori, Cejas blocca in due tempi.
33′ GOL RACING Cross di Maschio dalla trequarti destra, Raffo si infila tra le maglie della difesa scozzese e incorna sul secondo palo.
Secondo tempo
3′ GOL RACING Raffo lancia Cardenas, che scocca un diagonale a pelo d’erba imparabile per Fallon. Ribaltata la partita.
31′ punizione da destra di Cardenas, la traiettoria arcuata a momenti non beffa Fallon. Secondo temp a ritmi bassi e molto spezzettato, il Racing sta controllando senza patemi con un fitto possesso palla il Celtic sembra sparito dal campo.
36′ tentativo di Johnstone veilletario da fuori area, Cejas c’è. Primo e unico tiro in porta degli scozzesi nel secondo tempo.
LE PAGELLE RACING AVELLANEDA
IL MIGLIORE RAFFO 7: gol dell’1-1 e assist splendido per il 2-1. È l’uomo decisivo. Come già visto in altre occasioni non fa della continuità un suo punto di forza, ma quando si accende risolve l’incontro.
Maschio 7: sapiente direttore d’orchestra, dispensa numerosi palloni e abbina quantità e qualità. Suo il lancio per Raffo che vale il pareggio.
Rulli 6,5: prova tutto fosforo e sostanza, aiuta la difesa in fase di non possesso palla e spezza numerose azioni avversarie. Gladiatore.
Perfumo 6,5: buona direzione del reparto difensivo, agisce sovente da ultimo baluardo, sbroglia un paio di situazioni complicate (anche con le cattive, se necessario) e delizia la platea con un disimpegno in sombrero di pura classe.
Cardenas 6,5: tanto movimento e gioco sporco, da applausi il diagonale in corsa che vale il successo.
LE PAGELLE CELTIC GLASGOW
IL MIGLIORE MCNEILL 6,5: fisico e potenza atletica, vince numerosi duelli di forza e mette in mostra alcune chiusure in scivolata notevoli. Uno dei pochi tra i suoi a non perdere mai la bussola.
Johnstone 6: nel primo tempo è – con Maschio – il migliore in campo. Si procura il rigore e fa ammattire il povero Martin. Nella ripresa la difesa di casa gli prende le misure e lui si eclissa.
Murdoch 5: il regista della squadra scozzese soffre il maggior dinamismo dei centrocampisti avversari perdendo diversi duelli. Riemerge dal torpore nel finale, ma è tardi per cambiare l’inerzia dell’incontro.
