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1983 Finale: Amburgo-Juventus 1-0

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I giocatori dell’Amburgo con la Coppa
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Successo a sorpresa dell’Amburgo nella finale del 1983. La Juventus si presenta all’appuntamento da favorita, potendo contare su un nucleo di giocatori formidabile: sei campioni del mondo più due stranieri doc come Platini e Boniek. In campo, però, la squadra di Trapattoni non riesce mai a dare continuità e intensità alla propria manovra contro un Amburgo ottimamente organizzato. La Juve può recriminare per un rigore non dato su Platini, ma nel complesso la squadra tedesca merita assolutamente di vincere. Anzi: nel finale va due volte vicina al 2-0.


Amburgo: Stein – Kaltz, Hieronymus, Jakobs, Wehmeyer – Milewski, Groh, Rolff, Bastrup (st 10′ von Heesen) – Magath – Hrubesch.
Juventus: Zoff – Scirea – Gentile, Brio, Cabrini – Bonini, Tardelli, Boniek – Platini – Bettega, Rossi (st 10′ Marocchino).

Primo tempo
6′ Tardelli triangola con Bonini sulla destra, cross in mezzo, colpo di testa in tuffo di Bettega, Stein si allunga in modo prodigioso e riesce miracolosamente a deviare in angolo.

Zoff sorpreso dal tiro di Magath: è il gol-partita
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8′ GOL AMBURGO Kaltz sulla destra lascia a Grog, da questi a Magath sul centro-sinistra. Il centrocampista tedesco avanza, supera Bettega e dal vertice dell’area lascia partire un destro incredibile che scavalca Zoff e si infila nell’angolo alto opposto.
13′ Tardelli rischia un rigore atterrando Groh sul limite sinistro dell’area. Punizione di Jagath, palla sull’altro lato a Kaltz, diagonale a pelo d’erba, Boniek salva sulla linea. Juventus scossa, Amburgo pimpante.
18′ cross di Gentile dalla trequarti destra, colpo di testa di Platini, Stein si accartoccia e blocca a terra.
20′ cross di Bonini da destra, Hieronymus allontana di testa, tentativo al volo di Cabrini, Stein devia con un grande colpo di reni. La Juventus adesso prova a salire di colpi.
22′ scambio al limite Magath-Hrubesch-Magath, tiro di quest’ultimo: alto.
25′ Tardelli per Rossi che segna, ma è l’attaccante è nettamente in fuorigioco e l’arbitro annulla.
32′ Magath per Milewski, filtrante per Rolff che realizza sull’uscita di Zoff, ma anche in questo caso è fuorigioco.

Secondo tempo
6′ azione insistita della Juventus nella metàcampo dell’Amburgo, conclusa da Cabrini con un violento sinistro da fuori, Stein si tuffa e devia in angolo.
13′ fiammata dell’Amburgo con una sventola di Magath da fuori alta di pochissimo.
18′ Tardelli per Bonini sulla destra, traversone lungo, Bettega lascia sfilare per Boniek che si coordina dal vertice sinistro dell’area e lascia partire una bordata tremenda: alta.
28′ Bonini pesca in area Platini con un pallonetto morbido, il campione francese elude l’intervento di Stein, ma il portiere tedesco gli frana addosso. Ci sarebbero gli estremi per il rigore, ma l’arbitro non interviene nonostante le furenti proteste dei giocatori bianconeri.
32′ triangolo Groh-Rolff-Groh, che entra in area e calcia di potenza, Zoff respinge. La Juventus appare un po’ sfiduciata, Amburgo in controllo.
37′ tedeschi ancora vicinissimi al colpo del ko: da Kaltz a Groh, palla in area per von Heesen, che con un colpo di tacco smarca Magath solo davanti a Zoff. Il tiro del centrocampista tedesco però stavolta è fuori bersaglio.

Magath, incontenibile [https://storiedicalcio.altervista.org]

LE PAGELLE AMBURGO
IL MIGLIORE MAGATH 7,5: per oltre un’ora dà lezioni di calcio, poi cala e nel finale si divora anche la possibile doppietta. Resta però una prestazione enorme, la sua, contro una Juventus sulla carta più forte. E resta soprattutto la perla del gol, un destro di rara bellezza e precisione che fa secco Zoff.
Groh 7: assist del gol a parte, è un propulsore inesauribile. Corre per due e non si risparmia mai, entrando in quasi tutte le azioni migliori dei tedeschi. Motorino.
Kaltz 7: altro elemento di assoluto livello di questa squadra. Dinamismo, buona tecnica e padronanza dei propri mezzi. Solo Boniek, con un intervento sulla linea gli nega la gioia del gol.
Stein 6,5: quando chiamato in causa risponde presente. Forse poco aggraziato esteticamente, però estremamente efficace.
Milewski 6,5: gran lavoro di sacrificio sulla fascia, brillante soprattutto nei primi 45 minuti.

LE PAGELLE JUVENTUS
IL MIGLIORE BONIEK 6,5: un po’ pasticcione nel primo tempo, però ha il merito di salvare un gol sulla linea. Nella ripresa cresce decisamente di colpi, è l’unico che prova a cambiare passo, mettendoci grinta e corsa.
Cabrini 6,5: uno dei più positivi e uno dei pochi che prova a calciare verso la porta di Stein. Difende, crossa e spinge con profitto. Cala un po’ nel finale.
Scirea 6: qualche sbavatura in difesa, rischia di provocare un rigore per un fallo da dietro nei primi minuti. Poi si riassesta e non commette errori gravi. Sempre utile quando sale senza palla dettando il passaggio ai compagni per provare a dare manforte all’azione offensiva.
Platini 5: arretra spesso in difesa per prendere palla e organizzare il gioco, ma non riesce mai ad accendere la luce sul fronte offensivo, anche perché la difesa dell’Amburgo lo raddoppia sistematicamente. Il rigore su di lui era netto, ma è l’unico lampo in una serata davvero grigia.
Rossi 5: il peggiore della Juve senza dubbio. Stretto nella morsa della difesa tedesca, vaga per il fronte offensivo senza riuscire a trovare spiragli e Trapattoni a inizio secondo tempo lo toglie.

Niccolò Mello

Gli highlights dell’incontro

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