Immagine di copertina: capitan Facchetti esulta con la coppa
L’Italia è campione d’Europa. La Jugoslavia si arrende 2-0 nella ripetizione della finale. La prima era terminata 1-1 per effetto delle reti di Dzajic e Domenghini. Non essendo ancora previsti supplementari e rigori, una settimana dopo le due finaliste tornano in campo a Roma per decidere chi sarà la terza regina del continente dopo Urss e Spagna. Gli azzurri padroni di casa giocano meglio sotto ogni punto di vista, al cospetto di una Jugoslavia piuttosto spenta, e meritano il successo.
Italia: Zoff – Burgnich, Salvadore, Guarneri, Facchetti – Rosato – Domenghini, De Sisti, Mazzola – Anastasi, Riva.
Jugoslavia: Pantelic – Fazlagic, Paunovic, Holler, Damjanovic – Pavlovic, Acimovic, Trivic – Hosic, Musemic, Dzajic.
Primo tempo
9′ punizione sulla trequarti di Rosato, colpo di testa di Riva per Anastasi, che in mezza girata manda fuori di pochissimo.
12′ sinistro violento di Riva da fuori, Pantelic si distende e devia in angolo. Attacca l’Italia in queste prime fasi.
13′ GOL ITALIA Conclusione di Domenghini da lontano, Riva intercetta appena dentro l’area e batte Pantelic con un sinistro imparabile rasoterra.
18′ Jugoslavia vicinissima al pareggio: colpo di testa in tuffo, nell’area piccola, di Musemic, la palla esce di un niente alla sinistra di Zoff.
22′ De Sisti triangola con Riva e calcia dal limite, Pantelic c’è.
30′ Anastasi apre a sinistra per Mazzola, che avanza e crossa sul secondo palo, colpo di testa di Riva che schiaccia a terra, grandioso intervento di Pantelic, che devia in angolo.
31′ break della Jugoslavia, conclusione di Trivic non fortissima, Zoff neutralizza.
32′ GOL ITALIA Scambio Domenghini-De Sisti, palla ad Anastasi, che al limite dell’area si alza la palla e con una semi volèe splendida infila l’angolino a mezza altezza. Gol di pregevole fattura.
Secondo tempo
7′ diagonale da destra di Fazlagic, Zoff devia in angolo. Match a ritmi più bassi adesso.
10′ Riva si guadagna una punizione sulla trequarti. Batte Mazzola, che scodella un bel pallone in area, colpo di testa di Riva, la palla esce di un soffio.
16′ ci prova ancora Fazlagic da destra, Zoff blocca.
25′ punizione di Mazzola, Pantelic abbranca in presa, ma non trattiene, Anastasi risolve una mischia e segna. Il gol viene però annullato per fuorigioco dell’attaccante italiano.
31′ lungo lancio di Mazzola, uscita avventurosa di Pantelic che perde ancora il pallone, Riva in spaccata non riesce a inquadrare la porta.
32′ Zoff si oppone a Dzajic da distanza ravvicinata dopo un’azione manovrata anche se un po’ lenta degli jugoslavi. L’Italia rischia poco ad ogni modo e sembra poter controllare abbastanza agevolmente la situazione.
34′ lancio di Guarneri per Mazzola, che serve l’accorrente Facchetti, tiro in corsa con l’esterno, para Pantelic.
41′ Riva si procura una punizione dal limite, missile di Domenghini, la palla esce non di molto.
LE PAGELLE ITALIA
IL MIGLIORE RIVA 7: simbolo del trionfo. Apre le danze con un guizzo da grande opportunista, lotta come un leone in prima linea senza farsi intimorire dalla fisicità dei difensori jugoslavi, si procura falli e apre spazi. Va anche vicino più volte alla personale doppietta.
Mazzola 7: disputa una grande finale. Onnipresente, in coppia con l’ottimo De Sisti governa il gioco a centrocampo, confermando di essere un elemento duttile e un regista che sa ripiegare e dare manforte anche in fase di non possesso.
Anastasi 7: una giornata da ricordare anche per lui. Ottima intesa con Riva, realizza il 2-0 con una conclusione meravigliosa che corona un pregevole gesto tecnico.
Domenghini 6,5: qualche errore di appoggio, ma anche tanta corsa e tantissimo spirito di sacrificio. Mette lo zampino in entrambi i gol azzurri. Probabilmente il migliore come rendimento dell’Italia nella fase finale dell’Europeo: lo ricorda anche il telecronista Nando Martellini.
Difesa italiana 6,5: impenetrabile, concede poco o nulla alle punte avversarie e bada al sodo.
LE PAGELLE YUGOSLAVIA
IL MIGLIORE FAZLAGIC 6,5: cresce con il passare dei minuti e disputa una ripresa coraggiosa, spesso all’arrembaggio. Gioca terzino destro, ma è il più pericoloso dei suoi con conclusioni velenose dalla distanza.
Damjanovic 6,5: prestazione solida e convincente anche per l’altro terzino. Ottimo in fase di spinta, si propone sempre sulla fascia, ma anche per vie centrali, nel tentativo di dare maggiore consistenza a una manovra jugoslavia piuttosto sterile.
Dzajic 5,5: qualche spunto interessante, ma non trova il modo di lasciare il segno e mettere in difficoltà la difesa azzurra come aveva fatto nella prima finale.
Acimovic 5: il motore del gioco jugoslavo appare spento e privo di energie. Non riesce a dare ordine né sostanza alla manovra, perdendo nettamente il duello con i centrocampisti italiani.