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Girone A: Italia-Galles 1-0. Azzurri primi della classe

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È bastato un tocco sporco di Pessina per permettere agli azzurri di battere il Galles allo Stadio Olimpico di Roma e di volare a gonfie vele agli ottavi di finale, che si disputeranno sabato 26 giugno, contro una tra Austria e Ucraina.

Roberto Mancini attua un ampio turnover, concedendo a spazio alle seconde linee, ma anche a “dodicesimi titolari”, Verratti e Chiesa su tutti. Proprio il centrocampista del PSG risulta tra i migliori in campo, dopo che un infortunio gli ha fatto saltare le prime due gare del girone, e ora reclama a gran voce un posto da titolare, a scapito di un Manuel Locatelli grande protagonista contro la Svizzera.

Non c’è stata la pioggia di occasioni delle scorse due partite, ma non c’era nemmeno la necessità che ci fosse. L’assist di Verratti per l’intervento in corsa del centrocampista atalantino che vale il vantaggio definitivo è la cartolina della partita, che si è mantenuta su ritmi non certo tambureggianti: le fiammate di Chiesa sulla fascia destra sono sempre state pericolose e hanno propiziato occasioni che Il Gallo Belotti non è riuscito a concretizzare (il portiere gallese Ward ha sempre risposto con i pugni).

In difesa i rischi sono stati tutto sommato pochi, anche se in un paio di occasioni ci sono state sbavature evitabili: una volta Acerbi, nei primi 45 minuti, che svirgolando un rinvio di testa ha permesso ad Aaron Ramsey di arrivare davanti a Donnarumma; la seconda, nella ripresa, dove una dormita generale dovuta ad un calo di attenzione – il Galles era rimasto in dieci a causa dell’espulsione di Ampadu per un intervento con il piede a martello su Bernardeschi – ha consentito a Gareth Bale di mandare alto in solitudine il potenziale gol del pareggio. Date le circostanze, nessun campanello di allarme. Mancini può sorridere, vedendo che, oltre ai titolarissimi, in panchina ha giocatori di piena affidabilità, in ogni ruolo (Emerson Palmieri non ha fatto rimpiangere Spinazzola, Toloi ha fatto il proprio dovere sulla fascia destra).

Marco Verratti in nazionale ad oggi conta 41 presenze condite da 3 reti. Sembrano lontani i tempi in cui con la maglia azzurra sembrava sbiadito.

Il tabellino

ITALIA-GALLES 3-0
Marcatori: 39′ Pessina.
Italia (4-3-3): Donnarumma (89′ Sirigu); Toloi, Bonucci (46′ Acerbi), Bastoni, Emerson; Pessina (87′ Castrovilli), Jorginho (75′ Cristante), Verratti; Chiesa, Belotti. Bernardeschi (75′ Raspadori). Ct. Mancini.
Galles (3-4-3): Ward; Gunter, Rodon, Ampadu; C. Roberts, Allen (87′ Levitt), Morrell (60′ Moore), N. Williams (86′ Davies); Bale (86′ Brooks), Ramsey, James (74′ Wilson). Ct. Page.

Le pagelle

ITALIA

IL MIGLIORE: VERRATTI 7
Torna titolare, dispensando giocate semplici ma di qualità. Tocchi veloci, palloni in verticale, dribbling ad eludere il pressing gallese e l’assist per il gol-vittoria. Locatelli è stato magnifico quando è stato chiamato in causa, ma non si può rinunciare a questo Verratti, che da quando Mancini è CT ha impennato verso l’alto il rendimento con la maglia della nazionale. Con Barella e Jorginho andrebbe a costituire un centrocampo tra i più completi del torneo. La condizione fisica è buona e crescerà ulteriormente.

PESSINA 7
Non spreca l’occasione che Mancio gli dà per mettersi in mostra, anzi, segna un gol decisivo da rapinatore d’area. Fa da collante tra centrocampo e attacco, da ottima mezzala, non lesinando gli inserimenti e un costante movimento perpetuo. Non solo si è preso l’Atalanta a furia di buone prestazioni e giocate decisive, adesso è arrivata anche la rete decisiva in una gara di un Europeo. Visto il ben di Dio di cui Mancini dispone a centrocampo, è normale che venga considerato una riserva, ma l’allenatore potrà pienamente fidarsi di lui, al momento del bisogno.

Il centrocampista-rivelazione dell’Atalanta Matteo Pessina ha avuto la sua notte di gloria anche in nazionale. Probabilmente non sarà titolare, ma per Mancini rappresenta un dodicesimo di sicuro affidamento.

BELOTTI 6
Il Gallo prova a non far rimpiangere Ciro Immobile, ma per ben due volte trova Ward che gli sbarra la strada verso la rete. Si muove molto, si sbatte, si danna l’anima cercando sponde anche se non ha troppi palloni giocabili oltre alle due occasioni.

BERNARDESCHI 6
Il criticatissimo giocatore toscano inanella una prestazione tutto sommato sufficiente, seppur senza giocate memorabili. Dà un apporto importante in fase difensiva recuperando palloni preziosi da medianaccio, prova a duettare con Verratti e a combinare qualcosa davanti, con risultati non sempre buoni. Colpisce però un palo con una punizione velenosa e fa espellere Ampadu che gli entra scomposto sulla gamba.

BASTONI-ACERBI 6
La coppia centrale azzurra non corre eccessivi rischi, eccetto un paio di occasioni, e l’interista commette qualche fallo di troppo. Riescono comunque a limitare Bale e compagni, che raramente trovano lo spazio per fare la giocata.

GALLES

IL MIGLIORE: RAMSEY 6
Rispetto alla sua versione bianconera, sembra fisicamente più tonico e veloce, anche se non gioca di certo una partita memorabile. Prova a fare legna, ad inserirsi davanti per pungere gli azzurri.

BALE 5
Il capitano e il trascinatore dei suoi agli europei del 2016 stavolta è protagonista in negativo. Davanti si sente soffocare e ha bisogno di arretrare venti metri per poter respirare un po’. La croce della sua partita è però quella voleè di sinistro sparata alta, solo davanti a Donnarumma. Poteva essere il gol del pareggio che avrebbe inciso diversamente sul discorso qualificazione. L’allenatore si arrende e lo sostituisce.

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