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Champions League, ritorno quarti: Atletico Madrid-Manchester City 0-0

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Immagine di copertina: scampato pericolo per i giocatori del City, che possono esultare [Getty Images]

Esistono partite che terminano zero a zero e che ciononostante ti lasciano con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo a causa della loro intensità: il quarto di finale di ritorno giocato in un Wanda Metropolitano che straripa di tifosi fa parte di quella cerchia ristretta di pareggi a reti inviolate eppure, a modo loro, memorabili. Se il primo tempo rispecchia un po’ la gara d’andata e ne segue il canovaccio, per quanto gli spagnoli giochino più alti e azzardino qualche iniziativa in più rispetto a quanto visto in Inghilterra (ma l’unica occasione pulita la costruiscono gli ospiti), la ripresa vede invece i ruoli delle due squadre ribaltarsi completamente: i madrileni pescano nel carniere del cholismo più puro, alzano il baricentro e mettono a lungo in difficoltà dei Citiziens irriconoscibili, probabilmente fiaccati dalla super-sfida di domenica con il Liverpool (non è un caso se Klopp ha lasciato in panchina la metà dei titolari) e praticamente incapaci anche solo di abbozzare un’azione manovrata.

Nel secondo tempo, il pressing dei Colchoneros diventa asfissiante e ci sono almeno un paio di occasioni nitide, su tutte la fucilata del minuto 112 che costringe Ederson agli straordinari. Nel complesso delle due gare, gli inglesi si sono dimostrati una squadra superiore e approdano giustamente alle semifinali, ma nel secondo tempo di ieri sera non c’è stata gara e un City rabberciato e totalmente sulle gambe ha dovuto snaturarsi e chiudersi in trincea per portare a casa il risultato.

Il tabellino

ATLETICO MADRID-MANCHESTER CITY 0-0
Atletico Madrid (3-5-2):
 Oblak; Savic, Felipe, Reinildo Mandava; Llorente, Koke (69′ De Paul), Kondogbia, Lemar (82′ Suarez), Lodi (70′ Correa); Joao Felix (82′ Cunha), Griezmann (69′ Carrasco). All.: Simeone.
Manchester City (4-3-3): Ederson; Walker (74′ Ake), Stones, Laporte, Cancelo; De Bruyne (65′ Sterling), Rodri, Gundogan; Mahrez, Foden, Bernardo Silva (80′ Fernandinho). All.: Guardiola.

Rissa dopo il “rosso” a Felipe

Le pagelle

ATLETICO MADRID

IL MIGLIORE Renan Lodi 7: in Brasile se ne intendono di laterali difensivi e il terzino sinistro del Cholo è un giocatore di gamba e qualità che farà molto comodo anche alla nazionale brasiliana.

Kongdonbia 6,5: partita di grande sacrificio per il mediano centrafricano, che specie nel primo tempo intercetta qualunque cosa arrivi dalle sue parti e nella ripresa carbura ulteriormente, mettendo in difficoltà i dirimpettai del Manchester City.

Lemar 6,5: giocatore di qualità, rapido di piedi e di cervello, disputa un’ottima gara e contribuisce alla creazione di numerose situazioni di potenziale pericolo per gli ospiti.

Savic 6,5: in difesa è un muro invalicabile, eccede un po’ nel cholismo, o meglio nella sua versione sporca e cattiva, e nel finale contribuisce a una rissa che alla fine si rivela controproducente per i suoi.

João Félix 6,5: talento superiore, nel primo tempo gioca in completa solitudine e ciononostante crea qualche grattacapo alla difesa avversaria; nella ripresa fa il suo e viene tolto forse nel momento sbagliato.

MANCHESTER CITY

IL MIGLIORE Stones 7: centrale inglese quasi vecchio stampo, che fa leva sulla forza fisica e sulle abilità nel gioco aereo. Nella ripresa è il perno del City e credo meriti di essere premiato come il migliore in campo.

Ederson 6,5: sempre attento, bravo nelle uscite e decisivo negli ultimi istanti della gara, si conferma un gran bel portiere.

Cancelo 6: la media tra un primo tempo di qualità, in cui come di consueto gioca da splendida mezzala a tutto campo, e un secondo tempo imbronciato e di sofferenza, in cui combina qualche pasticcio.

De Bruyne 5,5: non è al meglio e un po’ si vede, è macchinoso e riesce solo in un paio di occasioni a confezionare giocate da vero De Bruyne.

Bernardo Silva 5: è stato a lungo l’uomo più degli azzurri di Guardiola nel corso della stagione, ieri sera però è stato a lungo ai margini del gioco e non ha costruito nulla di rilevante.

Mahrez 6,5: ha il vizio di essere un po’ un veneziano (n.d.r., uno che prova sempre ad andare in porta da solo superando tutti gli avversari), ma inventa un paio di giocate da applausi e mette spesso in difficoltà il marcatore e la retroguardia spagnola.

Gli highlights dell’incontro

L’altra partita

LIVERPOOL-BENFICA 3-3
Marcatori:
pt 21′ Konaté (L), 31′ Pedro Gonçalves (B); st 10′, 20′ Firmino (L), 28′ Jaremchuk (B), 36′ Nunez (B).
Pareggio spettacolare a Liverpool: i Reds, forti del 3-1 dell’andata, gestiscono con relativa tranquillità e la qualificazione non è mai veramente in discussione nonostante qualche errore difensivo che potrebbe portare i portoghesi in vantaggio. La squadra di Klopp va sull’1-0 e poi sul 3-1. Da segnalare la doppietta del redivivo Firmino, ma anche l’acuto del sempre più convincente attaccante uruguaiano Nunez, un classe ’99 in gol sia all’andata sia al ritorno contro il Liverpool e di cui sentiremo ancora parlare.

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