In uno scenario peruviano da brividi, con lo stadio incastonato tra le Ande – quasi la partita fosse qualcosa che prelude a una sorta di Apocalisse e ci trovassimo nei meandri di un romanzo firmato dai maestri del realismo magico – le due grandi del calcio verdeoro e sudamericano, Flamengo e Palmeiras, hanno chiuso il cerchio della loro lunga e accesa rivalitร , maturata nel corso degli ultimi sei/sette anni, giocandosi il trofeo piรน prestigioso del continente (e, a nostro avviso, il secondo trofeo per club piรน importante del mondo, naturalmente dopo la Champions).
Come spesso succede, la finale-derby non ha regalato uno spettacolo memorabile: il Flamengo, fedele alla propria vocazione carioca ed estetica, ha controllato il possesso del pallone e provato a lungo a fare la partita, costruendo tuttavia un numero risicato di occasioni pulite; il Palmeiras, che non a caso ha giocato per decenni nel Palestra Italia, l’ha messa invece sul piano tattico e difensivo, ed รจ forse la piรน europea tra le formazioni del Nuovo Mondo. L’aggettivo chiave รจ forse, e paradossalmente, proprio “europeo”: a dispetto delle convinzioni di molti appassionati del Vecchio Mondo, le squadre brasiliane sono maturate sul piano tattico e giocano anche con un’intensitร degna, o quasi, della nostra. Le giocate di qualitร , visto il tasso tecnico in campo, non sono mancate, ma abbiamo assistito a finali decisamente piรน belle.
Il gol decisivo l’ha firmato una vecchia gloria del calcio italiano come Danilo, che reimpostato centrale ha disputato una buona gara e segnato l’unico gol della serata con uno stacco imperioso su calcio d’angolo. Il suo colpo di testa ha regalato alla gloriosa formazione di Rio la quarta Coppa Libertadores della sua storia e ha coronato nel migliore dei mondi quello che, a conti fatti, deve ritenersi il ciclo piรน importante della storia rubronegra. La serata vede scendere in campo diversi altri reduci del massimo campionato italiano: se a Danilo spetta la palma di migliore, quella di delusione la merita invece l’ex laziale Felipe Anderson, che inizia in panchina, entra nella ripresa e viene sostituito dopo quindici minuti di nulla.
Il 40enne Felipe Luis, ex Atletico ed ex Flamengo, conquista cosรฌ il primo grande titolo della sua carriera di tecnico.
Il tabellino
Flamengo-Palmeiras 1-0
Marcatore: st 22′ Danilo.
Flamengo: Rossi; Varela, Danilo, L. Pereira, Alex Sandro; Pulgar, Jorginho; Carrascal, De Arrascaeta (st 35′ Araujo), Samuel Lino (st 23′ Everton); Bruno Henrique (st 40′ Juninho). All.: Filipe Luis.
Palmeiras: Carlos Miguel; Fuchs, Gustavo Gomez, Murilo (st 32′ Giay); Khellven (st 32′ Sosa), Andreas Pereira, Raphael Veiga (st 27′ Felipe Anderson (st 42′ Mauricio), Joaquin Piquerez; Vitor Roque, Allan Elias (st 27′ Torres), Manuel Lopez. All.: Abel Ferreira.
Arbitro: Herrera (Argentina).
Note: ammoniti: Veiga (P), De Arrascaeta (F), Pulgar (F), Jorginho (F), Piquerez (P), Murilo (P), Mauricio (P)
Le pagelle – Flamengo
IL MIGLIORE: Guillermo Varela 7
Il laterale destro, da tempo titolare nella nazionale di Bielsa, รจ un piccolo funambolo che tiene costantemente in apprensione il Verdรฃo, evocando – con le dovute proporzioni – le gesta di giocatori come Alves e Cafu.
Danilo 6,5: l’ex bianconero non ha grandissima mobilitร , ma legge bene le poche situazioni pericolose create dal Palmeiras, e ha soprattutto il merito di decidere la partita con un gol bellissimo – il secondo della sua carriera nelle finali di Libertadores, dopo quello messo a referto nel 2011.
Samuel Lino 6: l’ex esterno dell’Atletico Madrid disputa un buon primo tempo, involandosi in diverse occasioni sulla sua fascia di competenza e creando qualche grattacapo agli avversari (in particolare, con un gran destro che sfiora il palo nei primi minuti di gioco). Cala nella ripresa.
Giorgian De Arrascaeta 5,5: il dieci titolare dell’Uruguay, il miglior giocatore del campionato verdeoro e anche della Libertadores, non brilla nella serata piรน importante, ma ha diverse attenuanti – il calcio molto aggressivo e il baricentro basso del Palmeiras gli impediscono di andare oltre qualche buono spunto palla al piede.
Jorginho 5,5: l’ex regista della nazionale fatica a illuminare la manovra dei suoi e soffre l’aggressivitร del centrocampo avverso.
Le pagelle – Palmeiras
IL MIGLIORE: Bruno Fuchs 6,5
Giocatore dalla stazza, dalle sembianze e dalla tempra tedesche, Fuchs รจ un solido marcatore e disputa una buona partita, nonostante nel primo tempo subisca un fallo che poteva meritare il rosso diretto.
Carlos Miguel 6: il gigantesco portiere colombiano si fa trovare pronto su alcune insidiose conclusioni dei giocatori rossoneri.
Gustavo Gรณmez 6: il poderoso capitano, leader anche della nazionale paraguaiana, รจ l’anima del Verdรฃo, e respinge come puรฒ gli assalti avversari, soprattutto nel primo tempo.
Raphael Veiga 5: il giocatore di maggior qualitร fatica a trovare il bandolo della matassa e non regala giocate di particolare spessore.
Vitor Roque 5: il giovane ex di Barcellona e Betis, reduce da un campionato non molto brillante sul piano realizzativo, prova a far valere le sue doti fisiche ma รจ spesso isolato nell’area rubronegra, e ha il demerito di calciare alle stelle l’unica occasione davvero buona che gli capita sui piedi.


