Immagine di copertina: Coman esulta dopo il gol
Come nella finale di Champions League 2020, il PSG perde contro il Bayern Monaco a causa del gol dell’ex Kingsley Coman, parigino di nascita e di svezzamento calcistico. Non è stata una partita elettrizzante, a tratti è stato persino soporifera. I bavaresi hanno tenuto in mano il pallino del gioco per larga parte della partita, cercando fraseggi di “guardioliana” memoria, ma che per mancanza di ritmo e precisione non si sono mai realmente concretizzati. I padroni di casa invece provavano a difendere bassi, per poi colpire in ripartenza, ma gli errori in fase d’appoggio, la poca brillantezza dei singoli e la confusione nei tempi delle giocate hanno reso tutto troppo difficile, in un periodo davvero molto negativo, in primis come risultati (terza sconfitta di fila, quinta nel solo 2023), in secundis dal punto di vista del gioco e della brillantezza. Dopo un primo tempo in cui l’occasione più nitida è arrivata con un destro da fuori di Kimmich e qualche spunto di Coman e Musiala, i bavaresi hanno trovato il meritato vantaggio con il piattone destro dello stesso Coman su cross dalla sinistra di Davies (con Donnarumma non incolpevole) e avrebbe potuto anche raddoppiare se il portiere campano non avesse prima deviato sulla traversa la conclusione di Choupo-Moting ispirato da Musiala e poi respinto il colpo di testa di Pavard.
Solo l’ingresso di Kylian Mbappè – che ha avuto sul piede il pallone del pari: Sommer in uscita ha salvato come ha potuto – ha scosso il PSG dal torpore, che avvolgeva Messi e soprattutto Neymar: al fuoriclasse francese è stato annullato un gol per un fuorigioco di pochi centimetri – a proposito: ha senso questa nuova regola? Oppure è il caso di tornare alla famosa “valutazione della luce”, come suggeriva qualche giorno fa Massimiliano Allegri? Ai posteri l’ardua sentenza – ma la sua entrata in partita è coincisa non a caso con il momento migliore dei parigini, che hanno sfiorato il pareggio con Vitinha (tiro centrale) e soprattutto con Messi, la cui conclusione a botta sicura è stata murata da Pavard (espulso nei minuti finali per un brutto fallo sul fenomeno argentino). In Germania la squadra per centrare la qualificazione dovrà ripartire dall’ultimo quarto d’ora, con i suoi tre tenori al meglio. E se non sarà così si rinnoveranno i processi su giocatori, mercato e dirigenza, anche se come al solito a pagare sarà l’allenatore, perfetto capro espiatorio per tutte le occasioni – da anni ripetiamo che il PSG è un’accozzaglia di invididualità, che non è una squadra coesa, che ha troppi galli nel pollaio, ma tutto ciò dipende solo da chi la allena? Tuchel, Pochettino, Galtier perseverano nel medesimo errore?
Il tabellino
PSG-BAYERN MONACO 0-1
MARCATORE: st 8′ Coman.
PSG (4-4-2): Donnarumma; Hakimi (dal 1′ st Kimpembe), Sergio Ramos, Marquinhos, Nuno Mendes; Zaire-Emery (dal 12′ st Fabian Ruiz), Danilo (dal 30′ st Vitinha), Verratti, Soler (dal 12′ st Mbappé); Messi, Neymar. A disposizione: Rico, Letellier, Kimpembe, Mbappé, Fabian Ruiz, Bernat, Vitinha, Pembele, Bitshiabu, Gharbi, Ekitike. All. Galtier.
BAYERN MONACO (4-2-3-1): Sommer; Pavard, De Ligt, Upamecano, Joao Cancelo (dal 1′ st Davies); Kimmich, Goretzka; Sané (dal 45′ st Stanisic), Musiala (dal 42′ st Gravenberch), Coman; Choupo-Moting (dal 31′ st Muller). A disposizione: Ulreich, Schenk, Gnabry, Davies, Sarr, Blind, Muller, Gravenberch, Tel, Stanisic, Ibrahimovic. All. Nagelsmann.
Le pagelle
PSG
IL MIGLIORE Sergio Ramos 6,5 Sprazzi del vecchio SR4, guida la difesa con maestria e personalità, ed è autore di un paio di interventi fondamentali nel primo tempo.
Nuno Mendes 6,5 A sorpresa, tra i migliori dei suoi. Sulla fascia sinistra è padrone ed è autore di almeno tre iniziative offensive pericolose, inclusa quella del gol annullato per un’inezia. Mezzo punto in meno per l’errore di posizione sul gol di Coman, che decide la partita, ed è un peccato perché la prestazione è stata positiva.
Mbappé 6 Poteva fare di meglio nell’occasione avuta contro Sommer in uscita disperata, ma è indiscutibile che il suo ingresso cambia l’andazzo della partita e resuscita una squadra spenta. Non è al massimo della condizione, ma gli bastano un paio di accelerazioni e qualche spunto per fare tremare i bavaresi. Avrebbe anche segnato il gol del pari, ma l’occhio elettronico della VAR è spietato. Le speranze di riscossa al ritorno passeranno senza alcun dubbio da lui
Donnarumma 6 D’accordo, sul gol bavarese commette una sbavatura importante, ma sarebbe ingeneroso non ricordarsi delle altre volte in cui ha salvato il risultato, una tra tutti l’intervento che devia sulla traversa il destro di Choupo Moting evitando il 2-0. Vedo il bicchiere mezzo pieno e lo premio con la sufficienza, anche perché tra i problemi del PSG in questo momento sono davvero altri.
Messi 5,5 La classe e la pulizia nel trattare il pallone è eterna, ma la Pulce gioca per larga parte sotto ritmo e i giri del motore sono bassi. I lampi sono pochi, e i palloni persi sono invece troppi per i suoi standard abituali. Si accende nel finale, quando gli viene anche murato il tiro del pareggio, ma per uno come lui è davvero troppo poco.
Neymar 5 Qualche timido ricamo, ma poco altro. Tanto nervosismo, una quantità industriale di palle perse e mal sfruttate e una generale sensazione di annebbiamento fisico e mentale, dentro la quale sembra essersi perduto. Dall’eliminazione del mondiale in avanti sembra essere precipitato in una sconcertante involuzione.
BAYERN MONACO
IL MIGLIORE Coman 7 Corsi e ricorsi storici, direbbe Gianbattista Vico. Come nella finale del 2020, segna il gol vittoria ed è autore di diversi spunti a sinistra che mandano in crisi Hakimi e creano scompiglio.
De Ligt 6,5 È autore di una grande partita in fase difensiva che disinnesca le punte parigine, al netto di qualche intervento irruento che avrebbe potuto evitare. Va un po’ in sofferenza nel finale così come il compagno di reparto Pavard (espulso), ma tutto sommato va bene così.
Kimmich 6,5 È il solito faro in mezzo al campo, qualche apertura di pura classe, senza bisogno di strafare.
Musiala 6 si accende a lampi, ma quando lo fa è un giocatore superiore. La cosa più bella della sua partita è quello spunto sulla fascia destra che avvicina il Bayern al raddoppio. Deve trovare continuità, anche all’interno della partita stessa, ma il tempo lavorerà a suo favore.
Cancelo 5,5 È costantemente proiettato in avanti, liberato da compiti difensivi, ma non fa sempre fa la cosa giusta. Non è ancora il giocatore che vedevamo un anno fa. Nagelsmann lo toglie dopo un tempo.