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Raúl vs Lewandowski

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Francesco Buffoli ci riporta in attacco e propone un duello tra due giocatori dalle caratteristiche differenti: lo spagnolo Raúl González Blanco, seconda punta che fa grande il Real Madrid e il calcio spagnolo a cavallo dei due secoli, e il polacco Robert Lewandowski, centravanti e bomber del super Bayern Monaco degli ultimi anni.

Francesco Buffoli

Lewandowski è una macchina da gol, giocatore affidabile e l’unico che abbia avvicinato, nei momenti migliori, la perfezione metafisica di Marco Van Basten. Raul più abile in rifinitura e più duttile, ha forse toccato una dimensione più grande per qualche anno, dimostrandosi un fuoriclasse su vari palcoscenici. In nazionale ha dato il suo contributo, pur senza lasciare ricordi indimenticabili. Scelgo Raul di poco.

Tommaso Ciuti

Due grandi attaccanti che hanno segnato le rispettive epoche e che sono sempre risultati tra i migliori in circolazione. Le caratteristiche del polacco mi ricordano un incrocio tra Van Basten e Batistuta: elegante, ambidestro, potente e tecnico, completo in tutto. Raul invece era un centravanti atipico, che amava svariare e allo stesso tempo sapeva essere terribilmente letale con il suo sinistro chirurgico. Lo spagnolo ha firmato finali di Champions, ma ha avuto (pochi) anni di involuzione e di flessione, prima di rivivere una seconda primavera con lo Schalke. Lewandowski è sempre stato sul pezzo, in Germania e in Champions League, dove ha sempre segnato a raffica ma, molto spesso per sfortuna e infortuni, ha raccolto addirittura meno di quanto meritasse.
La competitività del campionato tedesco non può essere equiparata a quella della Liga, è vero, ma Lewandowski ha dimostrato di sapere fare la differenza in tutto il mondo e le sue medie-gol sono irreali.
In nazionale sono stati molto prolifici, ma non travolgenti nei vari tornei internazionali, e in questo caso Raul è più colpevole del collega, visto il contesto di squadra in cui giocavano. Per me sono alla pari, ma sento che il polacco ha ancora più di una cartuccia da sparare, dunque io, di pochissimo, dico Robert Lewandowski.

Jo Araf

Due attaccanti strutturalmente molto diversi ma entrambi capaci di agire da prima o da seconda punta, in quanto dotati di eccellenti doti tecniche e mobilità. Raul ha da un lato avuto la fortuna di fare parte di una generazione spagnola non forte quanto quella successiva, il che gli ha dato modo di affermarsi come il giocatore spagnolo più forte della sua epoca, ma dall’altro non ha potuto vincere altrettanto. Lo ha però potuto fare – e da protagonista – con il Real Madrid.
Lewandowski è un giocatore che, come ad esempio Nedved o Shevchenko, non può essere criticato per le non vittorie in nazionale ma che si è dimostrato un mostro di regolarità con il proprio club. L’unico limite che ha palesato è stato la mancanza di freddezza in alcuni momenti chiave.
Non vedo distanze abissali, ma complessivamente scelgo Raul.

Niccolò Mello

Altra sfida affascinante e non semplice, tra due giocatori dalle caratteristiche diverse, ma entrambi con un filo rosso comune: grandissimi nei club, meno performanti in nazionale (anche se Lewandowski ha ancora il tempo di riscattarsi).
Raúl era un attaccante completo, seconda punta di qualità tecniche eccelse, capace di segnare e far segnare con eguale maestria. Per 4-5 anni, tra la fine del ‘900 e l’inizio degli anni 2000 è stato uno dei 2-3 migliori calciatori al mondo, a tratti anche il numero uno. Dopo ha avuto un calo prestazionale e di incisività, pur mantenendosi a ottimi livelli. Nel 2011 contribuì con Manuel Neuer a portare lo Schalke 04 fino alle semifinali di Champions. Ha segnato un’epoca nel Real Madrid, vincendo svariati scudetti ma soprattutto 3 Coppe dei Campioni da grandissimo protagonista, con 2 reti in 2 finali diverse, primato che lo accomuna solo a pochi eletti nel 21° secolo: Leo Messi, Cristiano Ronaldo e Samuel Eto’o. Prolifico bomber in Champions, dove ha messo dentro 71 reti, un record poi ritoccato solo da Messi e Cristiano, è stato anche 2 volte capocannoniere della competizione europea per club più importante. Meno brillante in nazionale, anche se ha disputato un ottimo Mondiale 2002 in Corea e Giappone.
Lewandowski è una prima punta che sa far giocare bene le squadre, funge da trampolino di lancio per l’inserimento di centrocampisti offensivi e degli esterni e negli ultimi anni è diventato ancora più letale sotto porta. Oggi è senza dubbio uno dei primissimi calciatori del mondo. Rispetto a Raúl, ritengo che Lewandowski abbia maggiore continuità ad alti livelli, ma al top è stato un giocatore meno dominante.
Globalmente, come carriera e qualità del giocatore, preferisco lo spagnolo.

Gol e numeri di Lewandowski
Alcune grandi giocate di Raúl

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