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1971: Brasile-Jugoslavia 2-2

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Nella foto di copertina: Pelé saluta la folla, è la sua ultima gara in nazionale
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Match storico al Maracanà. Non per la qualità del gioco e nemmeno per il risultato. Ma perché è l’ultima partita di Pelé in nazionale. Il Re lascia dopo un dominio assoluto e irripetibile, che lo ha portato a conquistare con la casacca verdeoro tre Mondiali in quattro edizioni. Pelé gioca solo un tempo, in cui comunque fa vedere alcune ottime giocate e sfiora più volte il gol, fermato solo dalla vena del portiere jugoslavo Vukcevic. Poi esce nell’intervallo ed è festa grande: lo stadio si ferma e applaude, lui si concede un meritato giro di campo. La partita non è molto spettacolare, vive di fiammate e appare piuttosto lenta sul piano del gioco. Anche se il Brasile meriterebbe di vincere per la mole di gioco e le occasioni costruite.

Brasile: Felix – Zé Maria (st 1′ Eurico), Brito, Piazza, Everaldo (st 1′ Marco Antonio) – Clodoaldo, Gerson – Zequinha, Pelé (st 1′ Claudiomiro), Rivelino – Vaguinho.
Jugoslavia: Vukcevic – Pavlovic, Holcer, Paunovic, Stepanovic – Ramljak (st 1′ Jerkovic), Acimovic, Oblak – Petkovic (st 1′ Antonjevic), Filipovic (st 1′ Bjekovic), Dzajic.

Primo tempo
6′
Zé Maria sulla destra per Zequina, che si accentra e calcia dal limite: alto. Inizio a ritmi bassi.
10′ punizione di Petkovic da destra, colpo di testa di Pavlovic fuori.
12′ corner di Rivelino da sinistra, traiettoria insidiosa, Vukcevic alza in angolo.
13′ guizzo di Pelé, che servito da Vaguinho si gira al limite e calcia, Vukcevic c’è.
19′ triangolo Pelé-Vaguinho-Pelé, tracciante da fuori, Vukcevic respinge d’istinto.
31′ geniale suggerimento di Pelé a destra per Zequinha, cross basso per Vaguinho, che da ottima posizione spara alle stelle. Per il Brasile la miglior occasione finora nell’incontro.
35′ GOL JUGOSLAVIA Acimovic a sinistra per Stepanovic, cross in mezzo, Everaldo respinge male, Dzajic calcia di controbalzo con il sinistro e infila il “sette”.
39′ sontuoso triangolo Gerson-Pelé-Gerson, che al momento di calciare viene murato in corner dalla difesa europea.
41′ retropassaggio sbagliato di un difensore jugoslavo, Vaguinho si invola verso la porta e calcia appena dentro l’area: traversa.
43′ gran palla di Clodoaldo per Pelé, che stoppa e calcia di prima intenzione, palla sull’esterno della rete.
44′ ancora Pelé vicinissimo al gol: recupera un pallone perso da Zequinha e calcia da fuori area, pallone sul fondo non di molto.
45′ Pelé si accende, accelerazione, entra in area, tiro sul primo palo, grande risposta di Vukcevic, poi ancora Pelé è murato dalla difesa jugoslava.

Dzajic e Pelé in abiti borghesi [www.twitter.com]

Secondo tempo
3′
fallo su Claudiomiro, entrato per Pelé, al limite: punizione di Rivelino, alta.
9′ azione manovrata del Brasile, che preme alla ricerca del pari con la Jugoslavia tutta dietro. Scambio tra Marco Antonio e Gerson, tiro di quest’ultimo da posizione defilata e palla a lato non di molto sul primo palo.
13′ cross di Marco Antonio da sinistra, Claudiomiro stoppa al limite e calcia, presa plastica del sempre attentissimo Vukcevic.
15′ GOL BRASILE Lancio precisissimo di Clodoaldo, Rivelino si infila in area e scocca un sinistro imparabile sotto la traversa. Pareggio meritato dei verdeoro.
17′ verticalizzazione di Rivelino per Claudiomiro, che si libera di un avversario e calcia dal limite, ancora un grande Vukcevic respinge d’istinto.
20′ GOL BRASILE Corner da destra di Zequinha, Vukcevic abbranca in presa, ma cadendo si fa clamorosamente scappare il pallone dalle mani, ne approfitta Gerson che segna a porta spalancata. Pazzesco errore del portiere jugoslavo che fino a questo momento era stato il migliore in campo.
25′ GOL JUGOSLAVIA Improvviso missile da fuori di Jerkovic, il pallone si infila sotto la traversa. Gol splendido.
42′ dopo una lunga fase di stallo, il Brasile torna a farsi pericoloso nel finale: spunto in velocità di Claudiomiro, assist a Vaguinho, che si libera del suo avversario e calcia sul primo palo, intervento in tuffo di Vukcevic.
45′ azione manovrata del Brasile, da Claudiomiro di testa a Vaguinho, che ancora di testa serve Zequinha, tiro al volo e palla in rete. Il gol viene però annullato per fuorigioco.

LE PAGELLE BRASILE
IL MIGLIORE GERSON 6,5
Il più continuo giocatore brasiliano in campo. Corre, recupera, imposta e cerca di dare più sveltezza al gioco. Trova anche il gol del momentaneo vantaggio, anche se è più un gentile omaggio di Vukcevic che un merito personale.
Pelé 6,5 Al suo ultimo gettone con la maglia verdeoro, gioca solo un tempo. Partenza soft, negli ultimi 20 minuti si accende e sfiora ripetutamente il gol con alcune giocate di grande classe. Poi la festa doverosa per il Re del calcio.
Clodoaldo 6,5 Valida spalla di Gerson, lotta e cuce il gioco in mezzo al campo. Splendida la palla in verticale con cui manda in gol Rivelino.
Claudiomiro 6,5 Il sostituto di Pelé non lo fa rimpiangere. Secondo tempo generoso. Ha voglia e ritmo, tiene ripetutamente in scacco la difesa jugoslava e si rivela abile sia in fase di tiro sia negli assist.
Rivelino 6 dopo un primo tempo decisamente sottotono si accende nel secondo, quando gioca in posizione più accentrata ed entra maggiormente nel vivo della manovra. Segna un gran gol con il suo magico sinistro.
Vaguinho 6 Qualche errore di mira al tiro, ma anche una prova intelligente, di sacrificio. Valido in alcune triangolazioni volanti.

LE PAGELLE JUGOSLAVIA
IL MIGLIORE ACIMOVIC 6,5
Avvia l’azione della prima rete e dai suoi piedi nascono i pochi spunti offensivi degni di nota della Jugoslavia nel corso del match. Ha visione di gioco e piedi molto educati.
Stepanovic 6,5 Uno dei più brillanti della squadra europea, si propone con un certo profitto anche in attacco.
Vukcevic 6 Fino al 2-1 brasiliano è nettamente il migliore in campo. È merito suo se la squadra di casa nel primo tempo non riesce a trovare il gol. Ma quel pallone perso sul corner di Zequinha che porta alla rete di Gerson grida vendetta. Double face.
Dzajic 5,5 Il gol è una meraviglia, ma è l’unico spunto in una partita in cui si vede pochissimo e la difesa brasiliana lo ferma sempre.

Un’ampia sintesi

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