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Intercontinentale 1989: Milan-Atletico Nacional Medellin 1-0 dts

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Immagine di copertina: Baresi e Costacurta con la Coppa [storiedicalcio.altervista.org]

Zona, tatticismo, gioco corto, fuorigioco sistematico e pochissime emozioni: la finale Intercontinentale 1989 tra il Milan di Sacchi e il Nacional di Maturana è un inno al calcio scientifico e collettivo tra due maestri del genere. Il risultato è un match di grande intensità e movimento, ma con un numero davvero risicato di tiri in porta e occasioni. Il Milan ai punti combina qualcosa in più in termini di pericolosità offensiva e merita la vittoria con una rete di Evani su punizione quando manca un minuto ai calci di rigore.

Milan: Galli – Tassotti, Baresi, Costacurta, Maldini – Donadoni, Fuser (st 20′ Evani), Rijkaard, Ancelotti- Massaro (st 25′ Simone), van Basten.
Nacional: Higuita – Herrera, Escobar, Cassiani, Gomez – Arango (st 1′ Restredo), Perez, Alvarez, Garcia, Trellez – Arboleda (st 1′ Usuriaga).

Primo tempo
3′ Donadoni, lanciato sulla destra, salta Higuita, ma in posizione troppo decentrata e il portiere colombiano riesce a rinvenire sul fantasista del Milan e abbrancare il pallone.
6′ punizione per l’Atletico Nacional dal limite: batte Garcia, conclusione deviata dalla barriera, palla fuori di poco.
39′ van Basten innesca Ancelotti, che calcia debolmente, Higuita respinge. Match di un tatticismo imbarazzante: squadre corte, possesso palla prolungato e trappola del fuorigioco a go-go. Lo spettacolo offensivo è pari allo zero.
40′ Ancelotti restituisce il favore e serve nello spazio van Basten, che si libera di un avversario al limite ma spara fuori.

Secondo tempo
8′ Maldini ci prova da lontanissimo dal lato sinistro, Higuita blocca in due tempi. Il Milan ci sta provando un po’ di più in questi primi minuti della ripresa, ma il Nacional è organizzatissimo e non concede spazi.
28′ tentativo da fuori di Evani, Higuita si salva con il brivido ancora in due tempi.
45′ triangolo van Basten-Rijkaard-van Basten, che entra in area e prova a calciare, ma sbatte sul muro di Higuita.

Rijkaard e van Basten a contrasto con Alvarez [foto di Masahide Tomikoshi]

Primo tempo supplementare
Nessuna azione degna di nota

Secondo tempo supplementare
2′ punizione per il Milan quasi dal limite per un fallo su Simone: tiro di Donadoni, alto.
4′ il Milan ora sta crescendo, cross di Maldini da sinistra, la difesa colombiana respinge, saetta improvvisa di van Basten, palla fuori di pochissimo. E’ finora la miglior occasione della partita.
13′ GOL MILAN Rijkaard per van Basten, che viene steso al limite. Punizione di Evani che aggira la barriera e si infila sul primo palo sorprendendo Higuita. Decisiva la lieve deviazione di un difensore colombiano appostato in barriera.

La punizione vincente di Evani

LE PAGELLE MILAN
IL MIGLIORE EVANI 6,5: in un match così bloccato e povero di guizzi, inevitabile premiare l’autore dell’unico gol. La sua punizione liftata sorprende la difesa colombiana e regala al Milan il titolo mondiale.
van Basten 6,5: reattivo e incisivo e contro una difesa organizzata e in un match così asfittico è un grande merito. Sue le rare iniziative interessanti del Milan sul fronte offensivo, va vicino al gol in particolare nel secondo tempo supplementare quando una sua velenosa conclusione esce di pochissimo. Si procura con caparbietà il fallo da cui nasce la punizione vincente di Evani.
Rijkaard 6,5: come un diesel carbura nel secondo tempo dominando a centrocampo e gestendo una quantità industriale di palloni. Polmone e cervello del gioco rossonero.
Difesa del Milan 6: il quartetto difensivo non corre particolari rischi contro una squadra che bada soprattutto alla gestione lenta dei ritmi.

LE PAGELLE MEDELLIN
IL MIGLIORE ALVAREZ 6,5: la folta chioma bruna non lo fa passare inosservato. E’ il metronomo del gioco colombiano e anche un ottimo recuperatore di palloni. Prova gagliarda e di sostanza.
Escobar 6,5: a 21 anni gioca già con la calma e il piglio del veterano, governando con autorevolezza il reparto arretrato.
Higuita 5,5: qualche uscita spettacolare, attento in un’uscita e bravo a respingere i rari affondi del Milan. Ma sulla punizione di Evani la barriera non è disposta benissimo e lui è totalmente sull’altro palo…
Usuriaga 5,5: l’attaccante colombiano più temuto e bomber principe della squadra entra nel secondo tempo, ma non lascia grandi tracce.

La sintesi del match

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