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Champions League, finale: Real Madrid-Liverpool 1-0

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Immagine di copertina: l’esultanza dei giocatori spagnoli

Immagino che Nereo Rocco e Giovanni Trapattoni stiano festeggiando e che anche ad Allegri sia spuntato un sorriso (per ragioni diverse, deve essere spuntato anche a Guardiola): un portiere che para di tutto e un centravanti in stato di grazia assoluto vanificano la complessiva superiorità di PSG, Manchester City e Liverpool e consentono a uno dei Real più cinici di sempre (e già il Real è per definizione campione di cinismo) di portare a casa l’ennesima Champions League, a dispetto di tutto e di tutti.

Sarebbe facile oggi salire sul carro del vincitore e teorizzare sul successo (sta già succedendo. è lo sport nazionale): chi scrive non è così opportunista ma è sportivo e non può che riconoscere al Real Madrid il merito di aver eliminato squadre superiori senza rubare nulla, grazie agli interventi decisivi in serie di un Thibaut Courtois in versione titanica e di un Karim Benzema che a 34 anni suonati disputa la stagione della vita. La partita di ieri ha visto i blancos concludere due volte verso la porta di Alisson, e trovare un gol annullato per questione di centimetri e poi il gol decisivo. Per il resto, tanta sofferenza, un difesa solida e un portiere decisivo come e più di tutti i compagni messi insieme.

Il calcio è bello anche per questo, non sempre vince la squadra migliore, e il fatto che la stessa storia si ripeta in tre occasioni e mezzo significa che la squadra meno valida evidentemente ha qualcosa di più degli avversari sotto determinati aspetti: solidità, gestione dei momenti della partita, centravanti e portiere (il cammino verso il trionfo inizia con la papera di Donnarumma). Ancelotti merita solo applausi per il quarto trionfo in Champions, il fatto che abbia perso la finale dove ha dominato conferma anche a lui come il calcio sia uno sport capace di giocare brutti scherzi. I trionfi di Roma e Real Madrid annunciano l’avvento di un nuovo oscurantisimo conservatore (specie in Italia, dove questa cultura è dominante) che evoca il calcio spigoloso e difensivista degli anni ’80, e si già si vedono le processioni dei suoi devoti incappucciati, i primi però a dimenticare quanto i successi di questa natura siano legati al singolo momento ed episodio.

In ogni caso, in questo momento è giusto celebrare la vittoria del Real, una vittoria italianissima sotto più o meno ogni aspetto, con una piccola precisazione: i voti assegnati in occasione delle ultime due finali di Champions da larga parte della stampa non mi trovano personalmente d’accordo e sono legate molto, troppo, al risultato (partite equilibrate terminate 1-0 che sembrano essere diventate, nei voti, dei 5-0). Noi non vogliamo cadere nella stessa trappola e farci fuorviare da un risultato che è forse il più episodico degli ultimi decenni.

L’esultanza di Vinicius

Il tabellino

LIVERPOOL-REAL MADRID 0-1
Marcatore: 14′ st Vinicius Jr.
Liverpool (4-3-3): Alisson, Alexander-Arnold, Konaté, Van Dijk, Robertson, Henderson (32′ st Keita), Fabinho, Thiago Alcantara (32′ st Firmino), Salah, Mané, Luis Diaz (20′ st Diogo Jota). A disp.: Kelleher, Milner, Keita, Gomez, Oxlade-Chamberlain, Jones, Minamino, Tsimikas, Matip, Elliott. All.: Klopp.
Real Madrid (4-3-3): Courtois; Carvajal, Militao, Alaba, Mendy; Modric (45′ st Ceballos), Casemiro, Kroos; Valverde (40′ st Camavinga), Benzema, Vinicius Jr (48′ st Rodrygo). A disp.: Lunin, Nacho, Hazard, Asensio, Marcelo, Lucas Vazquez, Bale, Isco, Mariano Diaz. All.: Ancelotti.
Arbitro: C. Turpin (Francia).

Courtois sbarra la strada a Salah

Le pagelle

LIVERPOOL

Alisson Becker sv Non deve compiere un solo intervento in tutta la partita, incolpevole sul gol.

Trent Alexander-Arnold 5,5 Sarebbe il migliore dei suoi e a conti fatti lo è per larghi tratti della partita, ma l’errore che propizia il gol di Vinicius Jr. è troppo grave e gli regala una meritata insufficienza.

Virgil Van Dijk 6,5 Il Real si fa vedere poco dalle sue parti e lui gestisce sempre con sicurezza, limitando Benzema per tutta la partita.

Ibrahima Konaté 7 Come il compagno di reparto e forse anche meglio. Non sbaglia nulla.

Andrew Robertson 5,5 Prestazione non troppo brillante, è mancata la sua spinta sulla fascia sinistra, specie nel secondo tempo.

Henderson 6 Partita di lotta e di garra, poco preciso sulla trequarti.

Thiago Alcantara 5,5 Non ci sono illuminazioni né giocate di grande spessore, un po’ come per i suoi dirimpettai Modric e Kroos, i due reparti centrali hanno lasciato davvero poco.

Fabinho 6 Anche lui fa il suo dovere, ma non illumina e del resto non sarebbe il suo compito.

Mané 6,5 Ottimo nel primo tempo, un po’ meno nella ripresa, quando fatica a trovare il varco giusto nella Maginot blanca.

Luis Fernando Diaz 5: Avulso dal gioco e mai pericoloso, ben controllato da Carvajal.

Mohamed Salah 7 Il migliore dei suoi, costringe Courtois a un paio di interventi difficilissimi e decisivi ed è l’ultimo ad arrendersi.

Jürgen Klopp 6,5 Il tecnico tedesco conferma la nomea da eterno secondo, il suo Liverpool in ogni caso si dimostra superiore al Real in tutto, fuorché nella capacità di sfruttare gli episodi. Forse discutibile la scelta di schierare Mané centravanti, ma con il senno di poi siamo tutti maestri.

REAL MADRID

Thibaut Courtois 9 Merita un voto più alto di tutti i compagni sommati, il Real gli deve tre quarti di questa Coppa e per ritrovare una prestazione così decisiva bisogna tornare al 1980 e a quel Peter Shilton in versione monstre. Il Liverpool ci prova in ogni modo e lui compie quattro interventi prodigiosi, oltre a essere sempre sicuro anche nelle uscite. Fuoriclasse e degno erede dei fenomeni belgi del passato.

Daniel Carvajal 7 Cancella dal campo Diaz e non sbaglia nulla in fase difensiva, laterale solido e di grande sostanza.

Éder Militão 7 La vittoria del Real sta tutta nella grande solidità difensiva e il centrale brasiliano si conferma un giocatore di spessore internazionale.

David Alaba 6,5 Come il compagno di reparto, chiude quasi tutti i varchi e disputa un’ottima partita.

Ferland Mendy 5,5 Soffre Salah in più occasioni, non una prestazione brillante.

Casemiro 6,5 La solita diga, fa il suo dovere in fase difensiva.

Toni Kroos 6 Se il Real avesse perso fioccherebbero insufficienze per lui e per Luka Modric, e per coerenza dovrei assegnare lo stesso voto anche in caso di successo, ma è anche vero che il secondo tempo giocato tutto di mestiere e di intelligenza gli vale comunque la sufficienza.

Luka Modrić 6/6,5 Non ritengo faccia giocate così clamorose, è autore di una prestazione senza infamia e senza lode, ma come Kroos è vero che nel secondo tempo la gestione del pallone è importante. Ritengo esagerati i 7 e gli 8 che fioccano ovunque sulla sua prestazione.

Federico Valverde 6,5 Come i compagni di reparto, soffre il Liverpool per quasi tutta la partita, ma trova l’assist decisivo e questo gli vale almeno mezzo voto in più.

Karim Benzema 5,5 È l’uomo della Champions, stasera però predica nel deserto e può fare poco.

Vinicius Jr 6,5 Il voto sta tutto nel gol decisivo, per il resto fatica a farsi valere in accelerazione ed è spesso isolato. Un gol in finale di Champions vale però almeno un 6,5.

Ancelotti 8 Anche qui, il voto va alla carriera e a una Champions in cui ha superato avversari superiori senza rubare nulla e con un cinismo che ha pochi precedenti. Fuoriclasse che merita solo applausi.



Pezzo a cura di FRANCESCO BUFFOLI e TOMMASO CIUTI

Gli highlights della finale

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