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1991 Finale: Stella Rossa-Olympique Marsiglia 5-3 dcr (0-0)

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La Stella Rossa esulta: è campione d’Europa (www.wikipedia.it)

Dopo Liverpool-Real 1981, Steaua-Barcellona 1986 e Psv-Benfica 1988, al San Nicola di Bari va in onda un’altra finale di Coppa Campioni soporifera. Eppure tra Stella Rossa e Olympique Marsiglia c’erano tutte le premesse per assistere a un match spettacolare, alla luce dei valori in campo. A vincere alla fine sono i campioni di Yugoslavia che piegano gli avversari ai rigori: decisivo è l’errore di Amoros, ipnotizzato da Stojanovic. Ai punti avrebbe meritato qualcosa in più il Marsiglia, che ha tenuto quasi sempre in mano il pallino del gioco e ha avuto qualche occasione, mentre la Stella Rossa – contrariamente a quanto aveva fatto vedere contro il Bayern in semifinale – ha badato quasi unicamente a difendersi.

Stella Rossa: Stojanovic – Najdoski, Belodedici, Sabanadzovic, Marovic – Binic, Jugovic, Prosinecki, Mihajlovic – Savicevic (st 39′ Stosic), Pancev.
Olympique Marsiglia: Olmeta – Amoros, Boli, Mozer, Di Meco (sts 7′ Stojkovic) – Fournier (st 30′ Vercruysse), Casoni, Germain, Waddle – Pelé, Papin.
Primo tempo
11′ da Boli a Germain, cross da destra sul secondo palo, Papin stoppa da solo in area ma calcia fuori in diagonale. Meglio l’Olympique Marsiglia in questi primi minuti, i francesi hanno preso in mano il gioco, la Stella Rossa resta guardinga.
13′ ecco gli slavi: break per vie centrali di Savicevic, assist a destra per Binic, tiro in corsa e pallone sull’esterno della rete.
28′ scambio sulla destra Amoros-Fournier-Amoros, cross in mezzo, Stojanovic respinge, tentativo sulla ribattuta di Waddle, che virgola la conclusione e l’azione sfuma. Nel resto del primo tempo non succede più nulla di rilevante. Gara molto tattica e chiusa.
Una fase dell’incontro (https://storiedicalcio.altervista.org)

Secondo tempo

19′ Amoros scambia con Waddle e ci prova dal limite, Stojanovic c’è. Non cambia il copione dell’incontro: francesi con un possesso palla piuttosto sterile, yugoslavi chiusi in difesa.
32′ occasione d’oro per l’Olympique: cross di Papin da destra, Waddle di testa incorna sul secondo palo, pallone a lato di pochissimo. Il match continua a non decollare, ma globalmente meglio i francesi.
41′ prima conclusione della Stella Rossa nella ripresa con una punizione di Prosinecki che esce non di molto sul primo palo.
46′ ancora Olympique vicino al gol: cross di Amoros da destra, colpo di testa dal limite di Waddle, Stojanovic è sorpreso dalla traiettoria e il pallone sfila a lato di un soffio.
Primo tempo supplementare
14′ fallo di Najdoski su Papin sulla linea di fondo: Waddle scodella la punizione a centro area, Pelé virgola di testa, palla a lato.
Secondo tempo supplementare
Non succede nulla di rilevante e si va ai calci di rigore.
Rigori
Prosinecki (S): gol, tiro abbastanza centrale, ma Olmeta si tuffa e viene sorpreso. 1-0 STELLA ROSSA
Amoros (M): parato, Stojanovic si getta sulla sua destra e devia. 1-0 STELLA ROSSA
Binic (S): gol, palla nell’angolo destro a mezza altezza. 2-0 STELLA ROSSA
Casoni (M): gol, rigore simile a quello di Binic, pallone angolato a destra. 2-1 STELLA ROSSA
Belodedici (S): gol, palla nell’angolo basso a sinistra, Olmeta non ci arriva. 3-1 STELLA ROSSA
Papin (M): gol, tiro potente e angolato, impossibile da prendere. 3-2 STELLA ROSSA
Mihajlovic (S): gol, conclusione angolata a destra, Olmeta spiazzato. 4-2 STELLA ROSSA
Mozer (M): gol, tiro angolato. 4-3 STELLA ROSSA
Pancev (S): gol, palla nel “sette” a sinistra. 5-3 STELLA ROSSA
La Stella Rossa è campione d’Europa
Un’uscita di Stojanovic. Il portiere slavo è decisivo nei tiri dal dischetto
(www.wikipedia.it)

LE PAGELLE STELLA ROSSA

IL MIGLIORE STOJANOVIC 6,5: pur non effettuando interventi particolarmente complicati, a conti fatti risulta l’uomo decisivo. Perché neutralizza con un bel tuffo il rigore di Amoros nella lotteria finale e quello è il momento chiave della finale. Regala sempre sicurezza nelle uscite e nel piazzamento, a parte quando si fa sorprendere da un colpo di testa di Waddle al 91′ che esce di poco.
Belodedici 6,5: solito aplomb british nel gestire il traffico difensivo, solita bravura nei movimenti senza palla, risolve un paio di situazioni potenzialmente spinose giocando d’anticipo. Perfetto nella trasformazione del rigore.
Prosinecki 6: molto meno appariscente rispetto alla semifinale con il Bayern, tuttavia è l’unico centrocampista jugoslavo che tenta di governare il gioco con un minimo di disciplina tattico. Anche lui è freddo nella lotteria finale.
Pancev 6: poco servito, con la Stella Rossa che per quasi la totalità del match pensa solo a difendersi. Bravo a trasformare l’ultimo penalty, quello che dà ai suoi la Coppa Campioni.
Mihajlovic 5: Amoros lo mette costantemente in difficoltà sulla fascia e lui commette diversi errori anche in appoggi elementari. Giornata no.
Savicevic 5: era forse l’uomo più atteso dei suoi. Ma dopo uno spunto iniziale sparisce gradatamente dai radar non riuscendo più ad accendersi e viene sostituito.
LE PAGELLE OLYMPIQUE MARSIGLIA
IL MIGLIORE BOLI 6,5: con le buone e con le cattive tiene al minimo sindacale Pancev e si concede pure il lusso di qualche salita palla al piede. 
Papin 5,5: spazi intasati in area, è spesso costretto ad allargarsi e nelle vesti di uomo-assist serve alcuni bei palloni ai compagni. Impeccabile sul rigore. Peccato che si divori un gol nel primo tempo e dal futuro pallone d’oro ’91 in quell’occasione era lecito attendersi qualcosa di meglio.
Waddle 5,5: due buone chances di testa, ma non inquadra lo specchio: in una è sfortunato, nell’altra è un errore di mira che con il senno di poi costa carissimo.
Olmeta 5,5: non effettua parate. Il problema è che non lo fa nemmeno nei tiri dal dischetto, dimostrando una certa insicurezza e sbagliando sempre la tempistica e la direzione del tuffo.
Amoros 5,5: come intraprendenza e costanza di rendimento, è il migliore in campo. L’unico che in una partita spenta crea superiorità numerica sulla fascia, mettendo in crisi Mihajlovic. Le poche azioni temibili dei marsigliesi nascono dai suoi piedi. Peccato che sbagli il rigore che consegna la Coppa alla Stella Rossa.
Niccolò Mello

La sintesi del match

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