Cerca
Close this search box.

Champions League 2020-2021, andata semifinali: PSG-Manchester City 1-2

Condividi articolo:

Immagine di copertina: esultanza dei giocatori del City dopo il gol del 2-1

Colpaccio del Manchester City di Guardiola che in maniera un po’ fortunosa e rocambolesca rimonta il PSG e fa un passo in avanti verso la finale. Ma non è finita perché i francesi – che in questa Champions hanno già vinto convincendo in trasferta a Barcellona e a Monaco – hanno le carte in regola per ripetersi anche in Inghilterra.

Match dai due volti al Parco dei Principi: primo tempo di marca francese, con il PSG meritatamente in vantaggio e vicino anche alla seconda rete. Nella ripresa, il City alza il baricentro, il PSG prova a gestirla, ma paga due disattenzioni difensive (su tutte di uno dei suoi totem, Keylor Navas) e da quel momento sparisce dal campo, “toreato” dal possesso palla e dai movimenti nello stretto della banda-Guardiola.

Pochi tiri in porta e tanta densità e agonismo i tratti distintivi di una partita che prometteva molto, ma che sul piano dello spettacolo ha offerto meno del previsto complice anche la serata storta di uno dei protagonisti più attesi, Mbappé. Tra una settimana a Manchester il retour match: City in vantaggio, ma la qualificazione rimane apertissima.

Il gol di testa di Marquinhos che vale l’1-0

Il tabellino

PSG-MANCHESTER CITY 1-2
Marcatori:
pt 15′ Marquinhos (P); st 19′ De Bruyne (M), 26′ Mahrez (M).
PSG (4-2-3-1): Keylor Navas; Florenzi, Marquinhos, Kimpembe, Bakker; Gueye, Paredes (st 38′ Herrera); Di María (st 35′ Danilo), Verratti, Neymar; Mbappé. All. Pochettino.
Manchester City (4-2-3-1): Ederson; Walker, Stones, Rúben Dias, Cancelo (st 16′ Zinchenko); Rodri, Gündogan; Mahrez, De Bruyne, Foden; Bernardo Silva. All. Guardiola.

Le pagelle

PSG

IL MIGLIORE MARQUINHOS 7
Ancora una volta decisivo nell’area avversaria con il colpo di testa che vale il vantaggio, stile Sergio Ramos per il Real Madrid. E anche nella sua area sbroglia alcune situazioni intricate. Si conferma un difensore di livello assoluto. Muro.
Florenzi 6,5 Uno dei più positivi: tiene egregiamente sul lato destro, gestisce con calma olimpica alcuni palloni non facili in difesa e quando può si distende in attacco. Certezza.
Neymar 6,5 Assoluto protagonista del primo tempo, quando prende per mano la squadra e delizia la platea con giocate di assoluto pregio e raffinata intelligenza, creando a getto continuo. Nella ripresa viaggia a corrente alternata, anche per la maggior pressione del City che lo taglia fuori dal gioco.
Verratti 6 Tecnica nello stretto da applausi, valido nella gestione del traffico, sfiora il gol in spaccata sull’unico guizzo di Mbappé in tutto il match. Ma nella ripresa cala un po’ di ritmo.
Mbappé 5 La grande delusione di questa partita di andata. Non si accende mai e perde praticamente ogni duello in uno contro uno. L’impressione è che se ha campo aperto faccia malissimo, ma nello stretto non abbia un livello tecnico così elevato per fare ugualmente la differenza. Al ritorno è atteso al riscatto.
Navas 4,5 Aveva appena rinnovato il contratto. Finora la sua Champions era stata praticamente perfetta. In un tempo ne combina più di Bertoldo: sorpreso dal tiro-cross di De Bruyne e anche sulla punizione vincente di Mahrez è palesemente in ritardo. Serataccia.

La punizione del 2-1 di Mahrez

MANCHESTER CITY

IL MIGLIORE MAHREZ 7
Come tutto il City cresce nella ripresa dopo un primo tempo opaco. Trova la punizione che vale il successo e sulla destra mette ripetutamente in crisi il povero Bakker. Ci prova anche da fuori area.
De Bruyne 6,5 Un diesel, parte piano poi carbura. Sfiora il gol in rovesciata, lo trova con una palombella da fuori che sembra innocua ma beffa Navas. Recupera, si inserisce e lotta. Manca un po’ di lucidità nell’ultimo passaggio, pecca già mostrata a Dortmund.
Walker 6,5 Ottime chiusure e senso del gioco, concede pochissimo agli attaccanti del PSG e appoggia sempre l’azione in fase di ripartenza.
Foden 6,5 Spreca la miglior occasione del City nel primo tempo calciando centralmente solo davanti a Navas. Nella ripresa si muove molto e ha un’altra buona occasione dopo un proficuo slalom. Gioca molto per la squadra e si procura la punizione del 2-1. In alcuni aspetti del gioco un po’ acerbo, ma conferma di avere stoffa di prim’ordine.

Seguici

Altre storie di Goals

Euro 1976: semifinale Cecoslovacchia-Olanda

Né Olanda né Germania Ovest: le due favorite dell’Europeo 1976 devono arrendersi alla sorpresa Cecoslovacchia. La nazionale dell’Est mette in fila prima gli olandesi in

Questo sito utilizza cookies per migliorare la tua navigazione, se procedi nella navigazione ne accetti l'utilizzo.