È stato il George Best della Formula 1. Nelle sue vene scorreva la velocità. Stiamo parlando del pilota inglese James Hunt, genio e sregolatezza del Circus, che a metà anni ’70 diede vita ad un’appassionante rivalità con l’austriaco Niki Lauda.
Decisamente meno istintivo ma piuttosto razionale, metodico e scrupoloso nella preparazione del miglior assetto dell’auto, Lauda era l’esatto opposto di Hunt e, sicuramente, anche per queste caratteristiche ha vinto di più dell’inglese ed è ricordato come uno dei migliori piloti della storia della F1.
A questo dualismo è dedicato il film Rush firmato dal regista Ron Howard.
Le personalità dei due piloti e la loro rivalità è ben descritta così come viene raccontata anche la Formula 1 di quegli anni con le sue tante tragedie.
Hunt e Lauda si incontrarono giovanissimi in Formula 3 e tra loro fu subito sfida. Gareggiavano con l’obiettivo di superarsi e di vincere.
Arrivati in F1, Lauda approdò alla corte del “Drake” Enzo Ferrari e colse il suo primo titolo nel ’75 con il Cavallino.
Quell’anno Hunt non disponeva di una macchina in grado di competere alla pari con l’austriaco. Fu nella stagione successiva invece che i due diedero vita ad un duello avvincente segnato però dal gravissimo incidente che vide protagonista Lauda al Nürburgring.
Lauda rientrò in pista, a tempo di record, in Giappone in occasione dell’ultima gara del Mondiale ’76, ma il recente shock patito ed un violento nubifragio che quel giorno si abbatté sul circuito, lo spinsero a ritirarsi spalancando le porte del successo all’inglese.
a sinistra Niki Lauda, a destra James Hunt James Hunt, pilota playboy
Il film esprime i valori più alti riguardo la rivalità Hunt vs Lauda nel dialogo finale tra i due protagonisti nel quale l’austriaco invita l’avversario a non ritirarsi e a continuare a battagliare con lui. Ma Hunt, che amava le donne, l’alcool e la bella vita, il suo obiettivo lo aveva raggiunto: aveva battuto il “topolino austriaco”, così l’inglese definiva infatti Lauda per provocarlo, e si era laureato campione del mondo.
Nella pellicola compare anche Pierfrancesco Favino che interpreta la parte di Clay Regazzoni, compagno di team di Lauda in Ferrari.