La Spagna corona il suo torneo-capolavoro con un successo meritato e sul campo molto più largo e indiscutibile di quanto non racconti il sofferto 2-1 finale. Gli spagnoli del 2024, in termini di superiorità tecnica e di squadra sugli avversari, hanno rievocato i loro connazionali di sedici anni fa, superando a mio avviso quelli visti in Ucraina e Polonia dodici anni fa.
Questa Spagna non ha sbagliato praticamente nulla, e solo contro i tedeschi ha chiesto un piccolo aiuto alla buona sorte: anche ieri sera ha iniziato la partita controllando il pallone con una semplicità disarmante e dopo, il gol del vantaggio, arrivato peraltro subito dopo l’uscita dal campo del totem Rodri, avrebbe potuto dilagare: i suoi scambi sullo stretto sono stati poesia e solo una certa imprecisione sotto porta le ha impedito di chiudere la partita.
Il neoentrato Palmer, un po’ against all odds, come dicono proprio in Inghilterra, ha pareggiato il vantaggio di Nico Williams con un gol spettacolare, un sinistro dalla distanza che ha colto Unai Simon impreparato. Poco male: la Spagna, confermando di essere anche una squadra di carattere oltre che spettacolare, ha ripreso rapidamente in mano le redini della partita e con il subentrante Mikel Oyarzabal ha trovato a pochi minuti dal termine il gol del 2-1.
Si chiude così con un successo ampio e indiscutibile un campionato europeo dai buoni contenuti tecnici, che ha visto primeggiare sotto ogni profilo gli spagnoli e il loro calcio che mette la tecnica al primo posto. Per l’Inghilterra, lo scantinato delle delusioni si è arricchito di un ulteriore trofeo, e gli anni senza un singolo titolo internazionale sono diventati 58.
Il tabellino
SPAGNA-INGHILTERRA 2-1
Marcatori: st 2′ Williams (S), 28′ Palmer (I), 41′ Oyarzabal.
Spagna (4-3-3): Unai Simon; Carvajal, Le Normand (st 38′ Nacho), Laporte, Cucurella; Dani Olmo, Rodri (st 1′ Zubimendi), Fabian Ruiz; Yamal (st 44′ Merino), Morata (st 22′ Oyarzabal), Williams. Ct. De La Fuente.
Inghilterra (3-4-2-1): Pickford; Walker, Stones, Guehi; Saka, Mainoo (st 25′ Palmer), Rice, Shaw; Foden (st 44′ Toney), Bellingham; Kane (st 16′ Watkins). Ct. Southgate.
Le pagelle
SPAGNA
Il migliore DANI OLMO 8
Non è facile votare il migliore nella spumeggiante combriccola spagnola, ma sommando tutto credo che anche ieri sera Olmo possa essersi guadagnato la corona di numero uno: non ce ne voglia Pedri, protagonista di uno splendido europeo finché è stato in salute, ma Olmo è stato ancora più decisivo sotto porta e ieri ha addomesticato e servito innumerevoli palloni ai compagni, partecipando ad almeno quattro azioni-spettacolo. Il salvataggio sulla linea di porta gli vale poi almeno mezzo punto in più.
Lamine Yamal 7,5: il primo tempo poco brillante mi aveva indotto a credere che anche il bambino prodigio, per una volta, stesse sentendo il peso della pressione. Mi sbagliavo: nella ripresa Yamal ha carburato, ha inventato il quarto assist del suo fantastico europeo e ha lasciato gli spettatori a bocca aperta con un paio di neymarate da mani nei capelli, sfiorando il raddoppio.
Nico Williams 7: ennesima prestazione di spessore per il basco, che attacca ripetutamente Walker nell’uno contro uno e segna il gol dell’uno a zero.
Carvajal 6,5: uno dei leader della squadra gioca una partita impeccabile in entrambe le fasi e si conferma, se mai ce ne fosse ancora bisogno, uno dei migliori laterali destri del pianeta.
Oyarzabal 6,5: il voto è tutto un premio al gol da centravanti puro con cui decide l’Europeo.
Cucurella 6: il folcloristico laterale aveva iniziato il torneo alla grande e l’ha chiuso meno bene, soffrendo in numerose occasioni e commettendo un grave errore sul gol inglese, ma si è fatto perdonare con l’assist per il 2-1.
INGHILTERRA
Il migliore: PICKFORD 7
Merito dell’estremo difensore se l’Inghilterra resta in partita fino all’ultimo. A mio avviso, con margine il migliore dei suoi
Bellingham 6,5: protagonista di una girata e di un paio di colpi da campione, ha sempre il vizio di apparire “bolso”, cosa incredibile per un ventenne, e di restare a lungo ai margini del gioco. Ciononostante, lo premiamo con un voto positivo perché autore di alcune giocate da Bellingham.
Palmer 6,5: anche nel suo caso, il voto è il doveroso riconoscimento per il gol del pareggio.
Kane 5: una delle delusioni della serata e a mio parere anche dell’Europeo. Nel complesso, Harry si salva per alcuni gol pesanti, ma ieri è stato a lungo avulso dalla manovra e non si è letteralmente mai reso pericoloso.
Saka 5: valgono per lui le stesse considerazioni dedicate a Kane.
Walker 5: poco brillante in fase offensiva e protagonista suo malgrado dei due gol spagnoli. Per Kyle, una finale da dimenticare.
Articolo a cura di FRANCESCO BUFFOLI e TOMMASO CIUTI