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1962 Finale: Brasile-Cecoslovacchia 3-1

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Garrincha mostra la coppa

«Come l’Italia, come l’Uruguay, anche se all’epoca il torneo internazionale era quello olimpico, così il Brasile: due volte consecutive sul tetto del mondo». Sono le parole del telecronista cileno che celebra il nuovo successo iridato dei verdeoro: in finale, battuta 3-1 la Cecoslovacchia. Una partita a ritmi bassi, non spettacolare, equilibrata. I cecoslovacchi, pur non creando grandi pericoli alla porta di Gilmar, sono bravi a limitare di molto le scorribande del temuto Garrincha attraverso una fitta rete di marcatori diretti. Non basta però, perché il Brasile ha tante risorse. Come il mediano Zito, autore di una prova maiuscola coronata dal gol del 2-1. E come Amarildo, finalmente decisivo. Anche se nel successo finale pesano più di tutti le papere del portiere cecoslovacco Schroif, non impeccabile su nessune delle tre reti.


Brasile: Gilmar, D. Santos, Mauro, Zozimo, N. Santos – Zito, Didì, Zagalo – Garrincha, Vava, Amarildo.
Cecoslovacchia: Schroif – Tichi, Popluhar, Novak – Pluskal, Masopust – Pospichal, Scherer – Kvasnak, Kadraba, Jelinek.

Primo tempo
2′ ci prova subito la Cecoslovacchia: suggerimento in area di Pospichal per Scherer, anticipato da Gilmar.
4′ tiro di un cecoslovacco da fuori, palla alta.
5′ percussione centrale di Vava fermato dalla difesa, Zito a rimorchio raccoglie il pallone, diagonale di sinistro a lato non di molto.
6′ Vava serve Garrincha a destra, dribbling e cross, Schroif anticipa all’ultimo Vava, che nel frattempo si era inserito per ricevere il passaggio del compagno.
8′ cross da sinistra di Zagalo, colpo di testa di Vava, para Schroif.

Il vantaggio della Cecoslovacchia firmato da Masopust

15′ GOL CECOSLOVACCHIA Pospichal avanza sulla destra, si accentra senza che trovare l’opposizione di alcun giocatore brasiliano, assist filtrante rasoterra per lo scatto di Masopust, che è solo davanti a Gilmar e lo batte in uscita.
17′ GOL BRASILE Lato sinistro dell’attacco brasiliano, rimessa laterale effettuata da Zagalo per Amarildo che si gira, supera un avversario e, pur in posizione defilata, calcia sul palo lontano. Schroif fa un passo di troppo in avanti e il pallone si infila tra palo e portiere.
22′ punizione di Zagalo da sinistra, Schroif respinge in modo ancora incerto.
27′ bella azione del Brasile, che dopo il gol del pareggio gioca decisamente meglio. Rilancio di Zagalo dalla difesa per Garrincha, l’ala brasiliana appggia centralmente Vava, che pesca a sinistra lo scatto ancora di Zagalo; l’esterno brasiliano lascia partire un bel tiro che Schroif para in tuffo.
28′ Masopust allarga per Kvasnak, che apre a sinistra per un compagno, tiro a mezza altezza, Gilmar neutralizza.
29′ punizione missile di Didì, Schroif respinge.
35′ cross da destra di Tichi, colpo di testa di Kvasnak, palla alta di poco con la difesa brasiliana immobile.
45′ gran conclusione da fuori di Amarildo, la palla esce di pochissimo.

Secondo tempo
5′ Garrincha fa partire un tiro da fuori senza troppe pretese, Schroif neutralizza.
10′ Gilmar para senza grandi difficoltà una conclusione di Pospichal.
18′ parata plastica di Gilmar in tuffo su un tiro-cross di Jelinek da sinistra. Ritmi bassi, partita piuttosto contratta.
23′ Didì per Garrincha a destra, l’ala brasiliana si accentra, semina due avversari, prova a calciare dal limite. Al momento del tiro, però, scivola e la conclusione non impensierisce Schroif.
24′ GOL BRASILE Zagalo avanza per vie centrali, apre a sinistra per Amarildo, che arriva sul fondo, rientra sul destro dopo un dribbling e pennella un cross sul secondo palo eludendo l’intervento di Schroif e della difesa; Zito, tutto solo, appoggia in rete di testa.
27′ tiro di Jelinek dentro l’area, Djalma Santos ha il braccio largo e tocca il pallone. I cecoslovacchi protestano vivacemente: ci sarebbero gli estremi per un calcio di rigore. L’arbitro però lascia proseguire.

Vavà ha appena scoccato il tiro del definitivo 3-1

33′ GOL BRASILE Rimessa laterale di Garrincha sul versante destro dell’attacco brasiliano, palla a Djalma Santos, cross a campanile in area senza troppe pretese, Schroif abbranca il pallone, ma cadendo la palla gli scivola incredibilmente all’indietro. Vava è prontissimo a correggere in rete. Assurda papera del portiere cecoslovacco che corona una giornata per lui nefasta.
39′ punizione alle stelle di Didì al limite dell’area, oramai la partita si trascina stancamente verso il 90′.
44′ Amarildo tenta un tiro dalla distanza, Schroif para a terra.

LE PAGELLE BRASILE
IL MIGLIORE ZITO 7: poco aggraziato, però utilissimo, non solo per il gol che di fatto risulta essere decisivo. Corre ovunque, dà una mano alla difesa, assiste l’attacco. Un gregario di lusso. Per la serie, anche la classe operaia va in Paradiso.
Amarildo 7: divide con Zito la palma di migliore in campo. Apre le danze con il gol dell’1-0 che trova impreparato Schroif, offre un cioccolatino a Zito per il 2-1, e nel complesso porta diversi pericoli alla difesa cecoslovacca. Finalmente convincente.
Zozimo 6,5: prova di carattere al centro della difesa, per questo difensore che nel complesso ha disputato un ottimo Mondiale. Più marcatore che costruttore, ci è apparso solido e deciso negli interventi.
Zagalo 6,5: forse anche lui non raggiunge i livelli stratosferici del ’58, però in tutte le azioni più importanti del Brasile la sua firma non manca mai. Duttile, intelligente, completo. Un giocatore che a nostro giudizio è stato forse un po’ sottovalutato dagli storici.
Garrincha 6: l’allenatore della Cecoslovacchia, sapendo che lui è l’uomo più temibile dei brasiliani, gli piazza una marcatura ferrea, con ben tre uomini a curarlo: Novak, il marcatore diretto; e poi a turno uno tra Popluhar e Kvaskan, se non tutti e due insieme. I tre riescono a limitare di molto le scorribande di Garrincha, fin qui devastante al Mondiale. Ma liberano altri giocatori brasiliani (su tutti Amarildo) che hanno così gioco facile per diventare grandi protagonisti.
Didì 6: sufficienza stiracchiata. Qualche bel pallone, ma nel complesso va al piccolo trotto. Il centrocampo è sorretto più dal fosforo di Zito che dalla sua qualità. Rispetto al ’58 ci è sembrato meno dinamico e anche con le idee più appannate.

LE PAGELLE CECOSLOVACCHIA
IL MIGLIORE POSPICHAL 6,5: offre uno splendido assist per il gol di Masopust e dei cecoslovacchi è forse quello che piace di più, per spirito di iniziativa e dinamismo. Cala nel secondo tempo.
Masopust 6,5: trova un bel gol in avvio, superando Gilmar con un colpo di classe. Poi, sulla corsia mancina, va a corrente alternata: sparisce per larghi tratti, salvo apparire con giocate sempre utili alla causa. Sbaglia pochi palloni. Pulito, essenziale, concreto.
Schroif 4: sul primo gol è troppo avanti e si fa passare il pallone all’interno. Sul secondo esce malino e il cross di Amarildo lo scavalca. Sul terzo completa l’opera lasciandosi sfuggire un pallone che era già tra le sue mani. Se il Brasile si laurea campione del mondo per la seconda volta di fila… beh, lui ha gran parte dei meriti (o dei demeriti).

Niccolò Mello

Scampoli della finale Brasile-Cecoslovacchia 3-1 (www.youtube.com)

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