Chi è il più grande pugile della storia? chi il miglior tennista? l’esigenza di stilare una classifica appassiona da sempre indistintamente tutti: giornalisti, sportivi e semplici tifosi.
In – Maledette classifiche, Lìmina – l’espertissimo Rino Tommasi prova a cimentarsi in questo complesso gioco. Pur consapevole dell’impossibilità di un confronto vero tra atleti di epoche, materiali, preparazioni atletiche e tante altre cose diverse, Tommasi si fa guidare dalla profonda conoscenza e competenza di entrambe le discipline e, giunge a quella che lui stesso definisce: “una classifica personale, anzi personalissima e discutibile sin che si vuole, ma comunque espressione di convinzioni e giudizi, in molti casi non definitivi”.
Aneddoti, curiosità, statistiche e una certosina osservazione dei particolari allenata in anni di frequentazione – prima come organizzatore, poi come telecronista – per la ‘nobile arte’, ed in lungo e in largo per il globo per il tennis, rendono il lavoro di Tommasi quanto mai documentato e puntuale.
Se non è possibile giungere alla definizione su chi sia il più grande, proprio perché impossibile estrapolare il campione dall’epoca nella quale ha espresso il suo talento, è invece possibile ed è quello che fa Tommasi, raccontare la grande boxe ed il grande tennis e, i rispettivi interpreti.
Ne esce così una carrellata di profili, – completa e minuziosa – in pieno stile Tommasi, che permette al contempo un’analisi dell’evoluzione delle due discipline sul piano tecnico e su quello organizzativo.
Nel «personalissimo tabellino», ossia la hall of fame tommasiana, sono presenti cinquanta pugili che, a prescindere dalla categoria, hanno segnato la storia della grande boxe. Tra i primi dieci compaiono autentici miti come, Sugar Ray Robinson che autorevolmente guida la classifica, Henry Armstrong, Joe Louis, Muhammad Alì, Joe Frazier, Rocky Marciano, Archie Moore, Carlos Monzón, Marvin Hagler e Sugar Ray Leonard. Naturalmente c’è spazio anche per Bruno Arcari, che Tommasi giudica il miglior pugile italiano, Nino Benvenuti e Duilio Loi.
Passando al tennis, l’analisi – ammette Tommasi – risente di valutazioni parziali dovute alla presenza in attività di campioni come Federer, Nadal e Djokovic. Detto questo, è una galleria di assoluto prestigio e valore quella che annovera nella top ten: Laver, Borg, Kramer, Federer, McEnroe, Rosewall, Sampras, Agassi, Connors e Djokovic. Maledette classifiche si completa infine di una “sfilata” dell’elite del tennis in rosa che propone fra le più grandi di sempre: Navratilova, Graf, la “divina” Lenglen, Seles, Chris Evert, Justine Henin, le sorelle Williams, Martina Hingis e Arantxa Sanchez.
di Alessandro Sartore