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Champions League, il bilancio della prima fase: Bayern, Liverpool e Ajax show, disfatta Barcellona

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Immagine di copertina: i giocatori del Bayern Monaco festeggiano la loro vittoria contro il Barcellona [www.eurosport.it]

Si è conclusa la prima fase della Champions League.
Abbiamo deciso per l’occasione di tracciare un bilancio delle sei giornate del girone iniziale.
Ecco le classifiche complete.

GIRONE A: Manchester City 12; Psg 11; Lipsia 7; Brugge 4.
Manchester City e Psg agli ottavi; Lipsia in Europa League
GIRONE B: Liverpool 18; Atletico Madrid 7; Porto 6; Milan 4.
Liverpool e Atletico Madrid agli ottavi; Porto in Europa League
GIRONE C: Ajax 18; Sporting Lisbona, Borussia Dortmund 9; Besiktas 0.
Ajax e Sporting Lisbona agli ottavi; Borussia Dortmund in Europa League.
GIRONE D: Real Madrid 15; Inter 10; Sheriff 7; Shakthar Donetsk 2.
Real Madrid e Inter 10 agli ottavi; Sheriff in Europa League.
GIRONE E: Bayern Monaco 18; Benfica 8; Barcellona 7; Dinamo Kiev 1.
Bayern Monaco e Benfica agli ottavi; Barcellona in Europa League.
GIRONE F: Manchester United 11; Villareal 10; Atalanta 6; Young Boys 5.
Manchester United e Villareal agli ottavi; Atalanta in Europa League.
GIRONE G: Lilla 11; Salisburgo 10; Siviglia 6; Wolfsburg 5.
Lilla e Salisburgo agli ottavi; Siviglia in Europa League.
GIRONE H: Juventus 15; Chelsea 13; Zenit 5; Malmoe 1.
Juventus e Chelsea agli ottavi; Zenit in Europa League.

La conferma

Un rullo compressore. Così può essere descritto il Bayern Monaco, per la sua capacità di macinare risultati su risultati nelle ultime tre stagioni di Champions League. I campioni in carica in Germania, infatti, hanno dominato il proprio girone senza patemi d’animo, collezionando con facilità 6 vittorie su 6, per un bottino da 18 punti (raggiunto anche dal Liverpool di Klopp e dall’Ajax di ten Hag), segnando 22 gol e subendone appena 3. Con il suo Robert Lewandowski da 9 gol in 6 partite, i bavaresi si candidano per l’ennesima volta alla vittoria finale, potendo disporre di nuovo di un organico profondissimo e di un gioco magistrale portato avanti dalle idee del suo nuovo allenatore, Julian Nagelsmann. Il Bayern Monaco c’è.

La sorpresa

Dopo la splendida semifinale raggiunta nel 2019, ad irrompere di nuovo con prepotenza nella massima competizione europea è stato senza dubbio l’Ajax di ten Hag, che in un girone per nulla scontato è riuscito a fare all-in, raccogliendo 6 vittorie su 6 in un girone contro Borussia Dortmund, Sporting Lisbona e Besiktas, segnando 20 gol e subendone 5. Inoltre, ha trovato in Sébastien Haller un trascinatore di livello assoluto, con 10 gol in 6 partite che fanno di lui il capocannoniere della massima competizione europea, nonché in giovani molto interessanti come il brasiliano classe 2000 Anthony, autore di 2 gol e 5 assist in 5 partite. L’Ajax si sta rilanciando, con la sua tradizione eccezionale a livello di scouting, e chissà se sarà in grado di strapparsi altre soddisfazioni importanti.

La delusione

Intendiamoci, il declino del Barcellona ha radici ben più pregresse e di fatto il ciclo di vittorie dell’era Messi era già finito da anni, nonostante la Pulce fosse in grado di rimediare ai parziali limiti di una rosa a cartucce limitate. Eppure non ci saremmo mai aspettati di vedere un Barcellona in crisi così nera, incapace di risollevarsi nonostante l’arrivo di Xavi al posto di Ronald Koeman. La situazione è semplicemente catastrofica, per una squadra in totale ricostruzione che fatica in campionato come in Europa, ritrovandosi retrocessa in Europa League senza possibilità d’appello. A parlare in maniera chiara, chiarissima, del disastro blaugrana successivo all’addio di Messi sono senza dubbio gli appena 2 gol segnati in 6 partite, nonché la netta e umiliante sconfitta a Lisbona contro il Benfica per 3-0. Disastro.

Le italiane

I giocatori della Juventus festeggiano la loro vittoria casalinga contro il Malmö. [www.juventus.com]

La Juventus (7,5), nonostante l’umiliazione rimediata a Stamford Bridge per mano del Chelsea campione d’Europa in carica (un netto 4-0), è riuscita a massimizzare tutti gli altri risultati che aveva a disposizione, collezionando 15 punti dei 18 a disposizione e classificandosi come testa di serie in vista degli ottavi di finale, a seguito dell’inaspettato pareggio dei Blues contro lo Zenit in suolo russo.
L’Inter (7), dopo tre campagne consecutive deludenti in Champions League, è riuscita a sfatare quel maledetto tabù che la perseguitava nella fase a gironi della massima competizione europea. Grazie ai suoi 10 punti raccolti contro Sheriff Tiraspol e Shakhtar Donetsk, si è qualificata come seconda del proprio girone, dietro solo al Real Madrid di Carlo Ancelotti.
Il Milan (5), nonostante peccasse di inesperienza da parte dei suoi giocatori alla loro prima esperienza nella massima competizione europea, non è stato in grado brillare con continuità in un girone già tosto di suo con Liverpool, Atletico Madrid e Porto. Le splendide prestazioni contro l’Atletico Madrid non sono sufficienti per coprire quelle altrettanto deludenti contro il Porto, e con solo 5 punti raccolti il diavolo rossonero si ritrova escluso anche dall’Europa League.
L’Atalanta (5), a seguito di un deludente bottino di soli 6 punti (una sola vittoria) nel suo girone con Manchester United, Villarreal e Young Boys, è capitolato per 3-2 in casa contro il sottomarino giallo, palesando in maniera ancora più marcato i propri limiti nella gestione delle partite in questi tre mesi.

I protagonisti: Sébastien Haller e Robert Lewandowski

È stato difficile trovare un singolo protagonista di questa fase a gironi della UEFA Champions League, in quanto ci siamo ritrovati di fronte ad un vero e proprio bivio tra due giocatori che si sono distinti allo stesso modo di queste prime sei partite della massima competizione europea, ovvero Sébastien Haller e Robert Lewandowski, i due trascinatori rispettivamente di Ajax e Bayern Monaco verso il punteggio pieno nei propri gironi.

Sébastien Haller va celebrato per l’inevitabile effetto sorpresa legato al suo impressionante score realizzativo. Con i suoi 10 gol in 6 partite, infatti, non soltanto si è erto a massimo protagonista dell’Ajax nel dominio del suo girone, ma è anche e soprattutto stato in grado di sfiorare il record di gol da parte di un singolo giocatore nella fase a gironi della UEFA Champions League, ovvero gli 11 segnati da Cristiano Ronaldo nel 2015-2016, arrivandoci vicino di appena un’unità.

Dall’altro canto, Robert Lewandowski ha avuto l’ennesimo avvio roboante nella fase a gironi, segnando 9 gol in 6 partite e arrivando a quota 82 gol in 102 partite in carriera in Champions League, numeri da capogiro che confermano uno status ormai ben consolidato tra i più forti del pianeta. Ormai non fa più notizia…

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