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Marco Tardelli vs N’Golo Kanté: motori inesauribili al servizio della squadra

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Due centrocampisti di grande fosforo e personalità, capaci di ripiegare, contrastare e ripartire. Sono l’azzurro Marco Tardelli e il francese N’Golo Kanté. Entrambi campioni del mondo a livello di nazionale ed entrambi campioni d’Europa a livello di club. Tardelli fu l’architrave della Juventus più grande della storia, quella a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80 e indimenticabile fu il suo urlo dopo il gol alla Germania Ovest nella finale del Mondiale spangolo. Kanté è il cuore e il polmone del Chelsea campione d’Europa e della nazionale francese, con cui sogna tra pochi mesi un clamoroso bis iridato.

Francesco Buffoli

Coyote Tardelli era un olandese nato per caso in Toscana, giocatore di classe, tempra, qualità ed estremamente versatile. Kanté non è molto da meno quanto a dono dell’ubiquità, anzi forse è ancora più onnipresente sul campo, e ha saputo ritagliarsi un ruolo chiave in ogni squadra in cui ha militato, spesso da primo violino. Scelgo lui.

Gabriele Gilli

Tardelli era un giocatore eccezionale, dotato di una versatilità tattica talmente straordinaria da averlo reso un punto fermo inamovibile per i successi della Juventus di Trapattoni e soprattutto dell’Italia di Enzo Bearzot, è stato una specie di Neeskens in miniatura del nostro calcio per la sua completezza in mezzo al campo.
Però credo che Kanté gli sia superiore, perché da mediano ha avuto un impatto per la nazionale francese e soprattutto per il Chelsea che è quanto di più simile si possa vedere nel post-Rijkaard nel suo ruolo (per quanto l’olandese fosse appartenente ad una categoria ancora più alta rispetto al francese). La sua disciplinatezza tattica, il suo furore agonistico, i suoi break in mezzo al campo e il suo naturale senso di onnipotenza lo rendono uno dei più forti di sempre nel suo ruolo e ad oggi è difficilissimo trovare un centrocampista che abbia il suo impatto per la propria squadra.

Video celebrativo di Tardelli

Tiziano Canale

Dico Kanté, senza neanche pensarci molto. Tardelli ottimo giocatore, mezzala completissima, più bravo rispetto al francese nei passaggi, nel gioco aereo e come incursore, ma il francese ha un peso specifico maggiore in campo: uomo ovunque, corre per dieci, recupera centinaia di palloni, sbaglia pochissimo, ha una tenuta fisica spaventosa e quando il gioco si fa duro è (quasi) sempre uno dei migliori. E’ lui la colonna portante del Chelsea e della nazionale Francese.

Luca Ceste

Sono due giocatori dalle caratteristiche differenti in ruoli diversi, difficilmente paragonabili. Per la maggiore duttilità e l’attitudine realizzativa, senza dubbio Tardelli, per tenendo conto che Kanté è un grandissimo centrocampista.

Niccolò Mello

Due giocatori che hanno alcune caratteristiche in comune e altre meno. Tardelli viene considerato una mezzala, secondo i crismi del calcio italiano e all’italiana, anche se in altri Paesi per recuperi, corsa e attitudine al sacrificio, sarebbe stato etichettato più come mediano. Kanté è un mediano moderno, nel senso che non si limita a “spezzare” l’azione avversaria, ma si inserisce, avanza e a volte organizza. Il francese è oggi il miglior interprete del ruolo sul piano internazionale. È una bella lotta tra due grandissimi centrocampisti, ma ai punti vado su Kanté.

I grandi momenti di Kanté

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