Il Chelsea è campione d’Europa. Nella finalissima di Oporto ha sconfitto 1-0 il favorito Manchester City con un gol di Havertz al 43′ del primo tempo. Un successo meritato della formazione di Thomas Tuchel. Per il Chelsea è la seconda vittoria in Champions dopo il trionfo del 2012. Guardiola mastica amaro: dal suo addio al Barcellona non è più riuscito a sollevare la Coppa dalle grandi orecchie.
L’analisi
di Gabriele Gilli
Sino ad oggi, Pep Guardiola non aveva perso una singola finale internazionale nella sua splendida e rivoluzionaria carriera. Infatti, in 8 sfide, era riuscito a collezionare esattamente 8 successi. Di conseguenza, ai nastri di partenza, il suo Manchester City sembrava avere il favore dei pronostici.
Però, come si sa, pochi sport al Mondo sanno essere imprevedibili come il calcio e il Chelsea di Thomas Tuchel è riuscito a fare un vero e proprio colpaccio ai danni della banda di Guardiola. Con una prova tattica semplicemente encomiabile, il tecnico tedesco è stato in grado di mettere a nudo le debolezze psicologiche e tattiche del Manchester City, che ha pagato a caro prezzo l’inesperienza di alcuni suoi giocatori, oltre che le scelte di Guardiola.
Infatti, il tecnico spagnolo è apparso impotente al cospetto di Tuchel, a causa di un centrocampo fin troppo leggero e orfano di interdizione, oltre che della discutibile scelta di inserire Sterling tra i titolari. Inoltre, è stato tradito dal suo giocatore migliore, Kevin De Bruyne, autore di una prova abbastanza incolore.
Per il Chelsea questa è la seconda Champions League della sua storia, nonché il primo successo per una generazione di futuri campioni come Mason Mount e Kai Havertz che in questa stagione hanno saputo prendersi la scena come dei veri e propri veterani e che molto probabilmente continueranno a fare parlare di sé negli anni a venire.
Infine, questa è stata la Champions League di N’Golo Kanté, che anche oggi ha confermato di essere uno dei centrocampisti più forti e dominanti degli ultimi anni.
E chissà se questo gli basterà per candidarsi per il Pallone d’Oro…
La cronaca
di Niccolò Mello
Primo tempo
7′ lungo lancio di Ederson, taglio di Sterling che passa dietro a James, l’attaccante inglese è solo davanti a Mendy, ma il controllo non è ottimale e il portiere francese riesce a rifugiarsi in angolo. Primo brivido nel match.
9′ c’è anche il Chelsea. Combinazione Mount-Havertz dopo un errore di Stones, cross sotto porta per Werner che però manca completamente il controllo solo davanti a Ederson.
14′ altra azione di ripartenza micidiale del Chelsea. Mount va via a sinistra, cross basso per Werner, che calcia debolmente tra le braccia di Ederson.
15′ ancora chance per Werner che calcia da posizione defilata sull’esterno della rete. Ma c’è una deviazione di un giocatore del City: è corner. È ben messo in campo finora il Chelsea.
17′ altra azione in velocità dei Blues: Mount-Werner-Havertz, cross pennellato sul secondo palo, testa di Kanté ostacolato da Sterling: fuori.
27′ lampo del City, occasione per Foden su palla di De Bruyne, tiro in area rimpallato da Rudiger, Mendy blocca agevolmente.
30′ scatto di Walker a destra, che brucia l’erba, palla in mezzo, Mahrez non ci arriva per un niente. Cresce il City.
39′ momento difficile per il Chelsea: infortunio per Thiago Silva, che prova a stare in campo, ma non ce la fa ed è costretto a uscire: al suo posto entra il danese Christensen.
43′ GOL CHELSEA! Lancio meraviglioso da sinistra di un fantastico Mount che trova impreparata la difesa del City, Havertz si infila, salta Ederson e mette dentro. Vantaggio meritato dei Blues.
Secondo tempo
11′ Testa contro testa De Bruyne-Rudiger. Ha la peggio il giocatore belga, che resta a terra e deve uscire. Entra Gabriel Jesus. Per De Bruyne finale deludente.
22′ Gabriel Jesus in verticale per Foden, che accelera e serve in area sulla destra Mahrez, cross in mezzo, Azpilicueta salva in angolo in scivolata. Ci prova il City, ma il Chelsea si chiude benissimo finora. Secondo tempo molto meno emozionante.
28′ contropiede micidiale: Kanté per Pulisic, che libera Havertz, accelerazione e assist ancora a Pulisic, che entra in area, ma calcia fuori contratto da un difensore del City.
29′ Fernandinho verticalizza per Sterling, che mette in mezzo da fondo campo, Rudiger spazza anticipando Gabriel Jesus.
45′ Mischia nell’area del Chelsea, conclusione di Foden dai 6-7 metri rimpallata.
51′ Pazzesca conclusione con il destro di Mahrez in area: la palla sibila vicino alla traversa con Mendy immobile. È l’ultima occasione dell’incontro.
Il tabellino
Chelsea-Manchester City 1-0
Marcatori: pt 43′ Havertz.
Chelsea: (3-4-3): Mendy – Azpilicueta, Thiago Silva (pt 39′ Christensen), Rudiger – James, Kanté, Jorginho, Chilwell – Havertz, Werner (st 21′ Pulisic), Mount (st 35′ Kovacic). All. Tuchel.
Manchester City (4-3-3): Ederson – Walker, Dias, Stones, Zinchenko – Bernardo Silva (st 19′ Fernandinho), Gundogan, Foden – Mahrez, De Bruyne (st 12′ Gabriel Jesus), Sterling (st 32′ Aguero). All. Guardiola.
Le pagelle
Chelsea
di Gabriele Gilli
MENDY 6
Viene impegnato il giusto dagli attaccanti del Manchester City. Si fa però trovare pronto in occasione di un affondo di Sterling nel primo tempo, smanacciando in calcio d’angolo.
AZPILICUETA 7
Il capitano dei Blues, dopo 9 anni conditi da 404 presenze e svariati successi, si è fatto trovare pronto nella notte più importante della sua carriera. La sua prestazione difensiva è stata autoritaria come non mai e un suo intervento in scivolata ha salvato il suo Chelsea nel secondo tempo. Gladiatorio.
THIAGO SILVA 6
Stava disputando una partita tutto sommato buona, ma al minuto 38 è stato costretto ad uscire prematuramente dal campo. Avrebbe meritato, a 37 anni, di concludere in campo questa finale. Sfortunato.
Christensen (pt 39′) 6,5 Ha il compito ingrato di sostituire Thiago Silva a partita in corso. Riesce però a farsi trovare pronto, senza commettere grandi sbavature e contribuendo alla causa.
RÜDIGER 7
Con un grande senso della posizione copre gli spazi ed insieme ad Azpilicueta alza la diga nel secondo tempo. Löw nel mentre si sfrega le mani, consapevole di poter contare sulle sue prestazioni in vista dell’Europeo. Granitico.
JAMES 6
Si limita per gran parte della partita al compitino, in quanto i Citizens faticano ad affondare dalle sue parti. Non si scompone e dà il suo contributo alla causa dei Blues.
KANTÉ 8 (il migliore)
Sia in fase offensiva, che in fase difensiva, è stato l’uomo in più del Chelsea di Tuchel e ne ha incarnato l’essenza in ogni singolo possesso combattuto in mezzo al campo. La sua prestazione è stata semplicemente da film colossal, tra le migliori mai sfoderate da un mediano negli ultimi anni, e mette il punto esclamativo su una Champions League semplicemente monumentale da parte sua.
JORGINHO 6,5
La sua sapiente regia si conferma uno dei punti di forza del centrocampo della nazionale italiana in vista dell’Europeo. Soprattutto nel primo tempo, come gran parte del Chelsea, mette in mostra le sue qualità. Nel secondo tempo, invece, si limita alla gestione del traffico quando è necessario.
MOUNT 7,5
Come Kanté ha appena concluso una Champions League giocata a livelli semplicemente straordinari. Nel primo tempo è semplicemente inarrestabile e dai suoi piedi partono grandissima parte delle azioni del Chelsea. Inoltre, dal suo lancio millimetrico nasce il gol vittoria di Havertz. Ormai si sta consacrando tra i centrocampisti più forti in Europa.
Kovacic (st 35′) sv
CHILWELL 7
Dalle sue parti Mahrez fatica ad incidere. Inoltre, dà un grandissimo supporto a Mount sull’out di sinistra, in una partita che l’ha visto anche esibirsi in interventi difensivi di grandissimo spessore.
HAVERTZ 7,5
È una spina nel fianco costante tra le linee per il Manchester City ed è suo il gol decisivo per la seconda Champions League del Chelsea. Inoltre, crea di nuovo scompiglio nel secondo tempo, mandando in porta Pulisic per il potenziale 2-0.
WERNER 4,5
Conclude una stagione che, al netto di alcuni singoli exploit (vedasi il ritorno della semifinale contro il Real Madrid), è stata semplicemente da dimenticare. Non soltanto fatica a dialogare con i compagni, ma si divora una quantità considerevole di occasioni da gol, confermando un trend negativo che ha segnato la sua prima stagione nel Chelsea. Sciagurato.
Pulisic (st 21′) 5,5 Ha 25 minuti per mettersi in mostra, ma rischia di compromettere tutto quando si divora il gol del 2-0 che avrebbe chiuso la pratica. È il primo giocatore americano a scendere in campo in una finale di Champions League, ma in quella singola occasione avrebbe dovuto fare decisamente meglio).
ALL. TUCHEL 9
Mette la firma definitiva su un Capolavoro assoluto, vincendo una Champions League che a metà stagione sarebbe stata impronosticabile persino per il può ottimista dei tifosi del Chelsea. Annichilisce completamente un maestro come Guardiola, colpendolo nelle sue debolezze a centrocampo e scrivendo una pagina indelebile della sua carriera da allenatore. Semplicemente perfetto.
Manchester City
di Niccolò Mello
EDERSON 6
Attento tra i pali, non ha difficoltà a bloccare i tentativi inoffensivi di Werner. Può poco sul dribbling di Havertz.
WALKER 6,5 (il migliore)
Attento e solido in difesa, prova anche a spingere in avanti sulla corsia di destra. Non molla fino al 90′.
STONES 5
Soffre da subito i tagli e la verticalità dei giocatori del Chelsea e non si riprende più. Lento e compassato.
DIAS 6
Anche lui – il totem del City, l’uomo che ha innalzato il livello della difesa di Guardiola – vive una serata difficile. Ma rispetto a Stones sicuramente ha meno colpe e si salva con una classe superiore.
ZINCHENKO 5
La sua prestazione sarebbe anche sufficiente, ma ha sulla coscienza il gol di Havertz: è lui che non riesce a chiudere sul taglio del giocatore tedesco sul lancio di Mount. Errore pesantissimo.
GUNDOGAN 6
Uno dei pochi lucidi, ci prova fino all’ultimo. Pendolo davanti alla difesa, costretto a fare le due fasi e recupera anche qualche buon pallone.
BERNARDO SIVA 5
Gioca nei tre di centrocampo, ma si vede davvero pochissimo. Può poco contro la superiore fisicità dei centrocampisti avversari.
Fernandinho (st 19′) 6 Il frangiflutti che mancava in mezzo al campo, il suo ingresso dà più equilibrio alla manovra e nella fase iniziale del primo tempo soprattutto il City ne trae beneficio.
FODEN 4,5
Atteso al salto di qualità, si infrange contro la difesa del Chelsea. Anche lui malissimo nel primo tempo. Poi ci prova, ma non è aria.
MAHREZ 5
Primo tempo davvero abulico, nella ripresa prova a scuotersi facendo leva su una Champions eccellente sin qui giocata dall’esterno algerino. Ha la più grande occasione al 96′, ma il suo tiro volante termina fuori di un niente.
DE BRUYNE 4,5
Finale assolutamente da dimenticare per il belga. I giocatori del Chelsea lo arginano da subito e lui non si accende mai, commettendo anche diversi errori in appoggio. Costretto a uscire dopo 11 minuti della ripresa dopo uno scontro con Rudiger.
Gabriel Jesus (st 12′) 6 Guardiola lo inserisce per avere più sprint davanti. Qualcosa ottiene, ma non basta.
STERLING 5,5
Nel primo tempo è il più attivo dei suoi, buoni spunti palla al piede, vicino al gol. Nella ripresa si vede di meno.
Aguero (st 31′) sv
ALL. GUARDIOLA 4,5
Bocciatissimo, già nelle scelte iniziali. Si presenta senza incontristi ed è un errore che paga carissimo perché il Chelsea lo asfalta proprio con la fisicità e la forza atletica in mezzo. Paga anche il fatto che il City per vincere deve sempre giocare a mille: nelle giornate meno brillanti non ha il fuoriclasse che può cambiare la partita con un guizzo. È un grandissimo maestro di calcio, ma non può specchiarsi troppo nella bellezza fine a se stessa. Narciso.