Immagine di copertina: Lucien Laurent, il primo marcatore di sempre ai Mondiali
Grandi fuoriclasse ma anche eroi per caso, illustri sconosciuti o celebri per quell’unica prodezza. Un modo come un altro per entrare nella storia del calcio.
Oppure un modo speciale di scriverla perché, inutile negarlo o girarci attorno, i Mondiali sono solo una parte della storia del calcio, ma è quella più importante.
Un gol in Coppa del Mondo ti regala l’immortalità …
In questa rubrica celebriamo dunque i calciatori che, per primi, hanno ‘aperto le danze’ in ogni singola edizione dei Mondiali e le nostre storie hanno inizio da Montevideo, dove tutto è nato quasi un secolo fa.
Era il 13 luglio del 1930…
1930
Lucien Laurent, l’operaio che scrisse la storia

Quando era ancora in vita, chiesero spesso a Lucien Laurent cosa provasse nell’aver segnato un gol tanto storico e la sua risposta era sempre la stessa: ‘Io ho semplicemente fatto un gol, come potevo immaginare allora che sarebbe entrato nella storia’.
Difficile per un calciatore semiprofessionista, in effetti, quale era Laurent. Un titi parisien, aveva 23 anni quando venne convocato nella nazionale francese che avrebbe preso parte alla prima edizione dei Mondiali in Uruguay. Nel 1930 si era appena trasferito dal Cercle Athletique de Paris al Sochaux, club fondato dai proprietari della Peugeot. E per lui che lavorava come operaio nella casa automobilistica sarebbe stato più facile in questo modo giocare anche a calcio.
Il 13 luglio la Francia scese in campo contro il Messico e al minuto 19 Laurent sbloccò la partita con un bel destro al volo. I francesi vinceranno 4-1, giusto per avere l’illusione di poter dare una gioia a Jules Rimet che quel torneo lo aveva fortemente voluto, ma perdendo le successive partite con Argentina e Cile torneranno a casa dopo il primo turno. Laurent tra l’altro fu costretto a lasciare il campo nel match contro l’Argentina dopo un duro scontro con Luisito Monti e saltò l’ultima gara del girone contro i cileni.
In nazionale giocherà fino al 1935 per un totale di dieci partite e due gol, verrà convocato per l’edizione successiva dei Mondiali del 1934 ma non scenderà mai in campo, infortunato anche in quella circostanza.
Lucien Laurent giocherà fino al 1946 militando, tra le altre, anche con Rennes, Strasburgo e Tolosa, ultima maglia indossata quella del Besancon dove tra l’altro avrebbe intrapreso per un po’ anche la carriera di allenatore, prima di aprire una birreria. Muore nel 2005, all’età di 98 anni.
1934
Ernesto Belis, chi era costui?

Facciamo un salto avanti di quattro anni, siamo nel 1934, Mondiale italiano disputato in pieno regime fascista. Sarò più colloquiale e meno storica anche perché mi sono imbattuta in una di quelle storie di cui si sa davvero poco: l’autore del primo gol nella rassegna iridiata del 1934 è infatti un autentico carneade.
Attraverso una ricerca ho trovato il nome di un calciatore argentino, Ernesto Belis. Fu lui dopo 3′ dall’inizio della partita a sbloccare la sfida tra Argentina e Svezia disputata a Bologna il 27 maggio del 1934 e poi vinta dagli svedesi per 3-2.
Questa partita è l’unica della sua carriera con la maglia dell’albiceleste. Belis nel 1934 giocava con i Defensores de Belgrano, nella sua scheda si legge che fu sia attaccante che difensore, c’è una data di nascita ma non una data di morte.. scomparso nell’oblio della storia?
Così sono andata anche a cercare l’elenco dei convocati dell’Argentina del 1934, possibile che nessuno dei nomi mi dica nulla? Non che sia una esperta del calcio dell’anteguerra, ma parliamo di una nazionale argentina che solo quattro anni prima aveva disputato una finale mondiale? Possibile, pertanto, che nessuno di questi nomi sia noto alle cronache calcistiche internazionali dell’epoca?
Di questa Argentina del 1934, poi, nessuno giocava nelle squadre tradizionalmente più forti.
La storia dice che, in effetti, fu una nazionale ‘raccogliticcia’, senza i migliori calciatori argentini. I club più forti avevano costituito una Lega professionisti che non venne riconosciuta dalla Fifa e pertanto queste squadre non avevano alcun diritto di fornire i propri calciatori alla nazionale. Per cui la selezione del 1934 venne costituita interamente da calciatori di squadre minori che non avevano aderito alla Lega suddetta.
Ernesto Belis, chi era costui? Un nome su un tabellino e una vecchia foto.
1938
Jupp Gauchel, pioniere dei bomber di Germania

Non era certamente un illustre sconosciuto l’autore del primo gol dei Mondiali francesi del 1938. Parliamo di uno degli attaccanti tedeschi più prolifici con la maglia della nazionale, autore di 13 reti in appena 16 partite. Josef Jupp Gauchel avrebbe gonfiato la prima rete nella terza edizione di Coppa del mondo il 4 giugno del 1938 al Parco dei Principi di Parigi, Germania-Svizzera la gara in questione terminata in parità , 1-1 dopo i tempi supplementari. Risultato che avrebbe dato vita a uno spareggio, cinque giorni dopo, vinto 4-2 dalla Svizzera.
Gauchel militava in Germania con il Neuendorf, club di Coblenza che era anche la sua città natale dove, tra l’altro, dopo la sua morte avvenuta a soli 46 anni nel 1963 gli verrà intitolata anche una via. Con la maglia della nazionale aveva disputato anche le Olimpiadi di Berlino del 1936. La sua carriera internazionale si concluse nel 1942, come quella di tanti altri calciatori, per l’aggravarsi della situazione bellica. Alla fine delle ostilità avrebbe ripreso a calciare un pallone e lo avrebbe fatto fino al 1952, sempre con la squadra della sua città . Prima dello scoppio del conflitto lavorava in un’enoteca e, successivamente, venne assunto dalla Lotteria Sportiva Statale della Renania-Palatinato dove lavorerà fino alla sua prematura scomparsa a causa di un infarto.
1 – Continua