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1990 Quarti: Argentina-Yugoslavia 3-2 dcr (0-0)

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Sergio Goycoechea, grande protagonista del match
(https://azzurromundial.files.wordpress.com)

L’Argentina si qualifica per le semifinali, superando ai rigori la Yugoslavia per 3-2 (0-0 al 120′). Il match non è dei più divertenti, ma è molto tattico e intenso. La Yugoslavia, pur in dieci dal 30′ del primo tempo per un rosso a Sabanadzovic, regge l’urto e sforna alcune ghiottissime opportunità. L’Argentina mantiene maggiormente il possesso palla e vive di folate, senza riuscire a esprimere un valido gioco corale. Nel finale dei tempi supplementari Burruchaga segna un gol che pare regolare, ma l’arbitro annulla. Giornata negativa per Maradona, ben imbrigliato dalla difesa slava e poi incapace di trasformare il rigore nella lotteria finale.




Argentina: Goycoechea – Olarticoechea (st 7′ Troglio), Basualdo, Simon, Serrizuela, Ruggeri, Burruchaga, Giusti, Caniggia, Maradona, Calderon (st 42′ Dezotti).
Yugoslavia: Ivkovic, Spasic, Vulic, Hadzibegic, Jozic, Sabanadzovic, Brnzovic, Susic (st 17′ Savicevic), Vujovic, Stojkovic, Prosinecki.

Primo tempo
3′ suggerimento in area di Maradona deviato, Caniggia contrastato da Spasic non riesce ad arrivare sul pallone; Burruchaga prova ad anticipare Ivkovic, ma la palla esce sul fondo.
14′ fallo di Serrizuela su Stojkovic a centrocampo. Punizione di Prosinecki che pesca a destra Susic, cross a centro area per Jozic, che arriva in corsa da dietro, ma spara alto da ottima posizione.
22′ azione manovrata della Yugoslavia. Da Brnovic a Stojkovic, che si accentra e trova sul lato opposto Prosinecki. Il centrocampista croato dribbla Olarticoechea e calcia quasi dal limite, cercando il palo lontano: palla fuori di poco.
26′ rimessa laterale per la Yugoslavia, che sembra più in palla in questo avvio, con Vulic. Colpo di testa in area di Jozic all’indietro, Goycoechea si tuffa e devia in angolo con una mano.

Una fase dell’incontro
(www.preserving-football-history.com)

30′ prima accelerazione devastante di Maradona, innescato da Burruchaga. Sabanadzovic è costretto a fermare il capitano dell’Argentina da dietro al limite dell’area. Il difensore yugoslavo riceve il secondo cartellino giallo e viene espulso.
46′ corner da sinistra di Susic, mischia nell’area argentina, la palla schizza a destra dove c’è Stojkovic, contro-cross nell’area piccola, colpo di testa di Jozic contratto da un difensore, para Goycoechea. Primo tempo poco brillante e molto attendista da parte di entrambe le formazioni.

Secondo tempo
3′ fallo di Spasic su Caniggia sul lato destro dell’attacco argentino. Punizione di Maradona, deviata dalla barriera, la palla giunge a Ruggeri, che tenta un pallonetto di testa che sorprende Ivkovic e colpisce la parte alta della traversa. Finora è la miglior chance per l’Argentina.
10′ grande giocata sul lato destro dell’attacco yugoslavo di Stojkovic, che salta Basualdo e crossa in mezzo per Susic, che però controlla male e favorisce l’intervento di Goycoechea.
22′ splendida azione, tutta di prima e palla a terra, dell’Argentina. Da Troglio a Caniggia, quindi a Calderon, tocco dentro per Maradona, che appoggia all’accorrente Burruchaga. Rasoiata a pelo d’erba del numero 7 argentino e grande risposta in tuffo di Ivkovic.
32′ l’Argentina torna a farsi pericolosa con un’azione manovrata. Da Ruggeri a Caniggia, quindi a Calderon sul lato destro dell’attacco, filtrante di quest’ultimo per Maradona, velo del capitano per Burruchaga. Il numero 7 serve Troglio, il quale pesca Ruggeri sul fronte sinistro dell’area, tiro in corsa del difensore argentino e Ivkovic si supera in uscita, rimanendo poi a terra qualche minuto.
40′ dolce pallonetto di Maradona sul lato sinistro dell’area per Giusti, che però non riesce a dare forza al tiro e Ivkovic abbranca facilmente.

Primo tempo supplementare
4′ contropiede fulminante della Yugoslavia. Prosinecki apre il campo a sinistra per Stojkovic, che entra in area, fa sedere Simon e mette sul primo palo un pallone d’oro. Savicevic però manda incredibilmente alto con l’interno del piede e il ct yugoslavo Ivica Osim si dispera in panchina.

Dragan Stojkovic
(www.palilula.eu)

12′ Maradona per Giusti, cross in mezzo all’area piccola, inserimento di Troglio e colpo di testa a botta sicura, riflesso superlativo di Ivkovic, che sventa.
13′ galoppata di Stojkovic sulla destra, cross al limite, Savicevic si coordina e scocca un tiro di prima intenzione, alto non di molto.
14′ altro cross regale di Stojkovic da destra, Savicevic si tuffa di testa, ma manda a lato. La partita pare essersi accesa nel finale.

Secondo tempo supplementare
1′ lancio immediato di Burruchaga per Dezotti, che sorprende la difesa jugoslava, ma spara alto da buona posizione.
11′ Giusti pesca Maradona al limite, ma il Pibe de Oro non riesce a controllare, contrastato da un avversario e la palla termina comodamente tra le braccia di Ivkovic.
13′ Troglio serve Basualdo sul lato sinistro dell’area yugoslava, cross in mezzo, Burruchaga anticipa Ivkovic e segna. L’arbitro però annulla, ha visto un controllo con le mani di Burruchaga. Dalle immagini però sembra che il pallone caramboli sull’avambraccio del giocatore argentino e dunque il gol sembrerebbe regolare. Vibranti le proteste della panchina argentina.

Rigori
Serrizuela (A): gol nell’angolino basso destro, Ivkovic spiazzato. 1-0 ARGENTINA
Stojkovic (Y): traversa sul lato sinistro della porta. 1-0 ARGENTINA
Burruchaga (A): gol, Ivkovic spiazzato. 2-0 ARGENTINA
Prosinecki (Y): gol, palla nell’angolino sinistro. 2-1 ARGENTINA
Maradona (A): calcia malissimo e debolmente, Ivkovic la blocca. 2-1 ARGENTINA
Savicevic (Y): gol, palla nell’angolino sinistro. 2-2
Troglio (A): spiazza Ivkovic, ma colpisce il palo a mezza altezza sulla destra. 2-2
Brnovic (Y): tira debolmente, para Goycoechea. 2-2
Dezotti (A): gol, palla nell’angolino destro. 3-2 ARGENTINA
Hadzibegic (Y): calcia sulla destra, grande parata in tuffo di Goycoechea. 3-2 ARGENTINA

LE PAGELLE ARGENTINA
IL MIGLIORE GOYCOECHEA 7,5: l’uomo decisivo per il successo argentino. Nella lotteria dei rigori si esalta e para gli ultimi due penalty yugoslavi: il tiro di Brnovic non è irresistibile, ma la conclusione di Hadzibegic è potente e ben angolata: Goycoechea, con un balzo felino, ci arriva e porta l’Argentina in semifinale.
Giusti 7: corre per due e conserva anche un’invidiabile lucidità nel momento dell’ultimo passaggio. Prestazione tutta muscoli e abnegazione in mezzo al campo.
Burruchaga 6: va a sprazzi, alternando buone giocate di qualità a qualche errore in fase di appoggio. Nel finale del secondo tempo supplementare gli viene annullato un gol, probabilmente ingiustamente.
Caniggia 5,5: corre tanto, si procura qualche fallo, ma non riesce mai a incidere in fase conclusiva.

Maradona dopo l’errore dal dischetto:
per lui una giornata no
(www.wikipedia.it)

Maradona 5: si conferma il lontano parente del giocatore ammirato in Messico, molto più limitato nello scatto, nella velocità e anche nella lucidità di gioco. Certo, quando si accende, è comunque una meraviglia: l’unica accelerazione degna di nota della sua partita porta all’espulsione di Sabanadzovic. Ma certo dal “Pibe” è lecito attendersi di più. Conferma la sua scarsa brillantezza, calciando malissimo e fallendo il rigore. Per sua fortuna, c’è Goycoechea…

LE PAGELLE YUGOSLAVIA
IL MIGLIORE STOJKOVIC 6,5: vince la sfida diretta con Maradona. Manda diverse volte in porta i compagni e mette in mostra un repertorio tecnico di assoluto rilievo. Unico neo, il rigore calciato sul palo. Sfortunato.
Ivkovic 6,5: come il collega Goycoechea, si dimostra sempre attento in partita e anche ai rigori fa il suo, parando il penalty di Maradona. Certo, se i suoi compagni sbagliano tre rigori su cinque, non è colpa sua…
Prosinecki 6: a volte un po’ troppo lezioso e innamorato del pallone, ma regala alcune aperture e discese palla al piede di notevole fattura.
Savicevic 5,5: entra e dà una scossa positiva al match, poi però si perde, divorandosi un gol clamoroso nei supplementari e uscendo gradatamente dalle pieghe dell’incontro.
Sabanadzovic 5: la sua entrata da dietro su Maradona gli costa il rosso e lascia la Yugoslavia in dieci uomini per la restante ora e mezza di gioco. Forse, a ranghi completi, la partita sarebbe potuta andare diversamente…

Niccolò Mello

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