Ci sarà di nuovo un derby inglese in una finale di Champions League, a quasi due anni dall’ultima volta. Thomas Tuchel e i suoi “ragazzi terribili” travolgono a Londra il Real Madrid di Zinedine Zidane con una prova perfetta e sostanziosa. Il 2-0 arriva al termine di una partita eccellente sia dal punto di vista difensivo, con la coppia Thiago Silva – Rudiger davvero impeccabile che concede solo le briciole agli spagnoli, sia in fase d’attacco, con i ragazzini blues che quando vanno in verticale sanno fare davvero male. Il risultato poteva essere addirittura più largo, se gli inglesi avessero avuto una lucidità maggiore sottoporta, mentre il Real Madrid è sempre parso piuttosto compassato nei movimenti e nella manovra di squadra. Modric e Kroos, seppur battaglieri, sono stati lentamente disarmati da una barriera difensiva perfetta, mentre Benzema ha dovuto lottare come un leone per non venire risucchiato dalle maglie blu.
Tuchel si prende una rivincita importante, soprattutto nei confronti di coloro che storcevano il naso per il suo passato “facile” al PSG dei fenomeni Neymar e Mbappè. Il tecnico tedesco si è dimostrato capace di leggere alla perfezione i momenti delle partite clou della massima competizione europea, imbastendo una squadra giovane e frizzante capace di proporre un calcio pragmatico senza rinunciare alla qualità. Il 29 maggio, a Instanbul presso lo Stadio Olimpico Atatùrk, l’ultimo atto, contro il Manchester City di Pep Guardiola.
Il tabellino
CHELSEA-REAL MADRID 2-0
MARCATORI: 28′ Werner, 85′ Mount
CHELSEA (3-4-3): E. Mendy; Christensen, Thiago Silva, Rudiger; Azpilicueta (88′ James), Jorginho, Kante, Chilwell; Mount (89′ Ziyech), Werner (67′ Pulisic), Havertz (94′ Giroud). All.: Tuchel.
REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Nacho, Militao, Ramos, F. Mendy (63′ Valverde); Casemiro (76′ Rodrygo), Modric, Kroos; Vinicius (63′ Asensio), Benzema, Hazard (89′ Mariano). All.: Zidane.
Le pagelle
CHELSEA
KANTE 8 (Il migliore) E’ da due sue splendide giocate sulla trequarti che nascono i due gol che portano i ragazzi di Tuchel dritti in finale. Corre come un dannato, pressa, avvinghia palloni come una piovra e serve passaggi deliziosi ai compagni. Avrebbe persino l’opportunità di segnare solo davanti a Courtois, ma solo un eroico Valverde in scivolata gli nega la gioia di entrare nel tabellino dei marcatori. Se lo sarebbe meritato. Anima e trascinatore di questo Chelsea, così come lo è stato per il Leicester di Ranieri, per il Chelsea di Conte e per la Francia ai mondiali in Russia. Decisamente uno dei primissimi centrocampisti al mondo.
RUDIGER – THIAGO SILVA 7,5 Cerniera difensiva perfetta: il tedesco fa a spallate, spazza i palloni pericolosi e si concede persino affondi palla al piede nel ventre molle del Real Madrid; il brasiliano anticipa l’uomo, chiude gli spazi con eleganza e guida i movimenti dell’intera linea difensiva. Il brasiliano si giocherà la seconda finale di Champions in nove mesi con due squadre diverse e avrà davvero l’opportunità di chiudere una grande carriera con il botto.
WERNER 7 Dopo gli errori sotto porta della partita d’andata, i più scettici lo aspettavano al varco. Sciorina invece una grande prestazione, con un gol facile facile, un altro gol annullato per una questione di centimetri e soprattutto tanto movimento e pericolosissimi affondi palla al piede, il più bello di questi manda a vuoto Modric e consegna a Kantè il pallone (non sfruttato) per il 2-0. Timo Werner si è preso la sua rivincita.
MOUNT – HARVETZ 7 Due ragazzini terribili (classe 1999 entrambi), dal piede veloce e dal dribbling leggero e sgusciante, che mandano in sofferenza la difesa attaccando sia sulle fasce che centralmente, senza dare punti di riferimento. Mount segna il 2-0 su assist di Pulisic (voto 6,5), ma entrambi hanno sprecato occasioni davvero clamorose che avrebbero potuto chiudere prima l’incontro. Con una maggiore freddezza sottoporta, sarebbero ancora più devastanti.
REAL MADRID
BENZEMA 6,5 (Il migliore) In area i palloni giocabili sono pochi e così arretra per respirare e provare soluzioni da fuori: una di queste sarebbe stata vincente se Mendy non si fosse allungato come l’uomo ragno per mandarla in angolo. Nonostante la marcatura asfissiante, prova spesso a partecipare alla manovra e ad allargare il gioco sulle fasce. Va vicino al gol anche con un colpo di testa (uno dei rari che gli concedono), ma Mendy ci mette la manona.
MODRIC 6 Il tocco è morbido e vellutato come sempre, la regia è infarcita di alcune aperture al bacio, non si fa mancare l’apporto in copertura, ma la sua efficacia è intermittente. Tocca tanti palloni, ma stavolta dalla lampada non esce nessuna magia, esattamente come il “gemello” Kroos voto 5,5 (prestazione simile a quella del croato, anche se dà l’idea di essere ancora più appannato del compagno di reparto e i suoi tackle scomposti non fanno che confermarlo. Oggi è sembrato un giocatore assolutamente normale).
VINICIUS JR. 6 Va a corrente alterna. Da ala destra vive di alcuni lampi che lo portano a scodellare in area palloni interessanti oppure a puntare l’uomo, mentre in altri momenti appare più appannato. Nella ripresa finisce la benzina e Zidane lo toglie a venti minuti dalla fine per Rodrygo.
HAZARD 5 Un solo vero lampo, ossia il tiro da posizione defilata ad inizio di secondo tempo, poi praticamente più niente. Il belga gioca una partita anonima proprio contro la squadra che l’ha reso un grandissimo. La sua forma fisica deficitaria è un alibi fino ad un certo punto, anche se non si può ignorare che gli infortuni che lo hanno penalizzato in questi due anni madrileni sono stati davvero troppi. Il suo talento lo conosciamo tutti, ma a Madrid non si è quasi mai visto. Speriamo che possa tornare lui al più presto.