1998 Finale: Real Madrid Juventus 1-0

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La zampata di Pedrag Mijatovic regala al Real Madrid il suo settimo trionfo in Champions League, nella cornice dell’Amsterdam Arena. La Juventus di Marcello Lippi non riesce a centrare il double: dopo aver vinto lo scudetto alla fine di un estenuante e velenoso corpo a corpo contro l’Inter, la Vecchia Signora perde la seconda finale consecutiva di coppa europea. Il ciclo bianconero, dopo anni di trionfi in patria, in Europa e nel mondo, si avvia verso il crepuscolo.

È stata una partita “maschia”, ruvida, a ritmi alti. Le squadre sono corte, il tempo per pensare alla giocata è molto ristretto. La Vecchia Signora ha provato ad imporre il proprio ritmo fin dalle prime battute, ma la qualità dei madridisti, soprattutto a centrocampo, è uscita alla distanza, anche se in effetti la conta delle occasioni – seppur sporche – è parsa pendere a favore dei bianconeri. In una partita che ha i crismi di una parata di stelle all’insegna dell’equilibrio, ai bianconeri è mancata in primis la zampata risolutiva: scarsa, se non nulla, è stata l’intesa tra Del Piero e Inzaghi, che ha funzionato ottimamente per tutta la stagione ma che nella notte di Amsterdam è stata disinnescata da uno strepitoso Fernando Hierro, autore di una prestazione maiuscola.

Zidane, nonostante una certa grazia non lo abbandoni mai, ha sbagliato più del dovuto e non ha mai preso in mano le redini del gioco, lasciando ai generosi e disordinati Davids e Deschamps l’onere e l’onore di illuminare la manovra. La difesa ha funzionato bene, le palle-gol concesse non sono state molte: quella decisiva è frutto di un insieme di imprecisione (Iuliano non benissimo) e casualità (Mijatovic è sembrato trovarsi nel posto giusto al momento giusto quasi per caso) ed il Real Madrid ha ringraziato e scartato il cioccolatino.

Oggi, in tempi di VAR, sarebbe stato annullato il gol di Mijatovic? Forse sì, anche se le immagini non sono chiarissime. Il calo fisico nella seconda parte di gara ha tolto convinzione alla Vecchia Signora, che è scivolata lentamente fuori dalla partita, nonostante i tentativi di Lippi di dare verve e freschezza con gli ingressi di Tacchinardi, Conte e Fonseca. Viceversa il Real Madrid è tornato a dettar legge in Europa, dopo aver assistito impotente negli anni precedenti ai trionfi del Dream Team di Cruijff: Hierro è una certezza da tempo, Raul e Roberto Carlos scriveranno pagine indelebili della storia dei Blancos. Altri trionfi aspettano il Real Madrid, in Spagna e in Europa.

Real Madrid: Illgner, Panucci, Sanchis, Hierro, Roberto Carlos, Redondo, Karembeu, Seedorf, Raul (st 45′ Amavisca), Morientes (st 37′ Jaime) Mijatovic (st 44′ Suker). All. Heynckes.
Juventus: Peruzzi, Torricelli, Montero, Iuliano, Di Livio (st 1′ Tacchinardi), Pessotto (st 26′ Fonseca), Deschamps (st 32′ Conte), Davis, Zidane, Inzaghi. All. Lippi.

Del Piero inseguito da Sanchis

Primo tempo
5′
Deschamps calcia di prima da fuori area dopo uno scarico all’indietro di Inzaghi. Illgner blocca a terra senza problemi.
9′ magia di Zidane che in contropiede si libera di un paio di avversari e serve benissimo Di Livio in area sulla destra: il Soldatino crossa ma trova il corpo di Roberto Carlos, la palla carambola sull’esterno della rete.
13′ Del Piero calcia male una punizione dalla sua zolla preferita e prende la barriera, ma sulla seconda palla è bravo a servire sulla corsa Zidane che calcia con il sinistro: il tiro sul palo più vicino finisce a lato.
19′ Corner di Seedorf, Mijatovic stacca di testa e schiaccia cercando l’angolino, palla fuori non di molto.
26′ Clamorosa opportunità per il Madrid: Mijatovic va via a sinistra e scodella un pallone letale in area, Raul è bravo a bruciare sul tempo Montero ma mette a lato da buona posizione.

Secondo tempo
15′
Inzaghi stoppa di petto in area e colpisce al volo con il sinistro, Illgner tocca in angolo.
18′ Punizione di Zidane che colpisce in pieno la barriera, nel rimpallo Inzaghi strozza troppo il tiro che finisce debole tra le braccia di Illgner. Seconda occasione in pochi minuti per Super Pippo.
22′ GOL REAL MADRID Roberto Carlos scaraventa in area un cross tagliente, Iuliano cerca di allontanare la palla che finisce tra i piedi di Mijatovic che dribbla Peruzzi e deposita in rete con il sinistro. La posizione di partenza del numero 8 madridista è dubbia, ma non ci sono i replay per chiarire definitivamente i dubbi.
24′ La Juve abbozza una reazione: Del Piero ricama sulla sinistra e scodella per Inzaghi, che anticipa tutti ma non becca la porta.
30′ Clamorosa occasione per il pareggio bianconero con Davids che riesce ad incunearsi in area ma al momento del tiro spara a salve con il piede debole tra le braccia di Illgner.

LE PAGELLE REAL MADRID
IL MIGLIORE HIERRO 7,5
mezzo voto in meno per il cartellino giallo ricevuto per un’entrata in ritardo su Del Piero, ma è l’unica macchia di una partita perfetta. In area le prende tutte lui ed è il muro presso cui sbattono i bianconeri che tentano un assolo. Dissinesca Alex, anche con le cattive, ed esce sempre a testa alta dai contrasti.
Mijatovic 7 Il gol, che già di per sé basterebbe per un voto positivo, è solamente il coronamento di una partita brillante, su entrambe le fasce. Trova sempre il guizzo per fare male e creare grattacapi ai bianconeri.
Redondo 6,5 Una buona prestazione, quella del centrocampista argentino, che dà qualità e aria alla manovra del Real, non tirandosi indietro nel momento in cui è necessario usare i tacchetti. Cresce alla distanza, è continuo nella partita, anche se non estrae il coniglio dal cilindro.
Raul 6 Il giovane talento spagnolo è reduce da una stagione all’insegna della pubalgia, eppure fa vedere buone cose, con movimenti intelligenti e giocate interessanti. Il gol sbagliato gli abbassa un voto che poteva essere anche più alto.
Seedorf 5 Il centrocampista olandese è reduce da una buona stagione, ma è apparso piuttosto in ombra in questa finale: da mezzala destra incide poco e pasticcia tanto, bruttissimo il fallo su Davids che gli costa un meritato cartellino giallo.

JUVENTUS
IL MIGLIORE DAVIDS 6,5
È il più generoso di tutti. Corre, lotta, anche se non è sempre lucido nelle giocate. L’occasione migliore capita proprio a lui in seguito ad una sua caparbia azione personale, ma purtroppo non è un bomber.
Torricelli 6,5 Nonostante un pò di prevedibile sofferenza, non sbanda mai e si fa apprezzare per il contributo difensivo e, appena ne ha l’occasione, anche di quello offensivo.
Inzaghi 5,5 dopo un primo tempo completamente anonimo, nella ripresa ha diverse occasioni per segnare e mettere in pericolo la retroguardia con i suoi movimenti furtivi e sporchi. In almeno una di queste, forse, poteva fare meglio.
Del Piero 5 Fa ammonire Hierro e Karembeu e ha un paio di guizzi, ma sono troppo pochi rispetto alle volte in cui viene fermato e disinnescato. La cosa peggiore è che nel secondo tempo si infortuna e tutto ciò gli costa un calo di forma che comprometterà le prestazioni del suo mondiale francese. Chi scrive ritiene che quest’evento sia la vera sliding door della carriera di Pinturicchio.
Zidane 5 Un paio di controlli sono da cineteca, come sempre, ma stavolta non può bastare: si vede davvero poco per quelle che sono le sue qualità ed anche a livello tecnico sbaglia troppo. Prestazione peggiore rispetto a quella dello scorso anno.

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