Il Barcellona prima del via [https://storiedicalcio.altervista.org] |
Il Barcellona si laurea campione d’Europa per la prima volta dopo una battaglia di 120 minuti. A Wembley la Sampdoria si arrende 1-0 dopo un match equilibrato, che ha visto forse un lieve predominio spagnolo, ma che anche i liguri avrebbero potuto vincere. A decidere al 6′ del secondo tempo supplementare è una punizione del difensore olandese Koeman, migliore in campo.
Barcellona: Zubizarreta – Nando, Koeman, Ferrer, Juan Carlos – Bakero, Guardiola (sts 8′ Alexanco), Eusebio – Salinas (st 20′ Goikoetxea), Stoichkov, Laudrup.
Sampdoria: Pagliuca – Mannini, Lanna, Viercowwod, Katanec – Lombardo, Pari, Cerezo, I. Bonetti (st 28′ Invernizzi) – Vialli (pts 10′ Buso), Mancini.
Le due squadre al momento dell’ingresso in campo [http://www.lasamp.net] |
Primo tempo
12′ punizione da fuori di Koeman, Pagliuca respinge.
17′ Mancini da destra mette in mezzo, Lombardo gira sul primo palo, palla fuori di un metro.
22′ corner di Mancini da destra, la difesa del Barcellona non riesce a liberare, ci prova Lombardo, Zubizarreta respinge. La Sampdoria sta crescendo dopo un avvio timido, partita equilibrata.
23′ contro-riposta del Barcellona: Bakero apre a destra per Eusebio, cross in mezzo, colpo di testa ravvicinato di Stoichkov dopo uno stacco imperioso, Pagliuca devia in tuffo.
Secondo tempo
5′ slalom sontuoso in area di Salinas, che si fa largo tra alcuni difensori della Samp e calcia a mezza altezza, guizzo di Pagliuca che salva con una mano.
6′ ancora Barcellona pericoloso: Laudrup per Bakero, filtrante per Stoichkov, diagonale di sinistro, Pagliuca respinge e poi sventa ancora la minaccia portata da Eusebio.
14′ grande accelerazione sulla destra di Lombardo, che mette in mezzo un pallone splendido, Vialli brucia Koeman ma in scivolata manda alto solo davanti a Zubizarreta.
16′ contropiede micidiale del Barcellona. Meraviglioso lancio di Laudrup per Stoichkov, accelerazione bruciante e diagonale a pelo d’erba: palo pieno. Secondo tempo molto bello finora.
22′ verticalizzazione d Pari per Vialli, che resiste a Koeaman e calcia di destro, Zubizarreta respinge.
23′ altra occasione per la Samp, la più clamorosa di tutte per i doriani: rinvio lungo di Pagliuca, Mancini smarca Vialli, che si presenta solo davanti a Zubizarreta e lo scavalca in pallonetto, il pallone esce di pochissimo sul palo lontano. Ripresa emozionante.
29′ Cerezo per Vialli, tocco indietro all’accorrente Viercowood, tiro di prima intenzione e palla fuori di un metro.
41′ iniziativa personale di Goikoetchea, che supera due avversari sulla destra e ci prova dal limite, Pagliuca c’è.
Primo tempo supplementare
6′ corner di Cerezo da destra, Mannini è solo in area, ma è mal coordinato e il suo colpo di testa finisce alto.
14′ cross da sinistra di Juan Carlos, Bakero calcia di punta, Pagliuca neutralizza.
Secondo tempo supplementare
6′ GOL BARCELLONA Punizione dubbia al limite per il Barcellona dopo un contrasto tra Eusebio e Invernizzi. Stoichkov tocca a Koeman, che scocca un proiettile a mezza altezza che sorprende Pagliuca sul suo palo e si infila in rete.
7′ Bakero lancia Stoichkov che calcia da posizione un po’ defilata, palla a lato.
8′ ancora Barcellona pericoloso, i blaugrana ora sono in fiducia e giocano con maggiore scioltezza: tentativo di Laudrup dal limite murato, ci riprova Stoichkov al volo, Pagliuca vola e salva in corner.
Koeman ha appena scagliato la punizione vincente [https://storiedicalcio.altervista.org] |
15′ contropiede del Barcellona, Koeman lancia Laudrup, che pesca Stoichkov sul secondo palo, l’attaccante bulgaro si allunga troppo il pallone e Pagliuca sventa in calcio d’angolo.
LE PAGELLE BARCELLONA
IL MIGLIORE KOEMAN 7,5: seconda Coppa Campioni vinta in carriera dopo quella al Psv nel 1988 e da grandissimo protagonista. È il regista principe di ogni azione del Barcellona e sopperisce con tempismo e senso del gioco a qualche sbavatura difensiva. Trascina di peso i suoi sul tetto d’Europa con la punizione magica che sbriciola la resistenza della Samp.
Stoichkov 7: non segna, ma gioca una grandissima partita. Si muove molto e non dà punti di riferimento ai difensori sampdoriani, rincula e riparte, e va più volte vicino al bersaglio grosso: ma quando non c’è Pagliuca a negargli la gioia del gol, ci pensa il palo a fermare il suo splendido diagonale in corsa.
Zubizarreta 6,5: forse stilisticamente non sempre perfetto, però efficace: mura i tentativi di Lombardo e Vialli e non corre mai rischi.
Laudrup 6: primo tempo decisamente in sordina, nella ripresa gode di maggiore libertà e piazza alcune giocate degne di nota.
Guardiola 5,5: nei primi 45 minuti ha in mano il controllo tecnico dell’incontro e ricorda un po’ il suo allievo Xavi per la precisione nei passaggi e la capacità di governare sempre le trame di gioco. Nella ripresa, forse a causa dell’aumento dei ritmi, sparisce gradatamente dai radar fino alla sostituzione.
LE PAGELLE SAMPDORIA
IL MIGLIORE VIERCOWOOD 7: giganteggia in mezzo all’area, respingendo qualsiasi insidia da terra o per via aerea. Marcatore solido e spietato, si alterna nel controllo di Stoichkov e Laudrup con ottimi risultati.
Lombardo 6,5: uno dei più positivi e gagliardi, conferma di essere uno stantuffo sulla fascia. Si impegna moltissimo e si rende protagonista di alcune accelerazioni davvero notevoli.
Pagliuca 6: effettua diverse parate importanti, alcune per nulla scontate, ma sul tiro di Koeman si fa sorprendere sul suo palo: chiaro, la conclusione del difensore olandese era molto potente e non era facile intuirla…
Cerezo 5,5: cresce con il passare dei minuti, gioca una partita preziosa, ma non è determinante. Sembra soffrire la qualità di palleggio dei centrocampisti avversari a cui non riesce mai veramente a prendere le misure.
Mancini 5,5: si illumina a tratti, ma è troppo poco e non riesce a fare la differenza. Calcia alto due punizioni potenzialmente molto interessanti, che sono un po’ lo specchio del suo match.
Vialli 4,5: ben contenuto dalla difesa spagnola, nella ripresa ha tre ghiotte opportunità: su una è bravo Zubizarreta, sulle altre due sono evidenti i suoi errori di mira. Finale decisamente da dimenticare.