Immagine di copertina: De Bruyne ha appena scoccato il suo diagonale, Oblak a terra non ha scampo
Come era logico prevedere l’Atletico Madrid fa soffrire a lungo il Manchester City e lo costringe a una partita dura, tattica, di pura strategia. Il leit motiv della partita era chiaro fin dalla vigilia: possesso palla e dominio del campo da parte del City; densità difensiva, compattezza con linee di difesa e centrocampo molto vicine e tutti dietro la linea della palla da parte dell’Atletico Madrid. Due modi opposti di giocare, specchio di due modi opposti di vedere il calcio degli allenatori, Guardiola e Simeone.
Il City fatica molto a sfondare e produrre fluidità di gioco e occasioni. Guardiola sembra non riuscire a trovare le giuste contro misure alla partita ultra difensiva e organizzata di Simeone, ma pesca dal cilindro – a metà della ripresa – Phil Foden: il giovane attaccante inglese regala ai suoi quel pizzico di imprevedibilità e brillantezza che prima era mancato, fornisce a De Bruyne un pallone magico per il gol-partita e dà vita ad altre accelerazioni e numeri che mettono i brividi alla difesa dei colchoneros.
Gara intensa, agonistica ma corretta, con animi un po’ tesi nel finale. Per il City una boccata d’ossigeno importante anche in vista del ritorno, quando l’Atletico sarà costretto a vincere e a giocare una partita che non è nelle proprie corde: non è detto però che Simeone scelga di impostare una gara diversa dal solito, sperando in qualche giocata risolutiva in fase di ripartenza, anche perché l’allenatore argentino sa che se lascerà più campo e più spazi al City potrebbe essergli fatale.
Il tabellino
MANCHESTER CITY-ATLETICO MADRID 1-0
Marcatore: st 25′ De Bruyne.
Manchester City (4-3-3): Ederson – Cancelo, Stones, Laporte, Aké – De Bruyne, Rodri, Gundogan (st 23′ Grealish) – Mahrez (st 23′ Foden), Bernardo Silva, Sterling (st 23′ Gabriel Jesus). A disp.: Elgan-Riley, Fernandino, Carson, Steffen, Mbete, Zinchenko. All. Guardiola.
Atletico Madrid (5-3-2): Oblak – Vrsaljko, Savic, Felipe, Reinildo, Renan Lodi – Llorente (st 15′ De Paul), Koke (st 15′ Cunha), Kondogbia – Griezmann (st 15′ Correa), Joao Felix (st 36′ Lemar). A disp.: Lecomte, Gomez, Wass, Camara, Serrano, Suarez, Hermoso. All. Simeone.
Le pagelle
MANCHESTER CITY
IL MIGLIORE FODEN 7
Entra e cambia volto al match, rompendo la resistenza difensiva dell’Atletico. Accelerazioni e ricami con l’esterno, splendida l’imbucata per De Bruyne che vale la vittoria e, forse, una fetta decisiva del discorso di qualificazione. Maturo?
De Bruyne 6,5
Galleggia per larghi tratti, incapace di trovare la chiave giusta per penetrare l’arcigna resistenza colchonera. Ringrazia Foden per il diagonale vincente che lo sblocca anche mentalmente. Prima rete della stagione per lui in Champions dopo la tonnellata di perle determinanti in Premier.
Aké 6,5
Forse il più puntuale e continuo dei quattro dietro, anche se il meno noto. Controlla con grande autorevolezza la corsia mancina e sbroglia situazioni spinose. La conferma che Guardiola ha una rosa ampia e di qualità.
Mahrez-Sterling 5
Molto attesi, ma vengono disinnescati dalla difesa del Cholo e non trovano mai lo spiraglio giusto. Malino anche Bernardo Silva (5,5). Bocciato il tridente iniziale proposto da Guardiola.
ATLETICO MADRID
IL MIGLIORE KONDOGBIA 6,5
Sembra un altro giocatore rispetto agli anni interisti. O forse l’Inter non lo ha capito sino in fondo, chissà. Perno centrale degli spagnoli, recupera, imposta, si inserisce. Molto solido.
Savic 6
Sempre bravo e concentrato, leader difensivo di un Atletico che si conferma formazione difensiva, arcigna e dura.
Joao Felix 5,5
Tenta qualche guizzo, ma la serata per chi gioca in attacco è difficile in casa Atletico. Avrà più occasioni (e fortuna) al ritorno?
Griezmann 5
Poco servito, ma fa anche poco per mettersi in luce. Prestazione decisamente incolore rispetto alla precedente trasferta di Manchester – sponda United – in cui si era sacrificato in un decisivo lavoro tattico.
L’altra partita
BENFICA-LIVERPOOL 1-3
Marcatori: pt 17′ Konaté (L), 34′ Mané (L); st 4′ Nunez (B), 42′ Diaz (L).
Il Liverpool ha un piede e mezzo in semifinale, forse anche quasi due. Troppo divario rispetto al Benfica che già aveva sorpreso tutti eliminando il favorito Ajax. Reds avanti 2-0 nel primo tempo. Nunez illude i padroni di casa all’alba del secondo tempo, ma gli inglesi chiudono i conti con Diaz nel finale. Il ritorno sarà una formalità?