Immagine di copertina: Watkins esulta dopo il gol
È dunque Spagna-Inghilterra la finale di questi Europei e detta così sembra anche logica, persino preannunciata almeno a metà. E invece gli inglesi ci arrivano con l’ennesima gara dal fiato corto, l’ennesima partita dalle mille incompiute e vinta all’ultimo istante in rimonta. E se pensiamo che contro gli orange, almeno nella prima parte di gara, si è vista la migliore edizione recente di Stones e compagni…
Un primo tempo frizzante, forse il più divertente per capovolgimenti di fronte di questi Europei, ripropone quell’Inghilterra che tutti si aspettavano ma che non avevano ancora visto e un’Olanda pragmatica e umile come la Lavandaia di Vermeer. Un primo tempo che rimette, in qualche modo, le cose a posto dalla parte bianca, con il Foden che conosciamo e che ha sbattuto la sua classe contro il palo, contro le mani di un ottimo Verbruggen e i tacchetti sulla linea di un sontuoso Dumfries, con Walker e Trippier a martellare in fascia e Rice a ringhiare in mezzo.
Un primo tempo a suo modo però salomonico con gli inglesi molto più attivi e anche più pericolosi, ma con la parte arancione della sfida capace di rompere l’equilibrio con una saetta da fuori di Simmons non intercettata da un Pickford troppo piccolo. La sfida viene subito riequilibrata da una varata poco comprensibile che punisce un contrasto, onesto e a palla già partita, tra Dumfries e Kane in area, con il penalty spedito nell’angolo dallo stesso centravanti del Bayern.
Re Salomone distribuisce anche i legni di questo tempo bello e promettente con il solito Dumfries (sempre lui!) che pizzica la traversa replicando a Foden. Il pareggio spumeggiante al riposo promette appunto scintille, ma è invece il prologo, esattamente come tra Spagna e Francia, di una ripresa noiosa e bloccata. Alcune stelle si spengono, altre vengono sostituite, altre ancora non si accendono mai, come Bellingham e Gakpo. Non succede quasi nulla fino al 90’ quando Watkins si gira e fulmina, al primo cuoio toccato, De Vrij e Verbruggen e regala ai suoi la più attesa, ma anche la più folle delle finali.
Il tabellino
Inghilterra-Olanda 2-1
Marcatori: pt 7′ Simmons (O), 18′ Kane rig. (I); st 45′ Watkins.
Inghilterra (3-4-2-1): Pickford; Walker, Stones, Guehi; Saka (st 46′ Gallagher), Mainoo (st 46′ Konsa), Rice, Trippier (st 1′ Shaw); Foden (st 36′ Palmer), Bellingham; Kane (st 36′ Watkins dall’81’). Ct: Southgate.
Olanda (4-2-3-1): Verbruggen; Dumfries (st 46′ Zirkzee), De Vrij, Van Dijk, Ake; Rejinders, Schouten; Malen (st 1′ Weghorst), Simmons (st 46′ Brobbies), Gakpo; Depay (pt 34′ Veerman). Ct: Koeman.
Arbitro: Zwayer (D).
Le pagelle
INGHILTERRA
Il migliore: FODEN 7,5
Domina il primo tempo, quando le squadre giocano a viso aperto e a superarsi. Sparisce nella ripresa come tanti, quando Koeman irrobustisce la mediana e blocca, di fatto, quasi ogni iniziativa. Ciò non gli impedisce di lanciare Walker in area con un tocco geniale, ma il servizio successivo dell’esterno del Pep per il gol di Saka è vanificato da un offside millimetrico.
Watkins 7
Entra per Kane e qualche tifoso inglese chiama il 118 per il ricovero coatto di Southgate, già reo del cambio Trippier/Shaw, veramente assurdo, e di quello tra Foden e Palmer. Dieci minuti da far rimpiangere Scamacca e poi la freccia per il paradiso, come Joselu. Almeno fino a domenica…
Trippier 7
È un voto di stima, di merito per un primo tempo più che dignitoso e di protesta contro un allenatore, a mio parere, molto poco attento quanto molto fortunato.
Mainoo 7
È la sorpresa di questa Inghilterra. Gioca, corre, costruisce e distrugge nella due fasi con una grinta degna anche di miglior causa. Quando, nel secondo tempo, gli olandesi tentano di riaccendere un ritmo che avevano spento con furbizia, è il più lesto dei suoi a fiutare la trappola.
Saka 6,5
Anche lui gioca 45’ di livello per poi finire nella ragnatela di Ake & Company. Ha però il merito di coprire in difesa se necessario e di spendere perfino qualche prezioso fallo.
Bellingham 5
C’è predestinato e predestinato. Ieri ne ho ammirato uno di fatto, stasera ho visto quello di nome, quello che non è mai la serata giusta, che forse la prossima… Per carità, bellissima e fondamentale la rovesciata contro la Slovacchia, ma tutte le volte che lo vedo mi dico: tutto qui?
OLANDA
Il migliore: SIMMONS 7
Al di là del gol, bello ma il cui tiro, checché ne dicano telecronisti professionisti, è tutt’altro che angolato, questo falso piccoletto è sgusciante sia tecnicamente che tatticamente. È lui che tiene in apprensione la difesa inglese più dei celebrati compagni.
Dumfries 7
Anche per lui un voto alto che sarebbe stato ancora migliore senza la pecca del rigore su Kane. Rigore generoso e che punisce un intervento onesto, ma che di fatto raddrizza la gara agli inglesi. Nel secondo tempo sparisce come quasi tutti.
Schouten 6
A mio avviso, giocasse mediano invece che mezzala, l’Olanda ne guadagnerebbe.
De Vrij 6
Fino al 90’, giuro, pensavo fosse il migliore in campo in assoluto. Stavo per dargli un 8,5 avendo il centrale interista messo la museruola a tutti quelli che si aggiravano dalle sue parti, Kane, Foden, Bellingham. Poi… ecco il suo errore ormai tipico quanto sempre inaspettato: quello con Giruod che si gira nel derby, con il compagno orange Depay in Atletico Inter… Insomma, un incubo ricorrente.
Gakpo 5
Un fantasma nella rete di Walker.
Rejinders 5
È anche ordinato quando governa la palla e avanza, ma quando spedisce la boccia al compagno è un disastro di misura e di direzione.