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Girone A: Italia-Svizzera 3-0. Azzurri già agli Ottavi!

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Manuel Locatelli migliore in campo

Gli Azzurri concedono il bis allo Stadio Olimpico di Roma. Dopo il rotondo 3-0 contro la Turchia, i ragazzi di Roberto Mancini battono la Svizzera di Petkovic con il medesimo risultato, staccando il pass per gli ottavi di finale dell’Europeo. Domenica ci sarà il Galles, reduce da una vittoria contro i turchi, che sarà un cliente ostico, molto più dei due affrontati fino ad oggi, ma l’Italia non ha paura, e fa bene a non averne, perché è una squadra che sa giocare a calcio con qualità e non solo con puro agonismo.

Una vera partita, contro la Svizzera, di fatto non c’è quasi mai stata: gli elvetici hanno provato a sfoderare l’elmetto da battaglia, ma già dal gol (poi annullato) di Chiellini – uscito poco dopo per infortunio, al suo posto l’ottimo Acerbi – hanno capito che non era aria. Il gol del vantaggio italiano è frutto del Sassuolo di De Zerbi: Locatelli sventaglia con il sinistro di prima per Berardi, che – in versione Robben – punta l’area, salta l’uomo e mette in mezzo per lo stesso Manuel che insacca a pochi passi, in un gol quasi guardioliano per costruzione e rifinitura.

La qualità delle ripartenze degli Azzurri – tocchi brevi e sovrapposizioni dei terzini con i sincronismi e i tempi ben oliati – diverte il pubblico, come raramente è accaduto con la nazionale italiana, famosa non certo per essere gradita agli esteti. Il raddoppio arriva nel secondo tempo: Locatelli da fuori area prende la mira e trafigge Sommer con il sinistro, come il più letale delle mezzali

Locatelli prende la mira e trafigge con un sinistro all’angolino il portiere svizzero. Partita in cassaforte, ottavi in tasca.

L’Italia vola e non si ferma più: Immobile ha sul piede per ben due volte il colpo del 3-0, ma allarga troppo il tiro. Berardi in campo aperto semina il panico e appare immarcabile, ma anche lui calibra male il tiro che finisce abbondantemente sopra la traversa. Il centravanti della Lazio ha l’ultima occasione a due minuti dal novantesimo, e la terza è quella buona: destro potente da fuori, le mani di Sommer si piegano inesorabili e la palla finisce in fondo al sacco.

La Svizzera ha tirato in porta? Sì, una volta, con Zuber: Donnarumma ha fatto muro. Altre volte il muro è stato fatto dai difensori – Acerbi e Toloi in primis – abili ad abortire sul nascere i tiri a botta sicura di Shaqiri.

La banda di Roberto Mancini ha incantato l’Italia anche oggi, sulle ali dell’entusiasmo. Applausi e giù il sipario. I tifosi già sognano, e – dopo anni di depressione, 2016 escluso – concedeteglielo.

Il tabellino

ITALIA-SVIZZERA 3-0

Marcatori: pt 26’ Locatelli; st 7’ Locatelli, 44’ Immobile.

Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini (24′ Acerbi), Spinazzola; Barella (86’ Cristante), Jorginho, Locatelli (86′ Pessina); Berardi (70′ Toloi), Immobile, Insigne (70′ Chiesa). CT. Mancini

Svizzera (3-4-2-1): Sommer; Elvedi, Schaer (58′ Zuber), Akanji; Mbabu (58′ Widmer), Freuler (84′ Sow), Xhaka, Rodriguez; Embolo, Shaqiri (76′ Vargas); Seferovic (46′ Gavranovic). CT. Petkovic

Le pagelle

ITALIA

IL MIGLIORE: LOCATELLI 8

L’eroe che non ti aspetti. Contro la Turchia aveva rispettato le consegne, ma la scena se l’erano presa le punte e i suoi compagni di reparto. Stavolta il migliore è lui, che tra aperture al bacio, tap in e sassate da fuori, vive la migliore serata della sua carriera, facendo sempre la cosa giusta con la sicurezza di un veterano. La sua titolarità è dovuta all’infortunio di Marco Verratti, ma ora sarà dura anche per un talento come il pescarese del PSG portare via il posto a questo Locatelli.

La palma di migliore in campo oggi va a lui. Normale con la Turchia, da 8 pieno con la Svizzera. Apre il gioco, finalizza e tira da fuori. Oggi sembrava Gerrard.

INSIGNE 7,5

Stavolta non segna ma gioca anche meglio della partita precedente. I suoi tocchi sono autentiche perle di classe e perfettamente funzionali alle esigenze della squadra. A sinistra crea un asse strepitoso con Spinazzola che funziona, eccome se funziona. Non insiste con i “tiri a giro”, giocando una partita di classe, intelligenza e persino sudore, perché non poche volte si prodiga al recupero di palloni come un mediano. La 10 azzurra ha avuto predecessori pesanti, Insigne con umiltà sta dimostrando di poterla portare con onore. Non fermarti, Lorenzo!

BERARDI 7,5

Anche lui è in stato di grazia, fin dai primi minuti. Non perde un pallone, è letale nelle ripartenze e nelle intuizioni. In combutta con Locatelli confeziona l’1-0 con un’incursione mortifera, da ala vera. I suoi movimenti fanno impazzire i difensori svizzeri, che non lo tengono mai. Gli manca solo il gol, ma ad oggi è probabilmente l’azzurro più brillante di tutti.

IMMOBILE 6,5

I movimenti che disorientano la difesa e il contributo in fase difensiva non si discutono. Ciro gioca una partita di sostanza. In fase realizzata sembra avere le polveri bagnate, quando per due volte manda largo da buona posizione, dove di solito alla Lazio non sbaglia. Mette a tacere le critiche quando con il destro buca Sommer a pochi minuti dalla fine. Due gol, in due partite. Puntuale… come uno svizzero (!).

L’occasione più importante avuta dagli elvetici: Zuber si inserisce con i tempi giusti e conclude con il piatto destro. Donnarumma respinge e si rimane sul 2-0.

SVIZZERA

IL MIGLIORE: ZUBER 6,5

Il migliore tra gli svizzeri, entra lui e la squadra, seppur per poco, prende coraggio. Le sue sovrapposizioni e gli inserimenti in area sono le uniche cose che impensieriscono gli azzurri. Va anche al tiro, ma Donnarumma gli dice di no.

SEFEROVIC, SHAQIRI, EMBOLO 5

Il primo gioca un tempo, ma non la vede mai e Petkovic lo toglie per disperazione. L’ex interista va a sbattere contro il muro azzurro uscendo progressivamente dalla partita, così come l’attaccante del Borussia Monchengladbach che in partita non c’è mai.

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