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I dieci grandi momenti di Zinédine Zidane con la Francia

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Zinedine Yazid Zidane è stato uno dei giocatori più forti tra la seconda metà degli anni Novanta e la prima metà dei Duemila. Classe sopraffina, controllo di palla sontuoso, visione di gioco periferica e tempi di inserimento perfetti l’hanno reso il non plus ultra. Il pubblico internazionale inizia a notarlo quando trascina il Bordeaux alla finale di Coppa UEFA 1996 – Zizou disputò, tra tutte, una prestazione deluxe contro il Milan, i tifosi rossoneri quarantenni se la ricorderanno bene… -, per poi consacrarsi in Italia con la maglia della Juventus e finire in gloria con il Real Madrid, lasciando il sigillo in una finale di Champions League.

È però la nazionale francese l’habitat dove Zidane dà il meglio del meglio. Dal 1996 al 2006 disputa tutti e 6 i tornei (tre Europei e tre Mondiali) con i Galletti, regalando molto spesso prestazioni iconiche che sono entrate nella leggenda e che hanno sedimentato il suo mito. La connessione tra Zinedine Zidane e nazionale francese è totale e assoluto, un po’ come quella di Roberto Baggio con la nazionale italiana, o come Ronaldo con la maglia verde-oro.

I tre hanno tutti regalato magie e trionfi con la maglia dei rispettivi club, ma solitamente il primo impatto che abbiamo quando pensiamo a loro è quando hanno avuto addosso la maglia della propria nazione, in quei tornei dove le gare a disposizione sono poche, in cui gli automatismi del gioco non sono eseguibili e perfezionabili con la stessa costanza e lo stesso tempo a disposizione che si ha nei club, dove il mondo ti guarda e dove le vittorie (ma anche le sconfitte) sono ancora più amplificate.

Vediamo quindi le dieci prestazioni più iconiche di Zizou con i Bleus, tra Mondiali, Europei, e non solo.

10. Italia-Francia 2-2, Torneo di Francia 1997

In quell’estate 1997 la Francia ospitava un torneo amichevole di lusso, con Brasile, Italia, Inghilterra, oltre alla squadra padrona di casa, che si sfidavano in un girone all’italiana. Il Torneo di Francia era un aperitivo, un test generale per il mondiale che si sarebbe svolto l’anno successivo, e fu un torneo spettacolare. Nell’ultima partita, quella tra Francia-Italia, Zidane sfoderò una grande prestazione, fatta di gol (stupendo l’inserimento e il destro sul palo più vicino), tocchi, assist e un costante dominio a centrocampo che mandò gli azzurri in sofferenza e in una fattuale inferiorità numerica in mezzo al campo. L’Italia si salvò in extremis dalla sconfitta con un rigore di Alessandro Del Piero, che in quel torneo era nella sua versione migliore in azzurro, ma il dominio francese e di Zizou è stato netto. Un segnale per Francia ’98.

9. Francia-Repubblica Ceca 2-2, Amichevole 1994

Che il rapporto tra Zidane e la nazionale fosse nato sotto una buona stella, è sufficiente vedere il suo debutto, il 17 agosto 1994. La Francia di Jacquet, alla ricerca di una svolta dopo la tragedia della mancata qualificazione ai mondiali del 1994 negli Stati Uniti, soccombe 2-0 contro la Repubblica Ceca, quando l’allenatore a mezzora dalla fine fa entrare Zizou, 22enne talentino del Bordeaux. Prima fece esplodere un portentoso sinistro da fuori dopo aver fatto fuori un paio d’avversari, poi incornò di testa da calcio d’angolo, agguantando da solo il pareggio. Chi ben comincia è a metà dell’opera. Curiosità: anche Michel Platini debuttò contro la Cecoslovacchia e il risultato finale fu analogo. Le Roi però segnò un solo gol. Quando si dice “superare il maestro…”

Doppietta al debutto in nazionale. Quando si nasce sotto una buona stella…

8. Francia-Norvegia 3-3, Amichevole 1998

Prestazione meno conosciuta ai più, anche perché si tratta di un’amichevole, ma gara che gli appassionati di Zizou devono assolutamente conoscere. Due delle avversarie dell’Italia di Cesare Maldini al mondiale estivo si sfidarono a marzo e il risultato fu un pirotecnico 3-3. La prestazione di Zidane fu eccelsa, specialmente nel secondo tempo dove salì in cattedra e mise in mostra il meglio del suo repertorio. La gemma pura fu tuttavia il gol: lancio dalle retrovie, primo controllo, due tocchi con la suola per superare l’avversario e tocco morbido a scavalcare Grodas in uscita. Probabilmente il gol esteticamente più lussuoso della sua carriera in nazionale.

Controllo, doppio tocco con la suola e pallonetto. Uno dei gol più belli della carriera.

7. Francia-Inghilterra 2-1, Gironi Gruppo B degli Europei 2004

Gli Europei del 2004 si rivelarono un clamoroso flop per la Francia, che non riuscì ad andare oltre i quarti di finale contro la Grecia futura vincitrice del torneo, eppure Zidane lasciò un bagliore accecante anche in quel torneo, nella prima partita del girone B contro l’Inghilterra. I britannici trovarono il vantaggio con un colpo di testa di Frank Lampard e sbagliarono il raddoppio su rigore con Barthez che neutralizzò il tiro a mezza altezza di David Beckham. Zizou ribaltò la storia: magistrale punizione dal limite dell’area che si insaccò alla destra del portiere e glaciale calcio di rigore dal dischetto nei minuti di recupero.

Zidane batte James dal dischetto per il 2-1 definitivo, sotto lo sguardo di un attonito David Beckham. Sorpasso completato

6. Francia-Spagna 2-1, quarti di finale degli Europei 2000

Credo che Euro 2000 sia il miglior torneo di Zinedine Zidane come qualità e continuità assoluta. Anche se il pallone d’Oro a fine anno andò a Luis Figo – altro grande protagonista della manifestazione – il numero 21 della Juventus venne premiato come giocatore del torneo. Inanellò prestazioni maiuscole in serie, mostrando una dominanza tecnica e fisica tale da prendersi la scena. La partita con la Spagna fu una prima “prova del 9” e rimase in bilico fino ai secondi finali, quando Raùl sparò alle stelle il rigore del pareggio. Il gol vittoria fu di Djorkaeff che con un destro sul primo palo sigillò il nuovo vantaggio transalpino. Mendieta, in precedenza, aveva pareggiato su rigore, rispondendo ad un calcio di punizione sopraffino di Zidane: un destro morbido a scavalcare la barriera, che si infilò sotto l’incrocio dei pali. E lo show di Zizou non era ancora finito…

5. Francia-Spagna 3-1, ottavi di finale del Mondiale 2006

Nei mondiali tedeschi del 2006, la Francia si qualificò agli ottavi di finale per il rotto della cuffia, dopo un girone – composto da Svizzera, Togo e Corea del Sud – che le creò più grattacapi di quanto si potesse immaginare. Uno spento Zidane giocò contro Svizzera e Corea, saltando l’ultima partita contro il Togo per somma d’ammonizioni. Sembrava il triste epilogo di un giocatore ormai normalizzato, che non a caso prima del mondiale aveva annunciato il ritiro al termine della manifestazione. Una volta cominciate le gare ad eliminazione diretta, dove non sono più ammessi passi falsi, Zidane tornò a fiorire e a regalare gli ultimi accecanti bagliori della sua carriera. Tirato a lucido contro la Spagna, tornò ad incantare le platee con una continuità mostruosa all’interno dei 90 minuti di partita, tant’è che il gol del 3-1 – quel dribbling concluso con un destro chirurgico sul palo più vicino – fu solo il sigillo di una partita dove Zidane tornò ad essere il fuoriclasse nelle sue giornate migliori.

4. Francia-Portogallo 2-1, semifinale degli Europei 2000

Di questa partita, si ricorda il magnifico stop di petto al volo di Zizou.

Quel magnifico gesto tecnico fu solo una delle perle della gigantesca collana di magie del fuoriclasse transalpino: strappi palla al piede, dribbling ubriacanti, aperture, tocchi sontuosi ad eludere il pressing lusitano con la stessa naturalezza e nonchalance che l’ha sempre contraddistinto. Non poteva che essere lui a timbrare dal dischetto al 117’ il Golden gol che proiettò la Francia in finale.

Un gesto etereo e artistico, diventato uno dei momenti più iconici dell’europeo di Zizou

3. Italia-Francia 1-1 (6-4 dcr), finale del Mondiale 2006

Va bene, l’immagine trasmessa ai posteri della finale di Berlino è di uno Zidane che, dopo l’espulsione per la vergognosa testata a Marco Materazzi, abbandona il campo (e il calcio) voltando le spalle alla coppa del mondo.

Eppure il francese stava facendo l’ennesimo capolavoro della sua carriera, dopo una seconda parte del torneo da applausi a scena aperta: aveva avuto il coraggio di battere il miglior Buffon dal dischetto con rigore “a pallonetto”, segnando il gol del vantaggio nella sua seconda finale mondiale della sua carriera. Aveva dispensato perle ai compagni, ergendosi come faro in mezzo al campo, nonostante la marcatura asfissiante di un indemoniato Gattuso. Aveva anche costretto Gigi Buffon alla parata decisiva quando scaraventò la palla sotto la traversa con un tremendo colpo di testa su cross dalla destra. Il gesto indegno con cui ha chiuso la partita e la carriera non può oscurare una grande prestazione, nel momento più alto della storia di un calciatore: la finale di Coppa del Mondo.

2. Francia-Brasile 1-0, quarti di finale del Mondiale 2006

Semplicemente la partita perfetta. Contro il Brasile superfavorito di Ronaldinho, Kakà, Ronaldo e Adriano, il Maestro dipinge calcio d’alta scuola per tutta la durata della partita. Le sue giocate avevano il gusto del cibo più raffinato della cucina francese, classe e bellezza allo stato puro, di fronte alla squadra favorita del mondiale, che – secondo i pronostici del tempo – avrebbe dovuto scrivere la storia del calcio, trascinata da un Ronaldinho al vertice della carriera. Il Gaucho però fu completamente annichilito dai tocchi, dai tempi, dai dribbling e dalla maestosità di Zizou, che calciò anche la punizione-assist per il tap in vincente di Henry, ma – di fronte ad una prestazione deluxe così – è solo un dettaglio.

1. Francia-Brasile 3-0, finale del Mondiale 1998

Segnare una doppietta in finale di Coppa del Mondo contro il Brasile nello stadio più importante della nazione è tutto dire, credo che non si possa esigere di meglio. Due testate fotocopia piegarono la squadra verde-oro, già tramortita dal misterioso malessere che colpì Ronaldo poche ore prima del match, e sigillarono a lettere fiammanti nel cielo di Parigi il nome di Zinedine Zidane, che terminò un mondiale in crescendo nel migliore dei modi, dopo le polemiche del girone – dovute alla sua meritata espulsione per un fallo di reazione contro un giocatore dell’Arabia Saudita. A seguito di questa gloriosa notte allo Stage De France, il francese vinse a fine anno il pallone d’oro.

L’eroe della finale del Mondiale 1998 è Zinedine Zidane, che con una doppietta piega il Brasile e regala alla Francia la sua prima storica Coppa del Mondo.

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